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Visualizzazione dei post da marzo, 2012

Piccolo ritratto (ossequioso) di Joachim Gauck, neo-presidente della Germania

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La riunificazione della Germania è ora completata. A oltre vent’anni dalla caduta del Muro di Berlino e dopo l’elezione di un cancelliere proveniente dalla Germania dell’Est, la Repubblica federale tedesca ha eletto un cittadino della ex-DDR a Presidente della Repubblica. Il pastore protestante Joachim Gauck è l’undicesimo presidente tedesco. Un altro protestante, dopo Angela Merkel, ai vertici delle istituzioni tedesche. Gauck ha ottenuto 991 voti sui 1228 dell’Assemblea Federale. Una larga maggioranza, ma comunque 103 voti in meno rispetto all’ampia coalizione (Unione, Socialdemocratici, Verdi e liberali) che l’ha sostenuto. La principale avversaria di Gauck, la giornalista Beate Klarsfeld, sostenuta soltanto dall’estrema sinistra (Die Linke), ha raggiunto 126 voti – tre in più rispetto ai voti della Linke. Olaf Rose, il candidato dell’estrema destra (NDP), ha ottenuto solo tre voti. In 108 si sono, poi, astenuti. Ma chi è Joachim Gauck? Con i suoi settantadue anni, è il più anziano

Sorrisi e intese tra Monti e la Merkel

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Buona la terza. Dopo due tentativi falliti Angela Merkel e Mario Monti si sono incontrati a Roma. Prima l’indisponibilità improvvisa di Nicolas Sarkozy e poi le dimissioni del Presidente della Repubblica Christian Wullf avevano impedito ai presidenti del consiglio italiano e tedesco di incontrarsi. Ieri è invece andato tutto secondo i programmi ed ha partecipato anche Giorgio Napolitano. Al centro del vertice c’era ovviamente la crisi economica e le riforme avviate in Italia dal governo di Mario Monti. Angela Merkel ha benedetto le riforme italiane come, in realtà, aveva già fatto in passato durante il vertice a Berlino. È indubbio, d’altronde, che Mario Monti sia riuscito nell’opera di ridare maggiore credibilità all’Italia nel contesto europeo. La Cancelliera Merkel ha ricordato che ogni Paese dell’Unione europea dovrà impegnarsi perché ci sono grandissime sfide davanti. Ci sono squilibri da superare e che dimostrano che non siamo ancora nel perfetto equilibrio. Abbiamo chiarito il r

La Germania e l'incubo dell'estrema destra

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In Germania il radicalismo nero sta creando non pochi grattacapi alla cancelliera Merkel . Qualcosa cominciava ad intravedersi già nel 1964, in piena guerra fredda, con la nascita del NPD (Partito Nazional-Democratico Tedesco), che iniziò in sordina e non destò particolari preoccupazioni. Dopo la riunificazione l’NPD riuscì però ad entrare in alcuni parlamenti regionali, come quelli del Meclemburgo e della Sassonia e nelle elezioni del 2005 ottenne l'1,6% delle preferenze. L'aumento del consenso nei confronti del partito tedesco e i punti programmatici che esso presenta rispondono alla consolidata dinamica già visibile con l'esplosione del Fronte Nazionale francese. L'abilità di questi gruppi politici è stata quella di affrontare con prontezza i temi relativi al disagio sociale: disoccupazione, attenzione verso le fasce più deboli, opposizione alle politiche liberiste, rifiuto dell’immigrazione e difesa dell'interesse nazionale sono stati i cavalli di battaglia