‘I due corpi del papa’: Ratzinger ha restituito unità al pontificato

Il traumatico annuncio del ritiro del P apa dell’11 febbraio scorso, al di là delle cause e delle conseguenze che sono state ampiamente discusse e analizzate, ha portato a compimento il lungo processo di formazione del P apato . La chiave di lettura di questo processo è l’intrinseca duplice natura del ministero pontificio che può servire a spiegare il comportamento degli ultimi pontefici e forse anche quello dei prossimi. I riferimenti della mia analisi sono P apa Wojtyla e P apa Ratzinger che rappresentano come i due estremi della concezione del P apato. È stato, infatti, giustamente fatto presente che il primo ha portato la sua croce di sofferenza sino in fondo non rinunciando al suo incarico e seguendo in questo la sua coscienza. Nella sua dichiarazione Benedetto XVI lo riconosce, eppure la stessa coscienza che ha indicato a Wojtyla di proseguire ha convinto Ratzinger che era il momento di ritirarsi.