Post

Visualizzazione dei post da 2014

Cos'è Pegida e perché fa paura

Immagine
Cos'è PEGIDA? Un movimento di cittadini che dal 20 ottobre manifesta ogni lunedì a Dresda (Sassonia) contro l'islamizzazione dell'Occidente . Inizialmente erano poche centinaia di persone (circa 350), poi sono gradualmente aumentate fino ad arrivare ad essere 10.000 lo scorso 8 dicembre, 15.000 il 15 dicembre e quasi 20.000 il 22 dicembre. Sono poi seguite alcune manifestazioni minori anche in altre città, in particolare a Bonn e Düsseldorf.  In occasione dell'ultima manifestazione a Dresda i dimostranti hanno intonato i canti di Natale tedeschi.  Non mancano, tuttavia, anche manifestazioni contro PEGIDA come ad esempio a Colonia ,  Monaco e Dresda .

Ombre e luci di Berlino viste da un outsider

Immagine
Una famosa canzone tedesca , interpretata tra gli altri da Marlene Dietrich , Hildegard Knef e, più di recente, dal popolarissimo Udo Lindenberg , recita: “ho ancora una valigia a Berlino e per questo ci devo ritornare”. Il testo descrive una condizione che accomuna migliaia di persone che hanno instaurato un legame difficilmente spiegabile e da eterno ritorno  con la magica atmosfera che si respira a Berlino.  Deve essere questo particolare stato emozionale che ha portato Cristiano Corsini a pubblicare un libro di foto commentate su Berlino.

I compiti a casa e quello che ha veramente detto Angela Merkel

Immagine
Welt am Sonntag: Juncker ha anche un'altra idea: Non vuole sanzionare Francia e Italia, entrambi trasgressori del deficit. Lo trova giusto?  Angela Merkel: "La Commissione ha stabilito un piano di lavoro in cui si stabilisce quando Francia e Italia devono presentare ulteriori misure. Questo è sostenibile in quanto i due paesi si trovano effettivamente in un processo di riforme. Ma la Commissione ha anche reso evidente che ciò che fino ad ora è in discussione non è ancora sufficiente. A questo mi associo." ( Welt am Sonntag , 7. dicembre 2014) twitter@uvillanilubelli

Germania, l'impero di mezzo nel cuore dell'Europa

Immagine
Nel 1990 il premier inglese Margaret Thatcher , qualche mese dopo la caduta del Muro di Berlino e nel momento in cui la Germania si avviava velocemente alla riunificazione, organizzò un seminario con esperti di politica ed economia tedesca per capire quali potevano essere gli scenari in Europa con una Germania di nuovo unita nel cuore dell’Europa. Il risultato fu che non bisognava avere paura. La storia ha dato ragione alle conclusioni di quel seminario.

Il Muro di Berlino e il nostro futuro

Immagine
I palloncini bianchi sono stati fatti volare, il Muro di Berlino, ancora una volta, è stato abbattuto. Per poco più di 48 ore, lo scorso fine settimana, Berlino è tornata ad essere divisa, anche se solo simbolicamente, da un lungo muro di palloncini bianchi. Rivedere la capitale tedesca nuovamente divisa è stata un’emozione unica. Il percorso del Muro , a tratti illogico e tortuoso, per molti era ormai dimenticato. La Berlino di oggi è una città che si è messa alle spalle quell’esperienza e le tracce di muro sono ormai impercettibili. I turisti si illudono di poter percepire qualcosa della città divisa di un tempo ma in realtà molto poco (forse nulla) è rimasto. Il muro di palloncini illuminati è stato un buon modo per far ricordare alla città di Berlino e ai berlinesi la loro storia recente.

10+1 cose da sapere sul Muro di Berlino

Immagine
L'installazione di palloncini per ricordare i 25 anni della caduta del Muro Il Muro di Berlino,  inizialmente, non era un vero e proprio muro, ma un fitto filo spinato  attraverso il quale molti cittadini dell’Est cercarono, ed in molti casi trovarono, la fuga verso il democratico Occidente. Molti berlinesi pensavano e speravano che non sarebbe durato a lungo, che si trattasse solo di una misura di emergenza o di una prova di forza del regime comunista. L’emergenza durò ben 28 anni e il Muro divise Berlino fino al 9 novembre del 1989!   Il Muro di Berlino iniziò ad essere costruito il 13 agosto del 1961, alla fine era costituito da 45 mila blocchi di cemento armato, lungo ben 160 km ed alto 3,5 metri. A formarlo, in realtà, erano due muri a breve distanza uno dall’altro con in mezzo la famosa erba di Stalin, un “prato” di spine. Per controllare il confine c’erano anche dei cani.  Dietro la sua costruzione c’è soprattutto un nome, quello di Walter Ulbricht...

