Pegida: ceto medio, uomini e insoddisfatti
Capire da chi è realmente composto il movimento Pegida, è una questione di cui gli organi di stampa tedeschi si stanno occupando da ormai qualche mese. La velocità con cui Pegida si è imposta ha spiazzato molti analisti e commentatori. Un gruppo di ricerca dell'Università Tecnica di Dresda prova a fare chiarezza e con uno studio ha elaborato dati raccolti durante le manifestazioni di Pegida per comprendere la composizione sociale del movimento. I risultati sono sorprendenti. Dall'analisi si evince che di Pegida non bisognerebbe avere paura. Il sostenitore medio avrebbe le seguenti caratteristiche:
1) proviene dal ceto medio;
2) è discretamente istruito;
3) lavora;
4) ha uno stipendio leggermente superiore alla media;
5) è di sesso maschile e ha 48 anni;
6) non si riconosce in alcuna confessione religiosa o partito politico;
7) viene da Dresda o dalla Sassonia;
Da questa descrizione ne deriva che Pegida non sarebbe un movimento di estrema destra o di disoccupati frustrati e quindi di protesta, quanto piuttosto caratterizzato da una generale insoddisfazione nei confronti della politica, da una posizione molto critica nei confronti dei media e dell'opinione pubblica e con un forte risentimento nei confronti degli immigrati, dei richiedenti asilo e in generale verso l'Islam.
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