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Visualizzazione dei post da 2015

5 motivi per cui il TIME ha eletto Merkel persona dell'anno

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La cancelliera del mondo libero . Così il TIME ha incoronato Angela Merkel persona dell’anno. La prima donna da trent’anni e il quarto cancelliere tedesco (dopo Hitler, Adenauer e Brandt ) ad avere il riconoscimento. Qualche settimana prima anche il The Economist le dedicava la copertina: The Indispensable European . E così mentre i commentatori italiani hanno fatto a gara a descrivere  una Merkel in difficoltà e arrivata alla fine della corsa , sfuggiva che proprio nel decimo anno, Merkel, pur con qualche malumore interno al partito, aveva raggiunto dei risultati che la destinavano ad entrare nella storia. Il 2015 è stato un anno intenso e straordinario per la Cancelliera. Ecco c inque motivi per cui il TIME ha ha fatto bene a eleggerla persona dell'anno.

Il parlamento tedesco vota a favore dell'intervento in Siria

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Il Bundestag tedesco ha votato a favore dell'intervento in Siria : 445 si, 145 no (tra cui ben 31 della SPD! ) e 7 astenuti.  La partecipazione militare del governo tedesco alla guerra in Siria segna una svolta nella politica estera tedesca . Sin dalla seconda guerra in Iraq fino alla crisi in Ucraina passando per la guerra in Libia, la Germania aveva sempre preferito la linea diplomatica . In Iraq e Libia si era astenuta e con Putin Berlino ha insistito per il dialogo. In tutti e tre casi le ragioni dei governi tedeschi erano sempre diverse una dall'altra ed hanno influito più ragioni elettorali e di natura commerciale che ideali . 

Dieci anni Merkel

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Nel decimo anniversario del suo cancellierato Angel Merkel vive il suo momento più difficile. Quest’estate la donna più potente del mondo sembrava invincibile. I sondaggi davano l’Unione (CDU/CSU) ben oltre il 40 per cento e persino il socialdemocratico Torsten Albig , presidente del Land Schleswig-Holstein, riconosceva che la cancelliera stava facendo benissimo il suo lavoro e che per la SPD non ci sarebbe stato bisogno di contrapporle alcun candidato alle prossime elezioni del 2017 .  Anche nella tradizionale intervista estiva sulla seconda rete tedesca ( ZDF ) di metà agosto la giornalista che intervistava la Merkel immaginava non ci sarebbe stato nessuno a sfidare nel 2017 la cancelliera uscente. 

“Sono venuto in Europa perché volevo studiare” la storia di Hozan Ibrahim, rifugiato siriano a Berlino

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Due volte in carcere nel 2003 e nel 2008 sotto il regime di Bashar al-Assad in Siria , senza passaporto, e con alle spalle un viaggio in camion lungo la Turchia di oltre otto mesi, Hozan Ibrahim arriva in Europa nel 2011, prima in Svizzera e poi in Germania . La storia di Hozan è quella di un rifugiato curdo-siriano che non vedeva prospettive di vita nel suo paese e che, dopo aver avuto la possibilità di studiare il tedesco in Siria , è riuscito ad arrivare in Europa, in Germania. Ora vive a Berlino da circa tre anni e con il progetto Citizensfor Syria mappa la società civile siriana e la supporta a organizzarsi. Ho incontrato Hozan nell’ambito di XOff –Conversazioni sul futuro , nell’ambito del quale abbiamo partecipato insieme al dibattito Raccontare il Mediterraneo . In quest’occasione ho avuto modo di confrontarmi con lui.

Helmut Schmidt, la coscienza critica di una nazione

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Helmut Schmidt non è stato un politico qualunque né soltanto uno degli ex cancellieri tedeschi. Era la coscienza critica di una nazione . Con il suo stile pacato e diretto, con le sue analisi lucide e incisive, con quel suo tratto a volte impertinente, ma sempre educato, era comunque molto amato anche da chi non si riconosceva e non si riconosce nei valori socialdemocratici. Schmidt era diventato un'autorità politica e morale. Una sorta di papa laico.  Come ha ricordato Giovanni di Lorenzo sulla Zeit Schmidt era uno degli ultimi modelli di un popolo che recentemente ne ha visti cadere tanti. I tedeschi andavano orgogliosi del loro ex cancelliere. Schmidt lo si credeva quasi "immortale". Non era un politico, era un uomo di stato .  