Ecco il pedaggio autostradale, ma solo per stranieri

Immagine
Per gli automobilisti italiani è in arrivo una novità dalla Germania . Dal 2016 dovranno pagare per viaggiare sulle efficienti autostrade tedesche. Verrà infatti introdotta la famigerata PKW-Maut , cioè il pedaggio autostradale … ma solo per stranieri! In realtà, Angela Merkel era stata molto chiara durante l’ultima campagna elettorale: “Non ci sarà alcun pedaggio autostradale”. Ma è notorio che la cancelliera tedesca non sia così rigorosa come si crede in Italia. In Germania, piuttosto, è famosa per essere flessibile, sempre pronta al compromesso e per aver spesso rivisto le sue idee: dagli aiuti alla Grecia alla svolta energetica, dalle quote rosa fino, appunto, al pedaggio autostradale.

Le due sinistre

Immagine
Sulla linea Roma-Berlino la sinistra si interroga su sé stessa e su sul futuro. Mentre a Roma il conflitto è tra la sinistra della piazza, dei sindacati e della minoranza PD da una parte e degli imprenditori e della Leopolda dall’altra, anche in Germania si insinua, latente, un’altra idea di sinistra, alternativa a quella responsabile sempre pronta a una Grande Coalizione con l’Unione merkeliana, sia a livello nazionale che regionale. Questa sinistra viene messa in crisi, anche se ancora con toni molto soft, da un’inedita e fino a qualche mese fa inimmaginabile alleanza a tre tra socialdemocratici, verdi e sinistra (Linke).

In Germania tutti pazzi per Di Matteo: precisione svizzera e raffinatezza italiana.

Immagine
Roberto Di Matteo, il nuovo allenatore dello Schalke 04 , ha già conquistato i tedeschi.   In Germania il tecnico italiano, ma nato in Svizzera , era famoso soprattutto per aver conquistato la Champions League con il Chelsea battendo prima il Barcellona e, poi, il Bayern Monaco in casa nella finale all’Allianz Arena. Roberto Di Matteo si è presentato con un ottimo tedesco , con il suo solito stile sobrio, mai sopra le righe, e senza promettere una improbabile conquista del Meisterschale . Ha scritto la Süddeutsche Zeitung: “Non ha parlato molto e non ha promesso la rinascita dello Schalke 04, ha semplicemente risposto, in modo intelligente e a volte anche divertente, alle solite domande dei giornalisti – e tuttavia la sua presenza è stata percepita con entusiasmo dall’ambiente.”

Il giorno che cambiò la Germania comunista

Immagine
Se il 9 novembre cadde il Muro Berlino , il giorno decisivo che aprì la strada alla fine della Germania comunista fu un mese prima, il 9 ottobre,  un lunedì. Fu il giorno della grande manifestazione di Lipsia in cui oltre 70 000 cittadini provenienti da tutta la DDR marciarono pacificamente chiedendo “più democrazia” sotto lo slogan “noi siamo il popolo”. L’obiettivo non era necessariamente far cadere la Repubblica Democratica Tedesca (DDR), ma i cittadini chiedevano più libertà e democrazia. Ingo Schulze , scrittore tedesco nato e cresciuto nella DDR, partecipò a quella manifestazione e in un vecchio articolo sulla Zeit raccontò che tra i dimostranti regnava la paura che il governo comunista scegliesse la “soluzione cinese” che appena quattro mesi prima (4 maggio 1989)  venne adottata nella piazza Tienanmen di Pechino e che fu applaudita dal governo di Berlino Est.

