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Libero e Giornale sbagliano, ma la Germania è miope

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Ricevo e pubblico una replica di Giuseppe De Lorenzo (che i lettori di questo blog già conoscono) al mio articolo Sempre colpa della Germania . Non sarà tutta colpa della Germania , certo, e probabilmente i titoli di Libero e de Il Giornale sono volutamente gonfiati perché indirizzati ad un lettore spesso critico nei confronti della linea tedesca e dell’ Unione Europea . Accettiamo, dunque, la tesi che le posizioni dei due quotidiani siano esagerate e magari troppo plateali . Ma, anche questo va sottolineato, è pratica diffusa di molti giornali “prendersela con qualcuno” per vendere più copie: Scalfari fu l’inventore di questo sistema e sugli attacchi a Craxi prima e Berlusconi poi ha costruito il primato italiano del suo giornale. 

‘I due corpi del papa’: Ratzinger ha restituito unità al pontificato

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Il traumatico annuncio del ritiro del P apa dell’11 febbraio scorso, al di là delle cause e delle conseguenze che sono state ampiamente discusse e analizzate, ha portato a compimento il lungo processo di formazione del P apato . La chiave di lettura di questo processo è l’intrinseca duplice natura del ministero pontificio che può servire a spiegare il comportamento degli ultimi pontefici e forse anche quello dei prossimi. I riferimenti della mia analisi sono P apa Wojtyla e P apa Ratzinger che rappresentano come i due estremi della concezione del P apato. È stato, infatti, giustamente fatto presente che il primo ha portato la sua croce di sofferenza sino in fondo non rinunciando al suo incarico e seguendo in questo la sua coscienza. Nella sua dichiarazione Benedetto XVI lo riconosce, eppure la stessa coscienza che ha indicato a Wojtyla di proseguire ha convinto Ratzinger che era il momento di ritirarsi.