November 9: The New German National Identity

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The history of the evolution of Germany is summed up by two pictures taken at a distance of seventy years one from the other. The first is the photograph of a frightened boy in the Warsaw ghetto standing in front of a Nazi soldier, the second one is of another boy wearing the hat of a German policeman, happy to be welcomed as a refugee in Germany. The two pictures are symbolic of the long path of rehabilitation of a country that after the Second World War risked disappearing and becoming a simple ‘geographic entity’ (Stalin). As German philosopher Helmuth Plessner recounts in his book Die verspätete Nation , a few days after the German surrender on 8 May 1945, a friend and colleague in forced exile told him: “You really want to go back to Germany? But the country no longer exists!”

La nuova identità tedesca

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La storia dell’evoluzione della Germania è riassunta in due foto a distanza di settant’anni. La prima di un ragazzino impaurito nel ghetto di Varsavia davanti ad un soldato nazista, la seconda di un altro ragazzino, con il cappello di un poliziotto tedesco, felice di essere accolto da rifugiato in Germania. Due foto che simboleggiano il lungo percorso di riabilitazione di un Paese che dopo la seconda guerra mondiale poteva sparire e diventare una semplice “entità geografica” (Stalin). Il filosofo tedesco Helmuth Plessner racconta nel suo Die verspätete Nation che pochi giorni dopo la capitolazione tedesca dell’8 maggio 1945, un amico e collega costretto all’esilio gli disse: “Volete tornare veramente in Germania? Ma se non c’è più!” [1] La storia, come sappiamo, è andata diversamente e a oltre un quarto di secolo dalla caduta del Muro di Berlino e dalla successiva riunificazione, la Germania esiste ancora ed è una nazione nuova che non ha più nemici né rivendicazioni territo

Nummer Eins, un nuovo libro per spiegare la Germania agli italiani

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Non esiste alcun paese in Europa tanto discusso quanto la Germania . E non esiste alcun paese in Europa su cui si scrive così tanto senza conoscerlo veramente. Giornali e riviste sono pieni di articoli e saggi su un paese che viene interpretato e presentato sempre e solo tramite stereotipi o analisi superficiali ed estreme. Lodevole eccezione è il saggio Nummer Eins. La Germania spiegata agli italiani , di Emanuele Schibotto ed edito da goWare .  In poche e accurate pagine si presenta un Paese complesso e che dalla riunificazione del 1990 ha avviato un processo di trasformazione e di innovazione straordinario che ha avuto un impatto politico, sociale, economico e culturale impressionante. La Repubblica Federale  nata dopo la caduta del Muro di Berlino è un paese molto diverso rispetto alla Repubblica di Bonn e il libro di Schibotto aiuta a comprendere bene la Germania di oggi con l’aiuto anche di dati e grafici che mostrano gli sforzi fatti dai governi di Berlino per fare in mo

La Germania esporta sempre più armi

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La Repubblica Federale Tedesca continua a fare ottimi affari con la vendita di armi. Se nel 2014 l’export di armi ammontava a 2,2 miliardi di euro, solo nella prima metà del 2015 è arrivato già a ben 3,5 miliardi. Il consistente aumento è dovuto principalmente alla vendita di aerei alla Gran Bretagna (il 34,8 per cento dell’intero volume).  Ma non è finita qui. Altri 1,8 miliardi di euro (circa il 51 per cento) dell’export di armi viene dalla vendita di armi a paesi dell’ Unione Europea o della Nato , a cui si deve aggiungere, però, la vendita di sommergibili a Israele. 

Il falso mito del perfezionismo tedesco

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Il 4 agosto scorso ero in viaggio da Berlino a Bochum in uno dei bellissimi treni tedeschi (ICE). Un viaggio piacevole se non fosse che quel treno è arrivato con circa tre ore di ritardo in una tratta di poco più di quattro ore. Il collega che mi è venuto a prendere alla stazione era rammaricato ma anche rassegnato. Ormai i treni tedeschi sono sempre in ritardo , mi ha detto. Si, lo so, gli ho risposto. Ed in effetti, è così. Nella mia quindicinale esperienza in Germania i treni a lunga percorrenza (ma ancor di più i regionali) sono sempre più frequentemente in ritardo che in orario. Eppure, nell’immaginario collettivo, soprattutto all’estero, tra chi magari in Germania non c’è mai stato, i treni tedeschi rappresentano perfezione e puntualità.  

