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Visualizzazione dei post da agosto, 2012

Coppe europee: i sorteggi delle squadre tedesche

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I sorteggi di Champions League ed Europa League non sono stati molto fortunati per le squadre tedesche. Il primato della sfortuna va ai campioni di Germania del Borussia Dortmund che è finita nel girone di ferro con Real Madrid , Manchester City e Ajax . Difficile pensare che potesse andare peggio. La qualificazione agli ottavi dei campioni di Germania in carica sarà un'impresa (quasi) impossibile. Più realisticamente si giocherà il terzo posto per l'accesso all'Europa League con l'Ajax. Non va benissimo neanche allo Schalke 04 che incontrerà Arsenal , Olympiacos e Montpellier . Un girone molto più accessibile, ma da non sottovalutare. In ogni caso lo Schalke 04 ha buone possibilità di arrivare agli ottavi. Molto meglio è andata Bayern Monaco che, da testa di serie, affronterà Valencia , Lille e Bate Borisov . Per i bavaresi non dovrebbero esserci problemi a conquistare il primo posto. 

Alla ricerca degli Stati Uniti d'Europa

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Vi propongo un interessante articolo di Danilo Taino , ex corrispondete del Corriere della Sera da Berlino e attento e lucido osservatore della crisi dell'Euro e delle posizioni della Germania.  Un presidente europeo eletto direttamente dai cittadini. Oppure dal Parlamento di Strasburgo assieme al Consiglio europeo.  Un ministro delle Finanze dell’ Eurozona che presieda il Consiglio dei ministri finanziari nazionali, con poteri di veto sul bilancio (entrate e uscite) di ogni singolo governo. Un’Unione bancaria fondata su una garanzia europea ai depositanti, un controllo centralizzato degli istituti di credito e un meccanismo di risoluzione delle crisi bancarie (procedura fallimentare). Una tassa europea comune per alimentare un vero bilancio comunitario. Misure impensabili fino a un mese fa sono oggi il cuore del dibattito in tutte le capitali europee: vanno sotto il titolo di “misure di medio e lungo termine per salvare l’euro”. Per esprimere più chiaramente il concetto:

Germania: quali garanzie per gli immigrati?

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Alti posti in classifica per la Germania del lavoro. I rigorosi studi della Società SHL , leader mondiale nel campo della misura del talento, hanno confermato, senza troppa sorpresa, una dignitosissima e rassicurante seconda posizione per la Germania . Ma se nella classifica mondiale dei talenti imprenditoriali il piazzamento è ottimo, è il rapporto “ Frankfurter Integrations – und Diversitätsmonitoring 2012 ” a permettere alla Germania di battere il record. Francoforte pare essere la capitale tedesca dell’ immigrazione: ben il 43% della popolazione è composta da immigrati di prima o di seconda generazione. Prendendo in considerazione soltanto i bambini sotto i sei anni, la percentuale di stranieri arriva addirittura al 70% (Berlino si ferma al 59%, Amburgo al 43%). Fin dal boom economico del  secondo dopoguerra potremmo dire che la produzione tedesca è dipesa in gran parte dagli immigrati, molti dei quali, trovando fortuna, non sono più tornati nei Paesi di provenienza,

Angela Merkel in difesa dell'Euro ... in attesa della sentenza sull'ESM

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Angela Merkel alla consueta intervista estiva alla prima rete tedesca ARD Negli ultimi tempi per Angela Merkel camminare sul terreno della politica europea sta diventando sempre più complesso. Si alzano muri e critiche ad ogni passo, la soluzione alla crisi economica dell' eurozona tarda ad arrivare e si aprono nuovi fronti di scontro. La Cancelliera tedesca sembra pagare con un crescente isolamento il persistere della crisi e lo stallo in cui si trova l'Europa. La donna, secondo la rivista Forbes , più potente del mondo è costretta ogni giorno a rispondere su diversi fronti, impegnata senza sosta a tenere a bada anime in agitazione della propria maggioranza, contrattare con paesi europei e cercare di rassicurare i mercati. Il Vecchio Continente è ancora ben incastrato nelle sabbie mobili di un'economia comunitaria che stenta a segnare dati positivi di crescita e la cui medicina da tempo appare indigesta, ma ora anche insufficiente. Chi ne fa le spese,

Samaras a Berlino: nulla di fatto in attesa della Troika

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Il viaggio di Samaras nel Nord Europa   non poteva che iniziare da   Berlino, lì dove, oggi,   l'Europa inizia e finisce. La Germania è, infatti, il paese guida. Non potrebbe essere diversamente vista la situazione attuale in cui di ritrovano gli altri cugini europei.   A luglio la Grecia sembrava, definitivamente, persa. Oggi la situazione sembra essere leggermente miglioriota anche se i livelli di guardia, in relazione alla   Grecia, sono altissimi. Se la pressione su Spagna e Italia si sta, in un certo senso, allentando e ai governi di   Madrid   e   Roma   (anche se le situazioni non sono esattamente assimilabili), viene riconosciuto il lavoro di miglioramento dei conti dei rispettivi paesi.  Il 23 agosto Adriana Cerretelli su   Il Sole 24 Ore  ha parlato esplicitamente di boccata d'ossigeno:  Boccata d'ossigeno in vista per i Paesi del club vessati da rigore e tagli di spesa, aggrediti dalla recessione?

