Nozze gay: cosa ne pensa Angela Merkel?
Merkel e Westerwelle (omosessuale dichiarato), già Ministro degli Esteri e Vice-Cancelliere nel secondo governo Merkel |
Gli effetti del referendum in Irlanda sui matrimoni omosessuali si sono visti anche in Germania. E così mentre in Italia si guarda proprio alla Repubblica Federale Tedesca e alla sua legislazione sulla cosiddetta Lebenspartnerschaft, spiegata molto bene da Anna Paola Concia più di un anno fa, proprio a Berlino si ragiona su un miglioramento di tale legislazione e di un'estensione dei diritti degli omosessuali. In Germania è stato lanciato anche un hashtag #Ehefueralle.
La Zeit di oggi si chiede:
Non dobbiamo parlare più di matrimonio omosessuale (Homo-Ehe), ma di matrimonio egualitario (Ehe für alle). Ci rallegriamo che nel nostro Paese si discuta nuovamente se lo Stato possa impedire il matrimonio a due innamorati con obiettivi seri. Da una parte perché la Lebenspartnerschaft introdotta nel 2001, pur con tutti i miglioramenti che ha portato, non riconosce gli stessi diritti agli omosessuali rispetto alle coppie eterosessuali. Dall'altra parte perché nel caso di una futura equiparazione dei diritti resta comunque la questione: Perché ci devono essere due differenti regolamentazioni? Può lo Stato porre in essere una differenza sulla base degli orientamenti sessuali? No, è la risposta liberale, lo Stato non può.
L'editoriale di Stefan Schmitt sulla Zeit è emblematico di un confronto pubblico che si sta svolgendo in Germania e che evidenzia una pressione fortissima della società tedesca nei confronti del governo e in particolare della Cancelliera Merkel. Il Segretario Generale della CDU, Peter Tauber, da sempre impegnato per un partito moderno, aperto alle differenze e liberale, ha affermato che "il risultato del referendum in Irlanda viene discusso con attenzione anche in Germania". Lo stesso Tauber, dalla sua pagine Facebook, ha lanciato un sondaggio ai propri fans: Mi interessa la vostra opinione sul "matrimonio per tutti" (etero e omosessuali): Si o No?
Anche il parlamentare amburghese Marcus Weinber, sulla stessa linea di Tauber, ha detto: "La questione dei matrimoni omosessuali politicamente molto rilevante e dobbiamo discutere all'interno della CDU se la nostra legislazione necessita di cambiamenti".
Ma cosa ne pensa Angela Merkel? In realtà, proprio la Cancelliera non sembra essere mai stata particolarmente aperta a questa ipotesi. Tre anni fa, durante un congresso della CDU, votò contro una proposta per la parificazione fiscale tra matrimonio e Lebenspartnerschaft. Ma non è finita qui. Su Twitter il noto commentatore tedesco Hugo Müller-Vogg ha postato alcune dichiarazioni della Cancelliera che risalgono al libro-intervista del 2004 che scrisse con Merkel, al tempo non ancora Cancelliera, in cui si esprimeva chiaramente contro le adozioni per le coppie omosessuali.
Insomma, al momento, in attesa di una posizione ufficiale (che non è scontato che arriverà), non c'è da aspettarsi dalla Cancelliera aperture sull'introduzione del matrimonio egualitario.
Anche il leader del gruppo di omosessuali interno all'Unione (CDU/CSU) - Lesben und Schwule in der Union - Alexander Vogt ha riconosciuto che i tempi non sono ancora maturi per l'introduzione del matrimonio tra omosessuali. L'Unione non sembra pronta per questa svolta perché, sostengono i critici, si perderebbero troppi voti sul fronte conservatore. Lo stesso Vogt, però, in un articolo di oggi sul giornale economico Handelsblatt ha invitato il proprio partito a riflettere perché, nelle grandi città, dove la CDU perde ormai sistematicamente le elezioni e dove esiste una maggiore apertura mentale, l'introduzione del matrimonio tra omosessuali potrebbe aiutare il partito a recuperare consenso. Vogt porta l'esempio del conservatore David Cameron che si è espresso recentemente, prima delle elezioni, a favore dei matrimoni tra omosessuali.
Una foto delle elezioni politiche del 2013. Il gruppo di omosessuali a sostegno di Angela Merkel (foto tratta dall'ebook Enigma #Merkel. In Europa il potere è donna) |
Se, sul fronte conservatore, ci sembrano essere ancora molte resistenze, è pur vero che negli ultimi anni Angela Merkel ci ha abituati a svolte improvvise, a rotture clamorose con la tradizione conservatrice del suo partito (nucleare, quote rosa, servizio militare), che hanno spiazzato numerosi osservatori della politica tedesca. Non ci resta che attendere.
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