Germania, non chiamatela locomotiva

Immagine
Non chiamatela più locomotiva. Dopo cinque trimestri tutti in positivo anche la Germania di Angela Merkel rallenta la crescita: nel secondo trimestre di quest’anno l’economia è scesa di -0,3 per cento. Ma non è finita qui: gli ordini dell’industria sono scesi del 5,7% nel mese di agosto, dopo il +4,9% di luglio (fonte: Destatis ). È il calo più forte dall'agosto del 2009. Ha pesato il calo delle vendite di auto in Eurolandia e in Russia: -25,4 per cento! Fino ad ora, trainata dall’export e dalla bassa disoccupazione, la Repubblica Federale Tedesca era rimasta immune dal virus della crisi. Ma ora le previsioni di una crescita del 1,8-1,9 per il 2014 verranno riviste probabilmente al ribasso. Secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale la crescita tedesca si fermerà, nella migliore delle ipotesi, all’1,4-1,5.

Nasce la DDR

Immagine
65 anni fa nasceva la Repubblica Democratica Tedesca (DDR), la cui fondazione fu la conseguenza di una serie di eventi che resero inevitabile la divisione della Germania uscita sconfitta dalla seconda guerra mondiale. Del resto, per Stalin , la Germania, al tempo, era una mera nozione geografica.   Alla riforma monetaria del 20-21 giugno 1948 nella Germania Occidentale occupata dalle forze alleate e l'introduzione del marco tedesco, i sovietici risposero con il blocco totale di Berlino. Le potenze occidentali, da parte loro, organizzarono il più grande ponte aereo  della storia per ben undici mesi.  

Fuga dalla DDR

Immagine
Venticinque anni fa il  ministro degli esteri della Germania Occidentale Hans Dietrich Genscher annunciava, dal balcone dell'ambasciata tedesca a Praga, l'espatrio per i cittadini della Germania comunista verso la Repubblica Federale. Si trattò di un annuncio storico perché fu il primo significativo gesto che mise in crisi la Germania comunista ed è considerato oggi dagli storici il primo passo verso la riunificazione tedescca. Migliaia di cittadini infatti affollavano da settimane le ambasciate di Praga e Budapest in attesa di arrivare in Occidente. In quest'occasione vi racconto la storia di una famosa fuga dalla DDR nell'estate del 1989. Barbara aveva programmato la sua fuga da tempo. Dopo aver fatto richiesta di lasciare la DDR era stata arrestata e poi mandata dall’ospedale Charitè di Berlino Est in un piccolo ospedale della lontana provincia sulle coste del Mar Baltico . Da lì Barbara aveva programmato la sua fuga per raggiungere il suo ragazzo che s...

Oltre la CDU: l’ascesa dell’altra destra in Germania

Immagine
Il leader di AFD al congresso fondativo La strategia di Angela Merkel e del segretario generale della CDU Peter Tauber   di ignorare gli euroscettici di Alternative für Deutschland (AfD) si sta rivelando fallimentare.   Alle ultime elezioni in Sassonia,   AfD è balzata al 9,7% , ben oltre le previsioni dei sondaggi (6-8%).   Dopo le europee di fine maggio, il voto in Sassonia   ha rappresentato il 2° test elettorale in cui gli euroscettici sono riusciti a superare lo sbarramento del 5% ritagliandosi così un consistente spazio politico a destra della CDU/CSU. Le elezioni in Sassonia sono le prime di tre importanti consultazioni elettorali nella ex Germania Est. Domenica 14 settembre, infatti, si voterà in altri due Länder: Turingia e nel Brandeburgo. Qui le prospettive per AfD sono ugualmente positive: 6% in Brandeburgo, 5% in Turingia. In entrambi i casi gli euroscettici dovrebbero superare lo sbarramento.

Nuovo primato per l'export tedesco

Immagine
L’ export tedesco raggiunge un nuovo record. Secondo l' Ufficio federale di statistica di Wiesbaden nel mese di luglio ha raggiunto il suo punto massimo: 101 miliardi di euro di prodotti sono stati esportati, mentre l’import ha segnato un ben più magro valore di 77.6 miliardi di euro . Rispetto al luglio dello scorso anno, nonostante le sanzioni alla Russia , le esportazioni sono cresciute dell’8,5 per cento mentre le importazioni solo dell’1 per cento.

La Germania frena, Schadenfreude italiana

Immagine
In tedesco si dice Schadenfreude . È il piacere dei mali altrui. Nel commentare i dati negativi del secondo trimestre del PIL  della Repubblica Federale Tedesca pubblicati dall’ Ufficio federale di statistica , molti cittadini italiani avranno provato quello strano sentimento di maligna felicità per i mali altrui. Sicuramente l'ha provato gran parte della classe politica, accompagnata da numerosi commentatori.  Il Premier Renzi ha gioito:  non esiste un caso Italia, anche in Germania c’è crisi . Insomma i tedeschi crescono meno del previsto e dunque in Italia va tutto bene. 

