Berlusconi e la Germania

Sabato l'ex presidente del consiglio Berlusconi ha fatto una conferenza stampa. Tra i vari temi trattati ce n'è uno in particolare che ha attirato la mia attenzione. Grazie al sole24ore rileggiamo la parte http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-10-27/berlusconi-obbligato-restare-campo-130923.shtml?uuid=AbKNTOxG. Dice Berlusconi:"Governo dei tecnici ha introdotto misure che portano l'economia in una spirale recessiva e ha adottato al 100 per 100 le indicazioni della Germania egemone, anche sul piano dell'economia " Continua poi :" La Germania ha forzato il Consiglio dei capi di Governo ad alcune decisioni che io non ho mai condiviso" e finisce con "  Il nostro Pil emerso deve essere sommato al Pil sommerso, è una caratteristica della nostra economia, è prodotto. Così noi si andava a oltre 2mila miliardi di Pil e si scendeva sotto il 100% del debito".


Bene, proviamo ad analizzare quanto sostiene Berlusconi, e partiamo dall'ultima parte, ovvero il pil sommerso. Berlusconi evidentemente ignora che fu il suo amico Craxi che nel 1985 introdusse proprio questo metodo di calcolo: da quella data l'Istat somma al pil regolare quello sommerso. E' grazie a questa "innovazione" che la pressione fiscale attuale risulta al 43% quando invece per chi paga le tasse è al 55% , record mondiale. Ed è perfettamente inutile specificare che il debito al 120% del pil è con il pil compreso del sommerso .

Ma andiamo oltre: la Germania ha forzato a decisioni non condivise. La Germania? O il mercato? Eh già, perché in Italia abbiamo sempre la memoria corta: l'Italia già nel secondo trimestre del 2011 era in piena crisi debitoria, quindi ben prima delle dimissioni di Berlusconi , ben prima di Monti , ben prima delle manovre recessive , ben prima delle decisioni europee , il mercato aveva perso fiducia sul nostro debito , sulla nostra capacità di ripagarlo e ne aveva tratto le conseguenze non acquistandolo ma anzi vendendolo se in possesso. Cosa c'entra la Germania? Nulla. Passiamo però alla parte più importante : Monti ha fatto o non ha fatto quanto chiedeva la Germania e l'UE? NO, Monti non ha fatto quasi nulla di quanto chiedeva l'UE e la Germania . Le scelte di aumento della pressione fiscale sono state tutte autonome italiane , e anzi contrarie alle indicazione europee. Di questo ne avevamo già parlato ad aprile qui: http://archeo-finanza.blogspot.it/2012/04/perche-dico-si-alla-germania-e-no-monti.html
All'epoca dicevo :

La Germania chiede rigore con meno spesa e meno tasse, l'Italia tutta risponde con rigore con più spesa pubblica e più tasse. Il risultato ovviamente è il disastro. Abbiamo una qualche evidenza di questo ? Si. La risposta è la lettera che la Bce ha inviato al governo italiano e scritta sostanzialmente in base alle idee tedesche. Leggiamo il contenuto : http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-09-29/testo-lettera-governo-italiano-091227.shtml?uuid=Aad8ZT8D
Cosa chiedeva/chiede la Bce/Germania ? Ecco i punti salienti :
1)Aumento della concorrenza , in particolare nei servizi ; "  il miglioramento della qualità dei servizi pubblici e ilridisegno di sistemi regolatori e FISCALI che siano più adatti a sostenere la competitività delle imprese e l'efficienza del mercato del lavoro."
2)Liberalizzazione dei servizi pubblici locali .
3)Riforma del mercato del lavoro che favorisca la contrattazione decentrata.
4)Riforma delle pensioni .
5) "una riduzione significativa dei costi del pubblico impiego, rafforzando le regole per il turnover (il ricambio, ndr) e, se necessario, riducendo gli stipendi."
6)Stretto controllo delle spese regionali e locali
7)Riforme tese ad aumentare l'efficienza della pubblica amministrazione  " e la capacità di assecondare le esigenze delle imprese. Negli organismi pubblici dovrebbe diventare sistematico l'uso di indicatori di performance (soprattutto nei sistemi sanitario, giudiziario e dell'istruzione) ."

A parte la riforma delle pensioni vi pare che Monti abbia fatto qualcosa di simile a quanto chiedeva la Germania? Vi pare forse che abbia messo in campo misure fiscali a sostegno delle imprese o tagliato la spesa pubblica se necessario riducendo anche gli stipendi? Si trova traccia di richieste di aumento della pressione fiscale?

No, un grande e sonoro NO.
L'Italia non ha fatto quasi nulla di quanto chiedeva la Germania , e questa non chiedeva nulla di particolare se non il controllo della spesa pubblica , un'amministrazione statale più efficiente , meno tasse alle imprese.

Ora, se le parole di Berlusconi sono comprensibili in ottica politico-elettorale, quindi sostanzialmente false ma utili a raccogliere voti, ciò che più preoccupa il sottoscritto è proprio l'eventuale consenso che potrebbero trovare. E non perché ciò vorrebbe dire che Berlusconi rimane a far politica, ma perché condannerebbe l'Italia a continuare a fare politiche economiche fallaci. Ovvero più spesa pubblica e più debito. E questo è il destino certo se non si vuole praticare il rigore di bilancio , nemmeno coi tagli di spesa, cosa che ha ampiamente dimostrato in 10 anni di governo l'attuale destra. Come già detto in precedenza è vitale per l'efficienza e il benessere economico di un paese avere una sinistra non marxista , ma  sempre come già ricordato è assolutamente altrettanto vitale avere una destra non populista , sociale o peronista che sia .
Se c'è una differenza tra l'Italia e la Germania, sia a destra che a sinistra è proprio questa .
Massimo Fontana

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