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Visualizzazione dei post con l'etichetta Silvio Berlusconi

L'Italia vista dalla Germania. Il dominio dei sentimenti in politica

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Un Paese depresso, spaventato e deluso. E' l'Italia vista da Ulrich Ladurner , giornalista altoatesino dell'importante settimanale tedesco Die Zeit . Il suo ultimo libro Der Fall Italien. Wenn Gefühle die Politik beherrschen ( Il caso Italia. Quando i sentimenti dominano la politica ), pubblicato da Edizioni Körber (Hamburg 2019), è un saggio divulgativo e di agile lettura sugli ultimi burrascosi anni della politica italiana in cui un grande Paese europeo è finito per percepirsi come uno dei grandi perdenti dei processi economico-politici internazionali degli ultimi anni. Dalla crisi economico-finanziaria a quella migratoria fino al processo di integrazione europea, in nessun Paese del Vecchio Continente è cresciuta la frustrazione e la delusione per la propria condizione sociale tanto quanto in Italia. 

Merkel, Berlusconi e i pregiudizi antitedeschi

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La campagna elettorale per le elezioni europee si infiamma e la Germania è al centro della discussione politica italiana. Ma mentre in Italia si continuano a utilizzare ridicoli cliché la  Cancelliera della  Repubblica Federale Tedesca  Angela Merkel   diffonde un   video-podcast contro l'estremismo di destra e per una maggiore integrazione di Sinti e Rom in Germania.  Anche se i partiti politici ci stanno risparmiando i Würstel, le patate e la birra,   era veramente difficile concentrare tanta enfasi antitedesca di quanta ne assistiamo in questi giorni. Non bastavano i programmi televisivi di “approfondimento” politico, le tesi di “autorevoli” commentatori che annunciano l'avvento di un imminente Quarto Reich e gli sfoghi dei candidati di turno in cerca disperata di qualche voto in più. Non bastavano i manifesti elettorali in cui il bersaglio preferito è ovviamente la Germania , la sentina di tutti i mali e in cui la Cancelliera s...

Merkel segreta: estratto dall'ebook Enigma #merkel

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Angela Merkel governa ormai da quasi otto anni. Se vincerà le prossime elezioni federali scalzerà Helmut Schmidt dal terzo posto della classifica dei cancellieri tedeschi. Ma già oggi Angela Merkel è entrata nella storia della Germania tanto da aver profondamente plasmato la società e la cultura politica tedesche del Terzo millennio. Dal rinnovamento dei tradizionali valori conservatori, a un certo cinismo, fino a una ostentata sicurezza al limite della supponenza, il merkelismo è ormai una categoria politica diffusa e riconosciuta in Germania e all’estero.

Emma Courage, l'apprezzamento tedesco per il Ministro degli Esteri italiano

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In Germania hanno apprezzato la nomina di Emma Bonino a Ministro degli Esteri. Emma Courage è il titolo di un ritratto di Eric Bonse per il mensile Cicero . I tedeschi si sentono rassicurati da una donna dall’indubbio spessore internazionale. Il giornalista tedesco inizia da lontano: “Già al primo giorno di lavoro da Commissario Europeo agli aiuti umanitari, Emma Bonino si recò a Sarajevo per criticare duramente l’inerzia dell’ Europa nella guerra civile nell’ex Jugoslavia . Era il 1995 e i Balcani erano in fiamme. I grandi dell’UE erano scandalizzati. Chi era quella minuta signora che osava mischiarsi, con il suo tono lapidario, nell’arte della diplomazia?”

Un voto antitedesco

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Un voto antitedesco . È questa una delle chiavi interpretative del risultato delle elezioni politiche italiane. In tedesco si dice “ Deutschenfeindlichkeit ”, potremmo tradurlo con: Ostilità verso i tedeschi . A risultato elettorale acquisito è opportuno fare una riflessione su questo dato senza che si debba essere accusati di partigianeria politica.   La campagna elettorale italiana ha visto un “ intruso ” d’eccezione: Angela Merkel . La Cancelliera è sempre stata sullo sfondo del dibattito politico italiano . Le accuse aperte di Silvio Berlusconi sono state un leit-motiv costante della campagna elettorale. Anche Beppe Grillo del Movimento 5 Stelle chiudeva i suoi comizi-show con urla liberatorie contro la Cancelliera.

Unione bancaria e federalismo: così l'Europa uscirà dalla crisi

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La crisi dell’euro è grave , ma diventa ancora più grave se viene raccontata come il risultato dell’errore fatale che sarebbe stato fatto quando i governi dell’Unione misero il carro davanti ai buoi e adottarono una moneta unica prima di avere creato il governo che avrebbe dovuto dirigere e amministrare l’economia dell’ Eurozona . Non si resero conto della gravità dell’errore? Non capirono che si stavano avviando su una strada inesplorata piena di rischi e trabocchetti? È possibile che persone come Helmut Kohl , Jacques Delors , François Mitterrand , Carlo Azeglio Ciampi , Romano Prodi e Tommaso Padoa- Schioppa siano colpevoli di una tale svista? Forse sarà più facile uscire dalla crisi se riconosceremo che i fondatori dell’euro, all’inizio degli anni Novanta, quando fu firmato il trattato di Maastricht , erano consapevoli del rischio e avevano due buone ragioni per tentare la sorte. La prima fu la fine della Guerra fredda . Sapevamo che la deflagrazione dell’Urss e il crollo ...