Quale futuro per il Teatro Valle? Il nuovo numero di Theatrama

Immagine
La vicenda del Teatro Valle di Roma occupa il dibattito culturale italiano da circa tre anni. Dopo lo sgombero di questi giorni il destino del più importante teatro italiano è tornato prepotentemente di attualità. Una questione spinosa che tocca diversi ambiti. Non riguarda esclusivamente il teatro e il suo futuro, ma ingloba aspetti giuridici, politici, filosofici e sociali. Il nuovo numero di Theatrama , una rivista di teatro internazionale con sede a Berlino , è dedicato interamente all’esperienza del Teatro Valle e offre punti di vista diversi sugli eventi che hanno caratterizzato l’esperienza dell’occupazione. Esperti italiani e tedeschi hanno esaminato gli ideali che hanno portato all’occupazione e valutato in quale misura i cambiamenti al Teatro Valle corrispondono alle promesse e se, addirittura, l’esperienza del Valle Occupato rappresenti un  modello per una nuova forma di creazione artistica più democratica e partecipativa.  Del   T...

Germania, Europa: le conseguenze del passato

Immagine
Domani a Ostuni, nell’ambito della rassegna estiva del Comune di Ostuni, Una rassegna chiamata libro , verrà presentato Il ragazzo di Erfurt (Sellerio, Palermo 2014) di Beda Romano, inviato a Bruxelles per Il Sole 24 Ore. Insieme a Pierangelo Buongiorno, Assessore alla Cultura del Comune di Ostuni, dialogherò con l'autore. L’appuntamento è per le ore 21 di mercoledì 5 agosto nel Chiostro di San Francesco a Ostuni (Brindisi). «Il loro ambiente di elezione non era il loro paese, ma il continente. Per tradizione familiare, per esperienza personale». Per comprendere il senso profondo del libro Il ragazzo di Erfurt di Beda Romano (Sellerio editore) bisogna partire da ciò che lega i tre protagonisti del primo racconto, Place des Fêtes. Il franco-tedesco Pierre Maçon, il tedesco Jürgen Fritz e l’italiano Alfonso Merlo erano e si sentivano “cittadini europei”:

L'agenda digitale in Germania: buoni propositi, pochi fatti

Immagine
Tre ministri per un' agenda digitale . Verrebbe da dire: prendiamo esempio dalla Germania. Eppure non può essere così. Il progetto di agenda digitale presentato dal governo tedesco, anche se provvisorio, è una delusione. Il ministro dell'economia Sigmar Gabriel (SPD), il ministro dell'Interno Thomas de Maizière (CDU) e il ministro delle infrastrutture Alexander Dobrindt (CSU) - non a caso uno per ogni partito della grande coalizione - hanno presentato una bozza dell'agenda digitale per la Repubblica Federale Tedesca.

Opportunità di lavoro per farmacisti in Germania

Immagine
La principale farmacia di Burghaun , comune di circa 7000 abitanti nel parte nord dell'Assia (Germania), cerca un farmacista . Per poter ottenere il posto sono necessari i seguenti requisiti : a) è necessario conoscere la lingua tedesca (livello minimo A2, leggi qui per conoscere i livelli ) - anche per questo il datore di lavoro ha richiesto la pubblicazione e diffusione dell'offerta solo in tedesco; b) laurea in Farmacia , preferibilmente con esperienza lavorativa di qualche anno nel settore. 

Angela Merkel compie 60 anni

Immagine
Vignetta uscita sulla Süddeutsche Zeitung Negli ultimi mesi ha sempre ricordato le numerose ricorrenze storiche che cadono in questo anno fatale 2014, come piace ricordare ai tedeschi: dalla prima guerra mondiale alla caduta del muro di Berlino passando per la nascita del Repubblica Federale Tedesca . Non credo abbia però ricordato due altri anniversari che le stanno ugualmente a cuore: la vittoria per la Germania del primo e del secondo mondiale di calcio - nel 1954 (il cosiddetto Miracolo di Berna, 4 luglio) e nel 1974 (in Germania, 7 luglio). Ma in quest’anno fatale ( Schicksaljahr ) cade anche il suo sessantesimo compleanno .

