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Visualizzazione dei post da giugno, 2013

Kennedy a Berlino: Ich bin ein Berliner

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Oggi ricorre il cinquantesimo anniversario del famoso discorso di John Fitzgerald Kennedy Ich bin ein Berliner . Il 26 giugno del 1963 il Presidente degli Stati Uniti parlò ai cittadini berlinesi ma non alla Porta di Brandeburgo , come molti erroneamente pensano, ma nella Rudolph-Wilde-Platz , a Berlino Ovest. Qualche mese più tardi, appena tre giorni dopo l’assassinio del Presidente, quella piazza divenne John-Fitzgerald-Kennedy-Platz . Ich bin ein Berliner resta un discorso memorabile. Come non commuoversi ascoltanto le parole di Kennedy?: Duemila anni fa il maggior vanto era poter dire: civis romanus sum . Oggi, nel mondo della libertà, il maggior vanto è poter dire: Ich bin ein Berliner!  … Tutti gli uomini liberi, ovunque vivano, sono cittadini di Berlino, ed è per questo che, da uomo libero, sono fiero di poter dire: Ich bin ein Berliner.

Il programma della Bundesliga: si parte il 9 agosto

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Il 9 agosto ritorna la Bundesliga . Il campionato più attesa in Europa dopo la finale tutta tedesca in Champions League e l'arrivo di Pep Guardiola sulla panchina del Bayern Monaco . Saranno proprio i bavaresi a inaugurare la stagione con l'anticipo il venerdì sera alle 20,30, in casa, contro il Borussia Mönchengladbach . Ecco il restante programma della prima giornata che si svolgerà  sabato 10 e domenica 11 agosto:

Cosa rimane della visita di Obama a Berlino

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Il discorso di Obama (fonte: Spiegel Online) Il discorso di Barack Obama a Berlino era uno degli eventi più attesi in Europa e in particolare in Germania dove da settimane i media tedeschi dedicavano ampio spazio al Presidente USA . La visita cadeva (non casualmente)  nella ricorrenza del cinquantenario dello storico discorso di John Fitzgerald Kennedy a Berlino. Il 26 giugno del 1963 il Presidente statunitense parlò davanti al Rathaus a Berlino Ovest, a Rudolph-Wilde-Platz che il 25 novembre 1963, tre giorni dopo il suo assasionio divenne John-F.-Kennedy-Platz. Non parlò alla Porta di Brandeburgo , ma più di ogni altro Presiedente americano lasciò il segno. Ich bin ein Berliner è una frase che ha scritto la storia della guerra fredda.

100 giorni alle elezioni tedesche: gli scenari

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Da venerdì siamo entrati negli ultimi cento giorni della campagna elettorale tedesca. È iniziato il conto alla rovescia che ci porterà all’appuntamento politico dell’anno: le elezioni federali del 22 settembre . Tutto il mondo guarda a Berlino con un misto di interesse , curiosità , speranza , diffidenza e un po’ di preoccupazione . Ma qual è la situazione politica attuale? Chi vincerà le elezioni? Quali sono i temi che stanno maggiormente occupando il dibattitto politico tedesco?

Tear Down This Wall! Reagan abbatte il Muro di Berlino

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Tear down this wall! Era il 12 giugno del 1987 e l’allora Presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan , davanti alla Porta di Brandeburgo invitò Gorbaciov ad abbattere il Muro di Berlino. Le parole di Reagan , in occasione dei 750 anni della nascita di Berlino, non ebbero grande rilevanza mediatica e anche nella storia della guerra fredda sono spesso dimenticate. Eppure l'importanza del discorso di Reagan era già evidente dalle parole del Cancelliere tedesco Helmut Kohl : non dimenticherò mai le sue parole. Tear Down This Wall! ebbe effetti immediati tanto che appena due anni dopo, il Muro di Berlino venne effettivamente abbattuto. Eppure sono in pochi a ricordare l’espressione Tear down this wall! Il discorso di Reagan è sempre passato in secondo piano rispetto a quello di John Kennedy (di cui quest’anno ricorre il cinquantenario e sul quale torneremo nei prossimi giorni) che fu retoricamente più efficace e più incisivo. Quanto merito alla caduta del Muro bisogna ricono

La guerra dell'Euro in Germania

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Uno spettro si aggira per l’Europa: il ritorno del Marco tedesco . Se in gran parte del Vecchio Continente cresce il malessere nei confronti della politica di austerità imposta dalla Germania di Angela Merkel , proprio a Berlino l’euroscetticismo si diffonde come la peste. A dire il vero non è un fenomeno del tutto nuovo. È da qualche anno che acquistano sempre maggiore visibilità le posizioni contrarie alla moneta unica. 

Emma Courage, l'apprezzamento tedesco per il Ministro degli Esteri italiano

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In Germania hanno apprezzato la nomina di Emma Bonino a Ministro degli Esteri. Emma Courage è il titolo di un ritratto di Eric Bonse per il mensile Cicero . I tedeschi si sentono rassicurati da una donna dall’indubbio spessore internazionale. Il giornalista tedesco inizia da lontano: “Già al primo giorno di lavoro da Commissario Europeo agli aiuti umanitari, Emma Bonino si recò a Sarajevo per criticare duramente l’inerzia dell’ Europa nella guerra civile nell’ex Jugoslavia . Era il 1995 e i Balcani erano in fiamme. I grandi dell’UE erano scandalizzati. Chi era quella minuta signora che osava mischiarsi, con il suo tono lapidario, nell’arte della diplomazia?”

Italia e Germania, odi et amo

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La copertina del Magazine della Süddeutsche Zeitung “Ciao Bello, grazie”. Nel giorno in cui lo spread saliva, le borse crollavano, la Grecia sembrava ormai fuori dall’ Euro e il settimanale Die Zeit titolava Abschied vom Süden /Distacco dal Sud ricordo di essermi imbattuto in un’intervista sulla ZDF ad un’elegante e bella signora, autrice e moderatrice televisiva (ma pressoché sconosciuta in Italia): Jule Gölsdorf . Presentava il suo libro Avanti, Amore. Mein Sommer unter Italienern/Avanti Amore. La mia estate tra italiani. Un elogio dell’eleganza e dello charme del maschio italiano che seduce le donne tedesche: “Ciao bello, grazie”, le sento dire in televisione. Non si sa bene per cosa ... ma lo posso facilmente immaginare.

Starbatty: l'Euro è un fallimento, cambiamo tutto

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Joachim Starbatty non è un euroscettico dell’ultima ora. È da sempre contrario all’introduzione della moneta unica. Il suo attivismo contro l’Euro è un percorso intrapreso da tempo tanto che oggi l’economista tedesco è pronto addirittura a spendersi in prima persona in politica e mettere il proprio patrimonio conoscitivo a disposizione del nuovo movimento Alternativa per la Germania . Ma Starbatty non è un politico di professione. È soprattutto un economista, un professore universitario (Dr. Dr. h.c. – come amano specificare i tedeschi) all’Università di Tubinga ed uno scrittore di saggi per il grande pubblico che lo ricorda per essere uno dei protagonisti del ricorso alla Corte Costituzionale tedesca contro l’introduzione dell’Euro e dell’ESM (il fondo di salvataggio).