La campagna di Angela Merkel per l'Europa

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Ich will Europa è l'iniziativa della Cancelliera tedesca per l' Europa . Forse la migliore risposta a tante critiche rivolte ad Angela Merkel . Tutte le informazioni sul progetto si possono leggere sul sito ufficiale della campagna: ich-will-Europa . Intanto vi propongo il video di Angela Merkel  di inizio della campagna. twitter @uvillanilubelli

Arrivi in Germania: il "mistilinguismo" di un italiano in Germania

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Vi propongo un divertente racconto di Pierpaolo Lala sulla sua prima esperienza in Germania: il suo viaggio (in treno) da Lecce a Saarbrücken per un soggiorno Erasmus.  Tutto da leggere! Arriva in stazione. Vai alla pensilina di fronte all’uscita. Prendi il 61 o il 69. Direzione Università-Campus . Sali. Chiedi semplicemente un biglietto “ Ein ticket ”. Paghi. Ti siedi. Dopo una quindicina di minuti arrivi al Campus . Le indicazioni che mi avevano dato erano semplici. Per la prima volta mi recavo in Germania , a Saarbrücken per la precisione. Un mese di ricerca tesi nel centro di italianistica più frequentato dai salentini. Ero in Germania, al confine con la Francia, e ovviamente non parlavo tedesco , francese e (a dirla tutta) anche il mio inglese era molto claudicante.

Steinfeld vs Schirrmacher: resa dei conti "letteraria"?

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I gialli svedesi , si sa, vanno di moda. L'ultimo libro sulla scia dei bestseller di Henning Mankell è appena uscito in Germania, s'intitola Der Sturm ("La tempesta") , autore tale Per Johansson . Trama avvincente, vero thriller. Un giovane reporter, Ronny , s'improvvisa detective per indagare sull'orribile omicidio di Christian Meier , grande firma del giornalismo tedesco. Trovato maciullato e in parte tritato da ignoti criminali. Fin qui, una notizia di nuove uscite tra tante. Peccato che Per Johansson non esista, assicurano le associazioni dei letterati e i registri pubblici svedesi. E allora, chi si cela dietro lo pseudonimo? Secondo Die Welt , il falso scrittore di gialli svedese sarebbe in realtà pseudonimo di Thomas Steinfeld , capo della sezione Cultura alla Sueddeutsche Zeitung . E Christian Meier , com'è raccontato, è una figura letteraria che somiglia molto da vicino a Frank Schirrmacher , responsabile della Cultura e condirettore alla

Non serve più Europa, ma un'altra Europa

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Le riflessioni sull' Europa ed il suo impianto non solo economico, ma anche politico e culturale, sono ormai quotidiane ed investono gran parte dei paesi dell'area Euro. Oltre ai dati sempre meno confortanti riguardo la tenuta economica di Eurolandia , il cui Pil secondo Bruxelles calerà nel 2012 dello 0,2%, negli ultimi tempi a far tremare il terreno sotto il grattacelo Europa sono i sentimenti di avversione che cominciano a serpeggiare tra i popoli: gli elettori  dei paesi membri . E' successo in Grecia quando la crisi colpì senza pietà l'economia reale ellenica, con intere città in rivolta contro i sacrifici “imposti” dalle direttive europee, necessari per mantenere in piedi l'Euro. Poi è stata la volta dell'Italia, in cui tuttora spopolano movimenti anti-europeisti e i grandi partiti alternano dichiarazioni di sfida alle istituzioni comunitarie con manifestazioni di lealtà alla causa europeista. Insomma, Berlusconi afferma che la fine della moneta uni

