Le misure del governo tedesco per l'accoglienza dei rifugiati
Dopo le grandi dimostrazioni di solidarietà dei cittadini tedeschi alle stazioni di Monaco e Francoforte di cui la cancelliera Angela Merkel si è dichiarata molto orgogliosa, ora è il momento della politica. Perché adesso è necessario affrontare i problemi legati all'accoglienza dei rifugiati. Nella notte il governo tedesco ha varato un pacchetto di misure straordinarie che prevede ulteriori 6 miliardi di euro per le cure dei rifugiati. I comuni e le regioni riceveranno altri 3 miliardi di euro. E' su questi infatti che grava maggiormente la gestione dei rifugiati.
In Germania esiste un sistema preciso, la cosiddetta Chiave di Königstein inventata nel 1949, per la divisone ai Länder dei rifugiati in base alle entrate fiscali delle singole regioni. In base a questo criterio i rifugiati verranno distribuiti secondo la seguente tabella (le percentuali vengono aggiornate ogni anno):
Il governo ha deciso sia di alzare a 400 milioni annui i soldi a disposizione del ministero degli Esteri per affrontare e prevenire le situazioni di crisi sia di creare ulteriori 3000 posti di lavoro nella polizia nei prossimi tre anni.
Se per i siriani, poi, il governo aveva già sospeso il trattato di Dublino al fine di velocizzare le pratiche di richiesta di asilo, vengono ora irrigidite le condizioni per i cittadini dei Balcani. Non si tratta di una discriminazione (del resto resta aperta la porta per i rifugiati di tutti gli altri paesi, siriani e non), ma semplicemente della constatazione che la gran parte dei cittadini kossovari, albanesi e montenegrini che fanno richiesta di asilo non sono rifugiati politici, ma semplici cittadini che vogliono vivere in Germania. Ricordo che kossovari e albanesi costituiscono il secondo e terzo gruppo di richiedenti asilo dopo i siriani. Per i cittadini dei Balcani varrà la normale richiesta di permesso di soggiorno.
Riguardo alla cosiddetta prima accoglienza il governo ha esteso da tre a sei mesi il periodo in cui i rifugiati possono restare nei centri. Per coloro cui non sussistono le condizioni per una richiesta di asilo, non essendo rifugiati politici, verrà snellito il processo di espulsione.
Decade, poi, il divieto di lavoro temporaneo per i richiedenti asilo dopo tre mesi. Al contempo vengono rafforzati i mezzi e gli strumenti per l'integrazione nel mondo del lavoro dei rifugiati che riceveranno meno soldi ma più assistenza e più beni materiali.
Il governo tedesco intende impegnarsi politicamente per la creazione di un diritto di asilo europeo e per la creazione di quote obbligatorie per i paesi membri così come del resto proposto già qualche mese fa dalla Commissione Europea e fino ad ora respinto dai governi nazionali dell'Unione.
Da segnalare inoltre i malumori all'interno dell'Unione merkeliana. I bavaresi della CSU hanno criticato la gestione della crisi dei profughi da parte della Cancelliera. In Germania, a fine anno, le domande di asilo raggiungeranno la quota straordinaria di 800 000, un numero che inquieta non poco i conservatori bavaresi secondo i quali la Repubblica Federale non può accogliere tutti questi rifugiati anche perché si rischia di vedere aumentare ulteriormente le manifestazioni di odio dell'estrema destra. Proprio questa notte un edificio destinato ai migranti è stato messo a fuoco in Turingia, a Rockensußra.
Infine, a chi ritiene che Berlino abbia improvvisamente aperto le porte ai migranti per i problemi demografici, in realtà, i dati più recenti presentati dall'ufficio federale di statistica hanno segnato una drastica inversione di tendenza del trend storicamente negativo: In Germania nel 2014 ci sono state 715 000 nuove nascite, circa 33 000 in più rispetto al 2013 (+4,8). Dal 2004 non c'erano tante nascite!
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