Volkswagen, un problema internazionale

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@Süddeutsche Zeitung Almeno un milione di auto della Volkswagen verranno ritirate dal mercato a causa dello scandalo del gas di scarico.   I numeri dell'azienda automobilistica tedesca  sono impressionanti e dimostrano, tuttavia, come non si tratti di un problema esclusivamente di Berlino, nel senso che, pur trattandosi di un’azienda simbolo del modello tedesco, lo scandalo avrà ripercussioni nel mercato dell’auto mondiale e in Europa. Ecco alcuni numeri: Sotto il gruppo della Volkswagen ci sono almeno altri dieci marchi, tra cui, i più importanti sono Audi, Seat, Skoda, Bentley, Bugatti, Lamborghini, Porsche, Ducati, Scania e MAN; la Volkswagen occupa il 12,9 per cento del mercato mondiale delle auto; la Volkswagen ha 119 fabbriche in 31 paesi nel mondo; 592 600 lavoratori lavorano ogni giorno ala creazione di 41 000 auto in tutto il mondo;   solo a Wolfsburg, sede centrale della Volkswagen, lavorano 72 500 persone. Ora, dati questi numeri, vi propongo ora un

La leadership tedesca tra flessibilità e solidarietà

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Thank you, Germany! Thank you, Merkel! Ci sono voluti i rifugiati con la bandiera dell’ Unione Europea e con i cartelli con l’immagine di Angela Merkel per farci apprezzare l’Europa e la cancelliera più odiata d’Europa, quella che veniva rappresentata con i baffetti di Hitler e alla quale si rimproverava di aver spazzato via in poche settimane di drammatica trattativa con la Grecia settant’anni di lunga riabilitazione politica e culturale dopo la seconda guerra mondiale e il nazismo. 

Le misure del governo tedesco per l'accoglienza dei rifugiati

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Dopo le grandi dimostrazioni di solidarietà dei cittadini tedeschi alle stazioni di Monaco e Francoforte di cui la cancelliera Angela Merkel si è dichiarata molto orgogliosa, ora è il momento della politica . Perché adesso è necessario affrontare i problemi legati all' accoglienza dei rifugiati . Nella notte il governo tedesco ha varato un pacchetto di misure straordinarie che prevede ulteriori  6 miliardi di euro per le cure dei rifugiati. I comuni e le regioni riceveranno altri 3 miliardi di euro. E' su questi infatti che grava maggiormente la gestione dei rifugiati. 

Merkel sospende Dublino

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Un recente film tedesco racconta delle violenze di gruppi di estrema destra nei confronti di profughi e immigrati a Rostock . Nel 1992. Due anni dopo la riunificazione, la ex Germania Est era già attraversata da forme di intolleranza nei confronti degli stranieri. La storia del film poteva essere girata oggi. Nel corso del 2015 sono aumentate le violenze nei confronti di centri di accoglienza. Sono già oltre 200 quest'anno e siamo ancora ad agosto. Nel 2014 erano comunque state, complessivamente,  198 . Le ultime drammatiche immagini vengono da Heidenau , in Sassonia (sempre ex Germania Est), dove da giorni ci sono scontri con la polizia. 

Il potere tedesco a Bruxelles

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Nessun paese occupa tante posizioni chiave nella Commissione Europea quanto la Germania. Se di egemonia tedesca in Europa si deve parlare più che a Berlino e alla Cancelliera Merkel o al Ministro delle Finanze Schäuble bisogna guardare alle posizioni di vertice nell'amministrazione di Bruxelles.  I dati della  quarta edizione della relazione del governo tedesco sulla presenza di personale tedesco nelle organizzazioni internazionali  parlano chiaro. I tedeschi in posizioni apicali sono ben 1.382, il 10,2 per cento. Seguono Francia (ben 1330 dirigenti) e Belgio (1320), non molti di meno della Germania, considerato anche che si tratta di paesi più piccoli. 

