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Visualizzazione dei post da agosto, 2017

L'offensiva della Linke: non solo ex-Ddr

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Per la Sinistra tedesca  le elezioni del 24 settembre sono decisive. Il paradosso è che sono le più difficili e le più facili al tempo stesso. Difficili perché mai come questa volta ci sono quattro partiti (Linke, Liberali, Verdi e Alternative für Deutschland) che partono molto vicini nei sondaggi. La concorrenza è altissima e sarà una lotta all’ultimo voto. Se nel 2013 la Linke arrivò terza dietro Unione ed  Spd  ed è stata l’unica vera forza di opposizione alla Grande Colazione, oggi, con l’ascesa della AfD e con la rinascita dei liberali (FDP), la Sinistra rischia di finire dietro ai due partiti che nella scorsa legislatura non avevano rappresentanti in Parlamento. Il vero avversario politico della Sinistra è l’ AfD , chi tra Linke ed estrema destra conquisterà il terzo avrà vinto la sfida  dei piccoli partiti.

Il problema della Spd: Gerhard Schröder

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Schröder durante il suo discorso di appoggio a Schulz all'ultimo congresso della SPd La missione impossibile di Martin Schulz non è di riuscire a vincere le elezioni tedesche. Salvo terremoti politici dell'ultimo momento la SPD non ha realistiche possibilità di superare la CDU. La vera missione di Schulz è di riuscire a radicalizzare le differenze rispetto ad Angela Merkel per provare a dare un senso al voto del 24 settembre. Nonostante gli apprezzabili sforzi, l'operazione al momento è fallita. E gli sviluppi della campagna elettorale non lasciano ben sperare per il candidato socialdemocratico.  

L'azzardo di Merkel: governare da sola

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La Cancelliera famosa per la sua prudenza e per la politica dei piccoli passi  rischia tutto in vista delle elezioni del 24 settembre. Forse le ultime della sua carriera. Tornata dalle vacanze estive nel solito Sud Tirolo, Angela Merkel ha iniziato la campagna elettorale a Dortmund, nella zona della Ruhr nel Nord Reno Westfalia . Ma ha rilasciato anche due importanti interviste televisive che indicano la linea della sua strategia  elettorale. La prima , tradizionale nel formato, a Deutschland Radio e Phoenix, la seconda , innovativa, con alcuni famosi Youtuber tedeschi. Non potevano essere due interviste più diverse: per stile, approccio, pubblico di riferimento e, in parte, anche per temi trattati, eppure c’è un messaggio che Merkel ha voluto far passare in entrambe le occasioni.