Unione bancaria e federalismo: così l'Europa uscirà dalla crisi

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La crisi dell’euro è grave , ma diventa ancora più grave se viene raccontata come il risultato dell’errore fatale che sarebbe stato fatto quando i governi dell’Unione misero il carro davanti ai buoi e adottarono una moneta unica prima di avere creato il governo che avrebbe dovuto dirigere e amministrare l’economia dell’ Eurozona . Non si resero conto della gravità dell’errore? Non capirono che si stavano avviando su una strada inesplorata piena di rischi e trabocchetti? È possibile che persone come Helmut Kohl , Jacques Delors , François Mitterrand , Carlo Azeglio Ciampi , Romano Prodi e Tommaso Padoa- Schioppa siano colpevoli di una tale svista? Forse sarà più facile uscire dalla crisi se riconosceremo che i fondatori dell’euro, all’inizio degli anni Novanta, quando fu firmato il trattato di Maastricht , erano consapevoli del rischio e avevano due buone ragioni per tentare la sorte. La prima fu la fine della Guerra fredda . Sapevamo che la deflagrazione dell’Urss e il crollo

13. agosto 1961 - un muro divide Berlino

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Oggi è l'anniversario della costruzione del Muro di Berlino, per l'occasione vi propongo un mio articolo di un anno scritto per L'Occidentale. Buona lettura!  Inizialmente non era un vero e proprio muro, ma un fitto filo spinato attraverso il quale molti cittadini dell’Est cercarono, ed in molti casi trovarono, la fuga verso il democratico Occidente . Iniziato ad essere costruito il 13 agosto del 1961, alla fine, il Muro di Berlino era costituito da 45mila blocchi di cemento armato, lungo ben 160 km ed alto 3,5 metri. A formarlo, in realtà, erano due muri a breve distanza uno dall’altro con in mezzo la famosa erba di Stalin , un “prato” di spine. Il Muro di Berlino divise famiglie, amicizie, parenti, lavoratori, un’intera città e un unico popolo. Furono chiuse finestre, portoni, porte. Strade e vicoli furono interrotti improvvisamente.  In alcuni casi la gente che lavorava nell’altra parte di Berlino, perse anche il lavoro. I parenti divisi tra Est ed Ove

La "disciplina politica" dei tedeschi messa in crisi da Monti

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Il Mario Monti «tedesco» è ridiventato «italiano». Era da qualche settimana che i commenti dei giornali tedeschi avevano abbandonato i toni benevoli verso il nostro premier. ... Ma è stata la maldestra affermazione di Monti nella intervista a «Der Spiegel» («ogni governo ha il dovere di guidare il proprio Parlamento») a offrire ai politici tedeschi l’occasione di presentarsi come una compatta classe politica che difende la sovranità del Parlamento in una democrazia funzionante. Una lezione di democrazia parlamentare impartita al premier italiano e agli italiani in generale. ... Per contrasto la posizione tedesca sull’intera questione del sostegno dell’euro viene presentata come l’unica democraticamente ineccepibile, anche e soprattutto contro la Bce «che rischia i soldi dei contribuenti (tedeschi) senza essere democraticamente legittimata». Per un paio di giorni la classe politica tedesca ha nascosto - dietro le questioni di principio - le differenze reali che esistono e cr

Tennis tavolo: un altro Bronzo per la Germania

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Battendo Hong-Kong per 3 a 1, la Germania del tennis tavolo ha conquistato la medaglia di bronzo. Dopo quella nel singolare maschile con Otcharov , arriva ancora un terzo posto per i tedeschi nella competizione a squadre. Nel primo match il fuoriclasse tedesco Timo Boll ha battuto, agevolmente, 3-0 Leung : 11-6, 11-3, 11-7.  Nel secondo match, la già medaglia di bronzo nel singolare maschile, Otcharov , ha battuto, con più di una sofferenza, Tang : 13-11, 11-13, 11-9, 11-9. I tedeschi Steger e Otcharov hanno, poi, perso, malamente, il doppio 3-0 contro Jiang e Leung . La partita che ha chiuso la sfida è stata quella tra Timo Boll e  Jiang .

Tensioni italo-tedesche

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L’intervista di Mario Monti allo Spiegel ha rimesso in crisi i rapporti tra Italia e Germania. Dichiarazioni che erano pensate, molto probabilmente, per tessere ancora una volta un solido asse con la Germania e la cancelliera Angela Merkel, hanno provocato l’effetto contrario. Iniziamo dalla frase incriminata: In ogni paese esistono un Parlamento ed una Corte Costituzionale. Ogni governo deve governare secondo le decisioni dei Parlamenti. Ma ogni governo ha l’obbligo di educare il proprio Parlamento. Se mi fossi attenuto, in modo assolutamente meccanico, alle direttive del mio Parlamento, non avrei potuto accettare le decisioni prese all'ultimo vertice a Brussels. Avevo, infatti, la richiesta di far introdurre gli Eurobonds. Se i governi si lasciano legare totalmente alle decisioni del Parlamento senza conservarsi uno spazio di manovra, la fine dell'Europa sarebbe molto più probabile di una maggiore integrazione.