La crisi della sinistra tedesca

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Il quartier generale della SPD a Berlino, La Willy-Brandt-Haus " I socialdemocratici sono i grandi traditori della Germania ". Me lo dice in un ristorante di Prenzlauerberg un ragazzo tedesco cresciuto a Berlino Est in una famiglia socialista. La crisi del Partito Socialdemocratico tedesco (Spd) è riassunta in quella lapidaria e incisiva frase. Eppure per capire di cosa si sta parlando qualche numero è indispensabile.  La Spd ha perso le ultime tre elezioni politiche ed è scesa dal 34,2 per cento del 2005 al 25,7 del 2013, toccando il minimo storico nel 2005 con il 23,5. Attualmente i sondaggi danno i socialdemocratici al 24-25 per cento, circa 15 punti di percentuale dietro l'Unione (CDU/CSU). Anche gli iscritti si sono drasticamente ridotti, nel 1990 erano 943 mila, nel 2000 735 mila, nel 2005 590 mila e 2015 sono scesi a 459 mila. I numeri della crisi dei socialdemocratici tedeschi sono impietosi. 

La questione tedesca

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Vi propongo un articolo di Angelo Bolaffi uscito su Repubblica venerdì 24 luglio.   La Germania è la croce della moderna storia europea: un mistero, un enigma, una sfinge politica. Da più di un secolo a mezzo attorno ad essa si affollano perplessità, interrogativi, sospetti. Insomma prima ancora che über alles questo paese è per gli altri popoli del Vecchio Continente un dubbio eterno.  E’ così anche oggi, come si è visto durante le convulse giornate della crisi greca: la Germania che si era illusa di ‘aver fatto pace con se stessa e col mondo’ si è ritrovata a 25 anni di distanza dalla sua riunificazione sul banco degli imputati. E l’Europa preda di una preoccupante sindrome antitedesca .  Un diffuso timore agita l’opinione pubblica tra la costa atlantica del Portogallo e l’Oder-Neisse: che la Germania provi a trasformare una storica ossessione per il rigore finanziario e la stabilità monetaria in costituzione materiale dell’area dell’euro per imporre agli altri popoli la s

La versione di Schäuble

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Il manifesto elettorale della CDU del 199 con Schäuble e Merkel @spiegel Dopo le polemiche sul suo ruolo nella lunga trattativa con il governo greco per il terzo pacchetto di salvataggio per Atene, il Ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble ha rilasciato una lunga intervista allo Spiegel . Ecco la traduzione dei passaggi più significativi: Twitter I Tweet non mi interessano, sono troppo effimeri. Krugman "E' un economista importante, ma non ha alcuna idea della costruzione e delle fondamenta dell'Unione Monetaria Europea. Diversamente dagli USA, non c'è un governo centrale in Europa dove tutti i 19 paesi membri dell'Eurozona devono trovare un'intesa. Sembra che Krugman non lo sappia".

Le ragioni (elettorali) del governo tedesco

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Le scelte della Germania nella crisi greca sono veramente incomprensibili? Perché il governo tedesco continua a mostrare i muscoli e a essere così intransigente nei confronti del governo greco? Per rispondere a queste domande è indispensabile analizzare i dati delle rilevazioni della prima e della seconda rete tedesca nell'ultimo mese. Partiamo dai dati sulla situazione economica in Germania.  Secondo il DeutschlandTrend il 76 per cento dei tedeschi la considera positiva (gut) o molto positiva (sehr gut).

Crisi greca: Il ritorno dell'egemonia tedesca in Europa?

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“ È un vizio nazionale tedesco quello di  analizzare le cose con un tale zelo che le cose stesse, alla fine, perdono la loro realtà .” La pensava così  Ernst Jünger , un tedesco che conosceva bene le caratteristiche spirituali dei propri connazionali. Leggendo le cronache e i commenti su numerosi giornali internazionali la Germania di oggi è indubbiamente vittima del proprio zelo. L’acribia con cui avrebbe imposto la propria linea alla Grecia avrebbe fatto perdere di vista la realtà di cui parlava  Jünger , oggi rappresentata dalla salvaguardia dei valori del progetto europeo. 

"E' tempo di una Repubblica europea!": lettera del Movimento Europeo al Presidente Renzi

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Caro Presidente Matteo Renzi , il 9 luglio 2015, saranno trascorsi trentacinque anni dal giorno in cui nacque nel Parlamento europeo il “ Club del Coccodrillo ” su ispirazione di Altiero Spinelli insieme a Felice Ippolito , Bruno Visentini , Paola Gaiotti , Marco Pannella, Silvio Leonardi e Giorgio Ruffolo per far compiere all'integrazione comunitaria un balzo in avanti verso la costituzione dell'Unione europea. Autorevoli deputati italiani di tutte le tendenze politiche svolsero durante la prima legislatura europea un ruolo di "legislatori del futuro", guidati sopratutto dalla visione della buona politica europea di Altiero Spinelli. 

La lezione di Gregor Gysi per la sinistra italiana

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Un manifesto elettorale della Linke  (elezioni politiche del 2013) Lo storico leader della sinistra tedesca Gregor Gysi lascia la guida della Linke. A 67 anni, dopo aver superato tre infarti e un'operazione al cervello, non si ricandiderà a guidare il partito che ha contribuito a fondare mettendo insieme PDS e WASG e unificando così la variegata galassia dei partiti a sinistra dei socialdemocratici.  Alla scadenza del suo mandato, il prossimo 15 ottobre, la Linke dovrà trovare una nuova guida, o meglio ne dovrà trovare due, un uomo e una donna . Come i Verdi, anche la Linke, sarà guidata da due leader. In pole position ci sono Sahra Wagenknecht e Dietmar Bartsch . Ma nulla è scontato.

Salario minimo e armonizzazione fiscale: il progetto franco-tedesco per l'Europa

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L'articolo della Zeit Angela Merkel ha un programma per far riformare l'Unione Europea. In un articolo pubblicato sulla Zeit sono stati rivelati i punti principali di un documento di tre pagine preparato dalla Cancelliera tedesca e dal presidente francese Hollande e che verrà presentato al prossimo vertice Ue di fine giugno. Qui di seguito i passaggi principali dell'articolo della Zeit : L'idea di Angela Merkel : Alcuni Paesi dell'Europa devono crescere insieme in modo tale che gli altri possano allentare i legami. 

Nozze gay: cosa ne pensa Angela Merkel?

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Merkel e Westerwelle (omosessuale dichiarato), già Ministro degli Esteri e Vice-Cancelliere nel secondo governo Merkel Gli effetti del r eferendum in Irlanda sui matrimoni omosessuali si sono visti anche in Germania . E così mentre in Italia si guarda proprio alla Repubblica Federale Tedesca e alla sua legislazione sulla cosiddetta Lebenspartnerschaft , spiegata molto bene da Anna Paola Concia più di un anno fa , proprio a Berlino si ragiona su un miglioramento di tale legislazione e di un'estensione dei diritti degli omosessuali. In Germania è stato lanciato anche un hashtag #Ehefueralle.  La Zeit di oggi si chiede:  Non dobbiamo parlare più di matrimonio omosessuale (Homo-Ehe), ma di matrimonio egualitario (Ehe für alle). Ci rallegriamo che nel nostro Paese si discuta nuovamente se lo Stato possa impedire il matrimonio a due innamorati con obiettivi seri. Da una parte perché la Lebenspartnerschaft introdotta nel 2001, pur con tutti i miglioramenti che ha portato, non

Europa e Mediterraneo, un convegno dell'Associazione Alexander von Humboldt

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Se a livello politico-diplomatico le relazioni italo-tedesche sono ormai definite dalla famosa espressione di Gian Enrico Rusconi dell’«estraniazione strisciante», diverso è il caso della ricerca scientifica dove i rapporti tra le università italiane e tedesche sono decisamente floridi.  Una delle istituzioni che maggiormente contribuisce a sostenere la cooperazione scientifica tra i due paesi è la prestigiosa fondazione Alexander von Humboldt , fondata nel 1953 dal governo di Konrad Adenauer e che prende il nome dal noto esploratore e scienziato tedesco. Il primo presidente fu il Premio Nobel per la fisica Werner Heisenberg.

