L'ultima speranza del mondo libero è la Germania

La Germania è l'ultima speranza del mondo libero. Oggi, su Repubblica, Timothy Garton Ash, scrive che "ormai dobbiamo guardare alla Germania invece che all'America come leader del mondo libero". 

Dopo la vittoria di Trump è immaginabile pensare che gli USA o apriranno una stagione di un nuovo isolazionismo oppure avvieranno relazioni privilegiate con Putin e altri dittatori (per esempio Assad). Non oso pensare cosa possa succedere nei prossimi mesi o anni, ad esempio, in Crimea. L'America di Trump sarà una potenza distratta nel rispetto dei diritti civili. Bene ha fatto Angela Merkel a sottolineare come sia pronta a collaborare con il nuovo Presidente sulla base di una serie di valori quali la democrazia, la libertà e ancora il rispetto della legge, della dignità umana indipendentemente dalle origini, dal colore della pelle, dalla religione, dal genere, dall'orientamento sessuale o dalle opinioni politiche. La cancelliera tedesca è stata l'unica ad inserire nei suoi auguri a Trump il rispetto, imprescindibile, dei diritti fondamentali su cui si costituisce la società occidentale. 



Se già da qualche anno, gli Stati Uniti si erano ritirati da molti fronti caldi, ora, con Trump, gli Usa saranno ancor più concentrati sulla soluzione di problemi interni. Questo scenario farà emergere la Repubblica Federale come attore internazionale di primo piano. Del resto, la Germania è l'unico grande Paese occidentale che ha una politica estera ben precisa e di prospettiva globale.
C'è poi anche un altro motivo per cui la Germania si candida a ultimo baluardo del mondo libero. Negli ultimi anni in Europa hanno avuto sempre più consenso leader autoritari (Ungheria e Polonia), in Gran Bretagna ha prevalso la Brexit (Theresa May e Trump sembrano intendersi già molto bene) e negli Stati Uniti ha vinto, appunto, Donald Trump. Prossimamente potrebbe esserci un Presidente xenofobo in Austria, Marine Le Pen alla guida della Francia e qualche altro falso profeta in Italia. 
Nel 2017, a settembre, si voterà anche in Germania e per ora lì la destra estremista (AfD), pur solidamente intorno al 10-15 per cento, sembra non in grado di poter vincere. Il partito di Angela Merkel è  in testa ai sondaggi con oltre il 30 per cento dei consensi e comunque potrebbe esserci addirittura spazio per una sterzata a sinistra con un governo composto da socialdemocratici, Verdi e Linke. Insomma, l'ultima speranza è a Berlino.

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