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Visualizzazione dei post con l'etichetta Francia

L'Italia, Macron e l'asse franco-tedesco

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Dopo l’elezione di  Emmanuel Macron  ci si aspettava un nuovo protagonismo francese che potesse bilanciare il potere tedesco . In parte è quello che sta avvenendo. La Germania ha bisogno di una Francia forte, tanto quanto il resto d’Europa. Insomma, il nuovo asse franco-tedesca nell’edizione Macron-Merkel lascia ben sperare. Ma qual è il ruolo che può svolgere l’ Italia in un’Europa in cui gli equilibri politici sono parzialmente mutati rispetto a un anno fa?   Ieri su Il Messaggero l’ex Presidente del Consiglio ed ex  Presidente  della Commissione Europea Romano Prodi scriveva che Macron sta certamente riequilibrando la politica europea, ma è  diverso  notare come questo stia avvenendo con un processo di esclusiva “riassicurazione” degli interessi nazionali francesi (peso economico e militare della Francia, protezione delle imprese francesi, chiusura rispetto alla richieste dell’Italia sui migranti) e con una particolare emarginazio...

L'Europa a due velocità

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Dopo la dichiarazione del 25 marzo sottoscritta dai capi di stato e di governo, l' Unione Europea , al di là delle mediazioni sui singoli termini, sarà a due (o più) velocità. Sembra un percorso del tutto nuovo, in realtà è un ritorno agli anni Novanta. Ma non per questo si tratta di un passo indietro. Dal Trattato di Maastricht e dall’introduzione dell’Euro, l’Europa ha commesso numerosi passi falsi. La Brexit più che aprire una nuova fase ha chiuso una stagione che era stata aperta dal fallimento del Trattato costituzionale che venne bocciato dai referendum in Francia e Olanda nel 2005, con i quali si impedì qualunque prospettiva di un’unità politica.

L'ultima speranza del mondo libero è la Germania

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La Germania è l'ultima speranza del mondo libero. Oggi, su Repubblica , Timothy Garton Ash , scrive che "ormai dobbiamo guardare alla Germania invece che all'America come leader del mondo libero". 

L’inevitabile egemonia della Germania in Europa

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Il ruolo della Germania in Europa è sempre più discusso. Ciclicamente si preannuncia l'avvento di un Quarto Reich che in realtà non arriva mai. Basti pensare alle polemiche dopo la riunificazione e, più di recente, per la posizione di predominanza politico-economica della Repubblica Federale nell'UE.  Ritengo, al contrario, che non c'è alcun disegno egemonico del governo tedesco sull'Europa quanto, piuttosto, un progetto politico e culturale. La Germania è l'unico grande Paese europeo che ha investito e scommesso sul progetto europeo capendone le potenzialità prima e meglio di altri. L'egemonia della Germania, dunque, è da una parte frutto della lungimiranza tedesca, ma dall'altro conseguenze di quattro fattori:

18 gennaio 1871, l'unificazione tedesca

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Oggi, 18 gennaio , ricorre l'anniversario dell' unificazione tedesca . Nel 1871 a seguito di una guerra tra Prussia e Francia conclusasi con la sconfitta francese di Sedan (1 settembre del 1870) nacque l'Impero tedesco, proclamato in realtà già il 9 dicembre del 1870 .  Il 18 gennaio 1871 è una data importante perché è il giorno dell'incoronazione di Guglielmo I nella reggia di Versailles , luogo simbolo della potenza dei re di Francia . Per non toccare la sensibilità e i particolarismi dei vecchi stati che componevano ora il Reich tedesco si evitò di usare la formula "Imperatore di Germania". 

L'Europa guarda a Berlino

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L’intera Europa si aspetta molto dalle elezioni tedesche. A una settimana dal voto, con l’estate che ormai volge al termine, il Sud Europa si accorge che il 22 settembre è vicino e che si voterà anche sul futuro del Vecchio Continente . Le elezioni tedesche restano l’evento politico più importante dell’anno. I sondaggi non sembrano lasciare spazio a grandi sorprese, ma comunque andrà a finire domenica prossima gli equilibri politici a Berlino saranno molto diversi. Da una parte Merkel potrebbe ricevere un vero e proprio assegno in bianco e continuare a governare con i liberali in posizione di forte minoranza, oppure, anche se vincente, dovrà allearsi con un partner (socialdemocratici o verdi) che la costringeranno a scendere a numerosi compromessi.

Capire la crisi: domande e risposte / 2

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Perché dopo tanti aiuti finanziari dati alla Grecia, oggi sembra che la si voglia far uscire   dall’Euro? La situazione economica della Grecia è irreversibile e nel 2010 fu sottovalutata dalla stessa Germania . Si è intervenuti con ritardo e la criticità si è acuita. Oggi la Grecia è di fatto già persa - a prescindere se resterà nell’euro o meno. Negli ultimi giorni ci sono stati numerosi commenti che non escludevano più l’uscita dall’Euro della Grecia. Anche il noto economista Hans-Werner Sinn , presidente dell’IFO, ha esplicitamente affermato che è meglio, per le casse tedesche, che la Grecia esca dell’eurozona. In realtà, ci si è resi conto solo nelle ultime settimane che la Grecia di oggi non può rispettare gli accordi presi nei mesi scorsi. C’è, comunque, da registrare l’impegno della Banca Centrale Europea per una difesa dell’Euro e dell’Europa che comprenda anche al Grecia.

L'asse Parigi-Berlino, tra fatiche di Ercole e celebrazioni storiche

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Dopo 50 anni dall'incontro tra Adenauer e De Gaulle , primo atto della fine delle storiche rivalità tra nazioni europee, i vertici politici dei due paesi guida dell'Europa, Francia e Germania , sono tornati ad incontrarsi per celebrare un evento storico ma anche  per rafforzare un asse ben saldo durante l'epoca Sarkozy e leggermente sbiaditosi dopo la conquista dell'Eliseo da parte di Hollande . Un incontro con pochi risvolti pratici, ma estremamente importante sotto il profilo simbolico. A Reims Angela Merkel è tornata a sottolineare l'importanza di una maggiore unione politica tra i paesi, in particolare, dell'Eurozona. Questo, secondo la Cancelliera, deve essere il presupposto indispensabile per l'unione del debito, tasto dolente che riguarda la tenuta di una moneta, l'euro, in forte difficoltà da ormai troppo tempo. Ancora una risposta negativa, quindi, da parte della Germania ai famosi Eurobond , oggi al centro del dibattito politico. Occ...

Europronostico

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Dopo aver visto almeno una volta tutte le protagoniste degli Europei 2012 , possiamo, ora, azzardare un pronostico sulla base di alcuni dati concreti: i risultati della prima giornata di ogni girone. Non che non mancheranno le sorprese ... tutto è ancora possibile. Ma giochiamo a fare il nostro europronostico . Ai quarti di finale si scontreranno Russia-Olanda, Spagna-Inghilterra, Germania-Grecia e Francia-Italia. Già in questi quarti spiccherebbe una sfida con molti significati extra-politici :

Una Pirata tedesca per il Parlamento Francese

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Per la prima volta, alle imminenti elezioni del 3 e 17 giugno in Francia , i cittadini francesi che vivono all'estero potranno votare dei propri rappresentanti a Parigi. La novità, in Germania , si arrichisce di un particolare non irrilevante. Il Piratenpartei ha una sua candidata franco-tedesca: Isabelle Robin . Questa candidatura dimostra quanto i Pirati tedeschi si stiano ulteriormente radicando in Germania ed in Europa. Ulteriori informazioni si possono leggere qui . Ubaldo Villani-Lubelli