Schäuble, il Sisifo felice custode dei conti tedeschi

Immagine
Ha contribuito al processo di riunificazione della Germania, all’integrazione dei musulmani nella Repubblica Federale e lavora alla stabilità dell’euro e alla difesa degli interessi tedeschi in Europa. Degli attuali politici tedeschi nessuno ha plasmato la Bundesrepublik degli ultimi trent’anni tanto quanto Wolfgang Schäuble , il Ministro delle finanze di Frau Merkel, che terrà a Berlino la prestigiosa Vigoni Lecture dal titolo Un’unione per il XXI secolo. Una buona costituzione per l’Europa . Schäuble tra Kohl e Merkel Deputato al Bundestag dal 1972, fedelissimo di Helmut Kohl , di cui è stato Ministro degli Affari speciali e capo della cancelleria dal 1984 al 1989, Ministro degli Interni dal 1989 al 1991 e capogruppo della CDU/CSU al parlamento dal 1991 al 2000, Schäuble doveva essere l’erede del Gigante buono ma sulla sua strada ha trovato una signora semi sconosciuta che veniva dalla Germania Est: Angela Merkel .

Il vero segreto del successo della Germania

Immagine
Vi propongo la traduzione di un estratto di un commento uscito oggi sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung. Negli ultimi giorni ci sono state diverse interpretazioni del successo della Germania in Brasile: sociologiche, culturali, sportive e politiche. Si è anche parlato (forse troppo) di un nuovo calcio tedesco, spumeggiante e spettacolare. Del resto dopo il 7-1 al Brasile era quasi inevitabile. L'editoriale della FAZ rimette in ordine le cose. Almeno così la penso io. Il pi ù grande successo del calcio tedesco dopo "Il miracolo di Berna" ( Das Wunder von Bern ) appare quasi logico e scontato, una classica storia tedesca di successo. Ma non è cos ì . Dieci anni fa, quando L ö w inizi ò il suo lavoro prima come assistente e poi come allenatore, il calcio tedesco era all'anno zero . ...

Germania-Francia, la sfida infinita

Immagine
Germania-Francia non è mai una partita qualsiasi. È il grande classico del Vecchio Continente. L’Europa senza una sfida tra Germania e Francia non esisterebbe. Alle sfide calcistiche si incrociano vicende umane e, soprattutto, storiche. La sconfitta francese di Sedan, il Trattato di Versailles, l’Alsazia e la Lorena e tanto altro. Ma anche la storica seminifinale dei mondiali del 1982 con la folle uscita di Schumacher su Battiston (vedi foto a lato), che privo di sensi, è costretto ad abbandonare il campo con Michel Platini che gli tiene la mano.

Chi è Manfred Weber

Immagine
Un cognome che ricorda il grande filosofo e sociologo tedesco Max Weber e un accento che non lascia alcun dubbio sulla sua provenienza bavarese .  Manfred Weber è il capogruppo del Partito Popolare Europeo che ha smorzato immediatamente gli iniziali entusiasmi per il nuovo corso dell’Europa simbolicamente inaugurato dal discorso di Matteo Renzi a Bruxelles . Il sogno della flessibilità in Europa si è infranto nella risposta teutonica di Manfred Weber: “ Le regole ci sono e devono essere rispettate, non ci sono differenze tra stati piccoli e grandi. I debiti non creano il futuro, lo distruggono ”. E ancora: “ L’Italia ha il 130 per cento del debito pubblico. Dove prende i soldi? ” 

Solo pathos, senza un progetto: l'analisi della sconfitta dell'Italia secondo la Süddeutsche Zeitung

Immagine
Vi propongo la traduzione di alcuni estratti del commento della Süddeutsche Zeitung sulla sconfitta dell'Italia contro l'Uruguay. Non è solo un'analisi calciastica, ma psicologica e culturale degli italiani che vale molto di più di tanti altri articoli pieni di cifre, numeri e dati. L'articolo del giornale tedesco ( leggi qui ) è firmato da Birgit Schönau , da molti anni corrispondente in Italia per il giornale tedesco.  Nel melodramma italiano per l’eliminazione contro l’Uruguay c’è di nuovo di tutto: il gran caldo ,  la dubbia  espulsione di Claudio Marchisio e l’impunito morso alla Mike Tyson di Luis Suàrez.  Eppure Italia-Uguruay è stata una partita con così tanti falli e indecenze che, da spettatore, ci si augurava di non vedere più le due squadre in questi mondiali. L’eliminazione è arrivata però per l’Italia. E appena è stata fischiata la fine della partita già erano iniziate le lamentele per l’arbitraggio ingiusto, insomma, la solita ricer...