Germania anno zero - Rinascere dalle rovine

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Nessun’altra città europea, più di Berlino, ha dovuto reinventarsi, più di una volta, nel secolo scorso. La storia del Novecento sembra essersi accanita sulla capitale tedesca. ...   Il cinema si è divertito a rappresentare, da prospettive diverse, questa dimensione di continua trasformazione. Da Berlin Alexanderplatz di Rainer Werner Fassbinder alla serie televisiva Heimat , dai recenti Der Untergang , Gegen die Wand ed Herr Lehemann al classico Der Himmel über Berlin di Wim Wenders , il cinema ha provato, in tutti i modi, a descrivere e sintetizzare Berlino. Ogni film ha descritto, però, una parte, una fase storica o un momento di Berlino - e non poteva essere diversamente. Ma uno dei capolavori indiscussi di questa narrazione è, sicuramente, Germania anno zero dell’italiano Roberto Rossellini. (Leggi l'intero articolo su Berlino Cacio e Pepe Cinema ) twitter @uvillanilubelli

Tennis tavolo: alle Olimpiadi i tedeschi mettono paura ai cinesi

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Timo Boll Il tennis tavolo non è esattamente lo sport più popolare e conosciuto - quantomeno non a livello professionistico. É una disciplina dominata da anni dalla Cina che è la patria del, volgarmente detto, Ping-Pong , e dove la federazione può contare il maggior numero di iscritti al mondo. Nonostante il dominio assoluto di Cina ed, in seconda battuta, di Corea, Hong-Kong e Giappone, la squadra europea che, in qualche modo, mette ancora paura e riesce a impensierire e competere con i cinesi è la Germania. Proprio a Londra2012 la Germania si è espressa e si sta esprimendo benissimo. Nel singolare maschile il tedesco Ovtcharov ha vinto la medaglia di bronzo, dietro, ovviamente, a due cinesi: Zhang e Wang . Nella competizione a squadre la Germania ha perso in semifinale con la Cina, ma vendendo cara la pelle. La stella tedesca  Timo Boll ha vinto contro l'asso cinese e già medaglia d'oro,  Zhang . I tedeschi sono stati più sfortunati nel doppio. 

Cambio di passo per l’Europa: l’appello degli intellettuali tedeschi

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Un economista, uno storico ed un filosofo tedeschi firmano un appello per un cambio di passo in Europa. Non è l’inizio di una barzelletta. Si tratta di un serissimo appello-manifesto di Peter Bofinger, Jürgen Habermas e Julian Nida-Rümelin perché “in Europa si intraprenda una cambio di strategia, altrimenti la moneta unica non vivrà a lungo. È necessario definire il ruolo dell’Europa nel contesto della politica mondiale.” Come già ricordato nei nostri precedenti articoli su “Capire lacrisi” ( 1 e 2 ), uno dei motivi della crisi europea è la marginalità del Vecchio Continente . Si legge infatti nell’appello: 

Ritalin e prestazioni intellettuali: il caso degli studenti tedeschi, primi ad ogni costo

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Una notizia delle ultime ore preoccupa la patria del “ tutto funziona per il meglio ”. Pare proprio che, quando la parole d’ordine è profitto (non solo economico, ma anche scolastico) basta poco affinchè si trasformi in un imperativo categorico . Secondo la commissione sanità del Bundestag , quasi uno scolaro su quattro ha utilizzato psicofarmaci per aumentare le proprie prestazioni intellettuali . È gia allarme “doping” e, questa volta, parlare di allarme potrebbe non essere del tutto sbagliato. La percentuale risulta davvero preoccupante, soprattutto considerando l’età media degli studenti che abuserebbero di questi “aiutini”. Il medicinale più utilizzato è il Ritalin , a base di metilfenidato. Si tratta di una vera e propria droga con effetti praticamente uguali a quelli della cocaina o delle anfitamine. 

Capire la crisi: domande e risposte / 2

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Perché dopo tanti aiuti finanziari dati alla Grecia, oggi sembra che la si voglia far uscire   dall’Euro? La situazione economica della Grecia è irreversibile e nel 2010 fu sottovalutata dalla stessa Germania . Si è intervenuti con ritardo e la criticità si è acuita. Oggi la Grecia è di fatto già persa - a prescindere se resterà nell’euro o meno. Negli ultimi giorni ci sono stati numerosi commenti che non escludevano più l’uscita dall’Euro della Grecia. Anche il noto economista Hans-Werner Sinn , presidente dell’IFO, ha esplicitamente affermato che è meglio, per le casse tedesche, che la Grecia esca dell’eurozona. In realtà, ci si è resi conto solo nelle ultime settimane che la Grecia di oggi non può rispettare gli accordi presi nei mesi scorsi. C’è, comunque, da registrare l’impegno della Banca Centrale Europea per una difesa dell’Euro e dell’Europa che comprenda anche al Grecia.