Italia e Germania propongano un piano di rilancio dell'integrazione europea

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Pier Virgilio Dastoli e il Presidente della Repubblica  Mattarella lo scorso 20 aprile.  Il Consiglio italiano del Movimento Europeo si associa alle celebrazioni per i settanta anni della Liberazione dell'Italia dal nazi-fascismo, che preludeva alla fine del secondo conflitto mondiale frutto della follia sterminatrice di Hitler e Mussolini . Il Movimento europeo sottolinea e ricorda che l'ideale di un'Europa libera e unita in un sistema federale secondo i principi di pensiero ed azione scritti da Altiero Spinelli , Ernesto Rossi e Eugenio Colorni nel Manifesto di Ventotene appartiene al patrimonio culturale e politico della Resistenza.

Günter Grass e il Novecento tedesco

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La scomparsa di Günter Grass chiude il Novecento tedesco . Nessun autore e intellettuale ha segnato la cultura e la società tedesca dello scorso secolo quanto il premio Nobel scomparso lunedì scorso. Naturalmente c’è anche Thomas Mann , certamente superiore per vastità e varietà di produzione, ma Mann era un intellettuale in qualche modo espressione di un’altra Germania, più ottocentesca. Grass incarna la Germania dal Nazismo all’Unione Europea. Aderì, appena diciassettenne al Nazismo, fu un intellettuale di sinistra impegnato durante l’intera vicenda della Repubblica Federale Tedesca , si spese a favore di Willy Brandt, manifestò tutta la sua contrarietà alla riunificazione tedesca e, più di recente, con due poesie “politiche” prese posizioni scomode in Germania, a favore della Grecia ( La vergogna dell’Europa ) e contro il mercato di armi e sottomarini tra il governo tedesco e Israele ( Ciò che deve essere detto ). Grass ha sempre avuto il ruolo dell’intellettuale che prende

Debiti di guerra: perché la Germania non deve nulla alla Grecia

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Secondo il governo greco i tedeschi devono alla Grecia 278,7 miliardi di Euro per l'occupazione nazista durante la seconda guerra mondiale. Una cifra enorme che è ben superiore a quella che Atene deve all'Unione Europea, alla Banca Centrale Europea e al Fondo Monetario internazionale (240 miliardi circa). Si tratta di una duplice richiesta che riguarda i risarcimenti per le vittime di guerra e un rimborso per il prestito forzoso che la Grecia dovette pagare durante l'occupazione nazista nel 1942-1944 , ovvero 476 milioni di marchi. Quest'ultima cifra è, tuttavia, difficile da calcolare con la moneta di oggi, si attesterebbe in ogni caso intorno a 8-11 milioni di euro, compresi gli interessi.

La storia incredibile del viaggio intorno al mondo di Heidi Hetzer

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Avere 77 anni e non sentirseli. La storia di Heidi Hetzer è quella di un'anziana donna che ha deciso di lasciare per due anni la sua amata Berlino e di girare da sola il mondo in una vecchia Hudson del 1930 ribattezzata Hudo . Sulle orme di Clärenore Stennies , che fu la prima donna a girare il mondo in auto, Heidi Hetzer ha iniziato il suo viaggio nel luglio dello scorso anno, partendo da Berlino e viaggiando verso Istanbul . Ha proseguito per la Cina e la Malesia .

Perfezione tedesca e stereotipi antitedeschi

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Ogni scusa è buona per criticare la cattiva Germania . E così un incidente drammatico come la caduta dell'Airbus di Germanwings per un presunto tentativo di suicidio del co-pilota Andreas Lubitz diviene l'occasione per dare fiato alle trombe anti-tedesche in Italia. Sorvolo volutamente su chi, con un grande sforzo di fantasia e di salto logico, collega l'incidente all'inesistente mito tedesco dell'austerità . Mi soffermo, invece, sull' Huffington Post che in un articolo ha fatto riferimento, prima ancora che si scoprisse che si era trattato di un omicidio-suicidio ad opera di Andreas Lubitz , di "una Germania ferita nell'orgoglio della propria perfezione industriale", dimenticando però che l'Airbus è di fabbricazione francese e che, evidentemente, non c'è alcuna relazione tra una presunta perfezione industriale tedesca e l'errore umano. Insomma, un bella trovata per sfruttare una tragedia mettendo dentro il peccato originario ted

Depressione, il male che uccide la società tedesca

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La caduta dell'Airbus della Germanwings sulle Alpi francesi ha riaperto una ferita nella società tedesca. La depressione continua a uccidere in Germania . E questa volta, il tedesco Andreas Lubitz , pilota di ventisette anni, ha portato con sé, drammaticamente, 149 persone.  In passato, i casi di depressione che avevano segnato maggiormente l'opinione pubblica tedesca erano legati a personalità di rilievo (in particolare dal mondo dello sport) e avevano aperto la discussione su come arginare una vera e propria piaga sociale in Germania. Robert Enke , portiere della Hannover 96 e della nazionale tedesca e, più di recente, nella scorsa estate, Andreas Biermann , ex giocatore del St. Pauli, si erano suicidati, rispettivamente, ad appena 32 e 33 anni. Un'altra grande promessa del calcio tedesco Sebastian Deisler , ex giocatore di Hertha Berlino, Bayern München e stella della nazionale tedesca, ha smesso di giocare nella metà degli anni 90 a causa della depressione. Graz

Il bombardamento di Dresda

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Settanta anni fa, nella notte tra il 13 e il 14 febbraio del 1945, iniziava uno dei bombardamenti più atroci della storia della guerra: il bombardamento di Dresda , la città del Barocco. Per sette giorni e otto notti la città bruciò. I cittadini tedeschi venivano carbonizzati, uccisi o avvelenati. Morirono oltre 135 000 persone, 75 000 più della bomba atomica di Hiroshima . Su Dresda si riversarono 796 aerei che lanciarono, in due ondate, 2646 tonnellate di bombe . A ordinare quell'attacco aereo degli Alleati fu il comandante britannico Arthur Harris che riteneva Dresda un obiettivo militare strategico. Vennero distrutte chiese, abitazioni civili, palazzi, regge e castelli.  Molti storici considerano quel bombardamento alla pari di un atto terroristico in quanto era ingiustificato. La Germania aveva ormai perso la guerra.  Già allora avrei dovuto essere occupato a scrivere un libro su Dresda . A quell'epoca non era ancora diventato famoso, in America, quel bombarda

Giornata della memoria, per non dimenticare

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Ttip, pericolo o opportunità?

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1) Cos'è il TTIP? La sigla sta per T ransatlantic T rade and I nvestment P artnership , in italiano Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti . Il TTIP è un trattato di libero scambio commerciale tra l'Unione Europea e gli Stati Uniti d'America e riguarda circa 850 milioni di persone . Al momento sono in corso solo delle trattative, non c'è nulla di definitivo. 2) Cosa prevede il TTIP? Il TTIP prevede l'abbattimento di dazi doganali per facilitare lo scambio commerciale tra imprese europee e americane.  In realt à i dazi doganali tra UE e USA sono già molto bassi, mediamente il 3 per cento per le imprese europee che vendono in USA e il 5 per le americane che investono in Europa. Se entriamo nello specifico, ad esempio, p er la vendita di automobili c' è  un dazio del 2.5 per cento negli USA .  Senza questo dazio ci potrebbe essere un risparmio di 650 milioni di euro all'anno. Per gli apparecchi elettronici c' è  un dazio di a

Sulla legittimità del programma Omt della Bce

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Vi propongo un articolo della prof.ssa Susanna Cafaro (Università del Salento), uscito originariamente sul sito della Società italiana di diritto internazionale , sul conflitto tra la Corte Costituzionale tedesca e la Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Il caso Gauweiler è il primo rinvio pregiudiziale inoltrato dalla Corte Costituzionale tedesca alla Corte di Giustizia dell’Unione ed è – anche solo per questo – destinato a fare storia. E’ anche l’ultimo atto di un conflitto ideologico tra l’approccio più flessibile della BCE alla stabilità monetaria e una visione più rigida, dominante in Germania che dalla dottrina economica tracima nelle politica e ha determinato in passato ripetuti avvertimenti della Corte costituzionale tedesca, dimissioni eccellenti e difficili equilibrismi della Corte di Giustizia ( caso C-370/12 Pringle ).  Secondo l’interpretazione pubblicamente promossa dal Presidente Draghi , la BCE ha ampia discrezionalità nell’interpretare il mandato a

