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Visualizzazione dei post da febbraio, 2018

La rivolta dei giovani in Germania

La politica tedesca vive la più grande rivolta generazionale della sua storia. I leader politici in posizioni apicali sono letteralmente assediati da una generazione non più disposta ad aspettare il proprio turno in silenzio. Già durante le consultazioni esplorative per  il governo Jamaika  tra Unione, liberali e Verdi si era avuto il primo ed evidente segnale delle strategie delle nuove generazioni per mettere in difficoltà le leadership consolidate, in particolare all'interno dell'Unione di Angela Merkel. In quell'occasione  un asse informale ma politicamente efficace  tra il liberale Christian Lindner (39 anni), il cristiano-democratico Jens Spahn (37) e il cristiano-sociale Alexander Dobrindt (47) aveva sabotato un accordo che tutti i protagonisti davano per chiuso, mettendo così nei guai Merkel, già indebolita dopo il voto del 24 settembre. Anche subito dopo le elezioni, durante il congresso dei giovani cristiano-democratici, la cancelliera era stata messa alle

Grande Coalizione in Germania: novità e divisione dei ministeri

"Dolorosi compromessi". È così che la cancelliera Merkel ha anticipato la raggiunta intesa per il nuovo governo tedesco martedì sera. Mai prima d'ora i partiti che hanno sottoscritto il contratto di coalizione (CDU, CSU e SPD) erano così restii all'intesa  in virtù di un risultato elettorale  che aveva mandato un messaggio molto chiaro di insoddisfazione da parte dell'elettorato conservatore e socialdemocratico. L' accordo siglato da Merkel e Schulz  resterà nella storia della Repubblica federale come il più difficile, complesso e forse più fragile. Mai la Germania ha dovuto aspettare così a lungo per la definizione di un'alleanza di governo (per il vero e proprio esecutivo si deve aspettare ancora qualche settimana). Nel  contratto di coalizione di ben 179 pagine e 14 capitoli  si possono individuare almeno tre novità principali. La prima si chiama Europa. Accanto a un generico anche se significativo impegno della Germania a  riformare le istituzioni