Diciotto anni senza titoli. La Germania in Brasile ha un obiettivo: vincere

Immagine
Tre mondiali vinti e quattro finali perse. Insieme al Brasile è la nazionale che più volte è arrivata fino in fondo ai campionati del mondo . Nessuna nazionale ha  giocato tante partite quante la Germania : dopo oggi saranno 100! I tedeschi , come i brasiliani , ai mondiali non sono mai mancati. Come disse l’inglese Lineker : Il calcio è un sport semplice: si gioca in undici contro undici e alla fine vincono i tedeschi . Eppure sono ben diciotto anni che la Germania non porta a casa un trofeo, esattamente dall’Europeo del 1996 in Inghilterra (2-1 contro la Repubblica Ceca, doppietta di Bierhoff ). Il terzo e ultimo mondiale l’hanno vinto nel 1990, a Roma, dopo aver fallito l’obiettivo nell’82 contro l’Italia e nell’86 contro Maradona più che contro l’Argentina . Dai tempi degli interisti Matthäus, Brehme e Klinsmann (Italia ‘90) e del pallone d’oro Summer (Inghilterra ‘96) ad oggi il calcio tedesco è cambiato. 

AfD, gli euroscettici tedeschi: quale futuro?

Immagine
Nel 1983 il leader dei cristiano-sociali bavaresi Franz-Joseph Strauß ammoniva il suo partito: Non deve nascere un partito alla destra della CSU! Allora erano i Repubblicani a rappresentare una possibile alternativa all’Unione (CDU/CSU) sul fronte destro dell’arco costituzionale. La storia andò diversamente. I Repubblicani non si sono mai veramente radicati e i cristiano-sociali e democratici non hanno mai dovuto confrontarsi con un vero partito alla loro destra. Nel frattempo sono nati prima i Verdi, alla fine degli anni ottanta, e poi la Linke, negli anni duemila. Ma sempre dalla parte sinistra. Con Alternative für Deutschland , partito fondato nell’aprile del 2013 all’Hotel InterContinental di Berlino, il detto di Strauß è diventato un nudo teorema. Oggi la politica tedesca ha visto nascere un partito conservatore, liberal-nazionale ed euroscettico alla destra dell’Unione (CDU/CSU).

Modello Germania e crisi europea

Immagine
Cent’anni fa la Germania dichiarava guerra al resto d’Europa. Settantacinque anni fa invadeva la Polonia. Venticinque anni fa cadeva il Muro di Berlino. Per comprendere la storia dell’ultimo secolo bisogna volgere lo sguardo a Berlino , perché la storia d’Europa è la storia dell’egemonia tedesca nel Vecchio Continente. Del ruolo della Germania in Europa se ne occupa Angelo Bolaffi nel suo fortunato pamphlet Cuore tedesco. Il modello Germania, l’Italia e la crisi europea (Donzelli) che verrà presentato oggi alle 18 alla Libreria Liberrima. L’autore, filosofo della politica e profondo conoscitore della cultura e della politica tedesche, già Direttore dell’Istituto italiano di cultura a Berlino, sostiene una tesi controcorrente: tocca alla Germania esercitare con saggezza e lungimiranza la leadership poiché egemonia è cosa diversa da dominio. Oggi è possibile sostenere che l’Europa si germanizza nella misura in cui la Germania si è completamente e convintamente eu...

La Germania dei fantasmi

Immagine
Nella lunga crisi dell’Euro, il nemico pubblico numero uno è la Germania . Tra diktat imposti al resto d’Europa e successi economici in netta controtendenza rispetto ai cugini europei, la Germania di Angela Merkel è accusata di avere un atteggiamento dominante, di voler imporre il proprio sistema di valori e, secondo i più critici, di voler instaurare un vero e proprio Quarto Reich , questa volta non su basi militari, ma economiche. Si ripropone la solita questione tedesca , l’eterno ritorno di un problema che sembrava messo da parte con la caduta del Muro di Berlino e la riunificazione della Germania , ma che è tornata d’attualità negli ultimi anni. Inaspettatamente. Sì, perché l’Euro fu un progetto di Mitterrand , