L'offensiva della Linke: non solo ex-Ddr
Per la Sinistra tedesca le elezioni del 24 settembre sono decisive. Il paradosso è che sono le più difficili e le più facili al tempo stesso. Difficili perché mai come questa volta ci sono quattro partiti (Linke, Liberali, Verdi e Alternative für Deutschland) che partono molto vicini nei sondaggi. La concorrenza è altissima e sarà una lotta all’ultimo voto. Se nel 2013 la Linke arrivò terza dietro Unione ed Spd ed è stata l’unica vera forza di opposizione alla Grande Colazione, oggi, con l’ascesa della AfD e con la rinascita dei liberali (FDP), la Sinistra rischia di finire dietro ai due partiti che nella scorsa legislatura non avevano rappresentanti in Parlamento. Il vero avversario politico della Sinistra è l’AfD, chi tra Linke ed estrema destra conquisterà il terzo avrà vinto la sfida dei piccoli partiti.
Le prossime elezioni politiche sono anche le più facili per la Linke perché il partito è percepito dall’opinione pubblica tedesca come l’unica forza di sinistra in Germania. Negli ultimi quindici anni la Spd ha completamente perso il suo profilo socialdemocratico (e proletario), consegnando interi pezzi di elettorato alla Linke. Girando per le manifestazioni elettorali e osservando i dibattiti e gli approfondimenti sulle elezioni, gli stessi militanti della Spd non credono più nel loro partito e vedono nella Linke l’unico partito di opposizione di sinistra all’Unione di Angela Merkel.
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La Linke non ha però dimenticato il suo elettorato tradizionale nei Länder dell’ex Germania Est, tanto da aver lanciato il progetto Alleanza per la Germania Est (Allianz für Ostdeutschland) per garantire ai cittadini dei cosiddetti nuovi Länder maggiore giustizia ed equità sociale attraverso un miglioramento e ammodernamento delle infrastrutture, degli edifici scolastici e delle abitazioni, investimenti negli ospedali, parificazione delle pensioni agli standard dei Länder occidentali entro il 2020, introduzione di una pensione minima generalizzata di 1050 euro e aumento a 328 euro dell'assegno famigliare per ogni figlio.
Infine, l’ultimo (piccolo) asso nella manica della Linke è legato alla città di Berlino, dove la presidente Katja Kipping è riuscita a portare nella Linke alcune delle migliori teste che animarono il Partito Pirata. Anke Domscheit-Berg, Julia Schramm e Martin Delius lavoreranno ad un piano in dieci punti per una digitalizzazione più equa e per contrastare il capitalismo in rete.
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