La grande manifestazione contro Ttip e Ogm a Berlino

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Siamo stufi! In 50.000 mila sabato pomeriggio hanno manifestato a Berlino contro l'allevamento di massa di animali, contro i cibi modificati geneticamente ( OGM ) e contro il TTIP .  L'imponente manifestazione si è svolta a margine della "Settimana verde". Travestiti da polli, mucche e api, con centinaia di trattori, gli allevatori, i contadini, gli attivisti di organizzazioni non governative, gli ambientalisti, gli animalisti e i semplici cittadini hanno sensibilizzato al tema della sicurezza alimentare . Insomma, anche mangiare è un atto politico che richiede responsabilità . 

Dresda, sospese le manifestazioni di Pegida. Pericolo terrorismo

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Niente manifestazioni lunedì a Dresda . Dopo le indicazioni di un possibile attentato terroristico , la polizia tedesca ha deciso di vietare le cosiddette "passeggiate" di Pegida (Patrioti Europei contro l'islamizzazione dell'Occidente), ma anche le contro-manifestazioni delle migliaia di cittadini che solitamente dimostrano contro Pegida . Secondo alcune indiscrezioni pubblicate sulla Bild ci sarebbero concrete possibilità di un attentato nei confronti di Lutz Bachmann , il leader di Pegida. Il divieto vale solo per Dresda, a Monaco , ad esempio, è stata confermata la manifestazione di "Bagida( ( Ba sta per Baviera).

Pegida: ceto medio, uomini e insoddisfatti

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Capire da chi è realmente composto il movimento Pegida , è una questione di cui gli organi di stampa tedeschi si stanno occupando da ormai qualche mese. La velocità con cui Pegida si è imposta ha spiazzato molti analisti e commentatori. Un gruppo di ricerca dell' Università Tecnica di Dresda prova a fare chiarezza e con uno studio ha elaborato dati raccolti durante le manifestazioni di Pegida per comprendere la composizione sociale del movimento. I risultati sono sorprendenti. Dall'analisi si evince che di Pegida non bisognerebbe avere paura. Il sostenitore medio avrebbe le seguenti caratteristiche: 

L'Islam, il terrorismo e le risposte della società tedesca

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L'11 ottobre 1931 in Germania si organizz ò il cosiddetto fronte di Harzbug , un incontro informale che sdoganava definitivamente Adolf Hitler, che da personaggio minore  veniva accolto nella é lite politica ultraconservatrice e nazionalista tedesca degli anni Trenta. Da allora la sua ascesa, in nome dell ’ antigiudaismo , fu inarrestabile. Impossibile non pensare a quel periodo vedendo il fronte conservatore e nazionalista di Pegida che dall ’ ottobre scorso manifesta ogni luned ì in nome dell ’ odio nei confronti di una religione, l ’ Islam . Cos ì come negli anni Trenta il nemico è individuato in una minoranza religiosa, allora gli ebrei (erano appena 500.000 mila), oggi i musulmani (meno del 5 per cento della popolazione in Germania, e lo 0,1 per cento in Sassonia, centro principale delle manifestazioni di Pegida ). Uno dei fondatori del movimento antislamico  è Lutz Bachmann,  un anonimo personaggio minore con precedenti penali, cos ì come l'Hitler dei primi temp

Lukas Podolski, un Principe all'Inter

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Lukas Podolski è un nuovo giocatore dell' Inter . Di origini polacche ma naturalizzato tedesco la vicenda di Lukas Podolski , detto Poldi , è legata alla città di Colonia e alla FC Köln , la squadra nella quale è cresciuto calcisticamente e dove si è affermato. Nella città romana sulle rive del Reno viene chiamato Prinz Poldi  (Principe Poldi) o King of Köln. Si possono trovare ancora oggi gadget che ricordano gli anni di Podolski alla FC Köln. Qui è una vera star, tanto da aver anche cantato con una band popolare coloniense , i Brings.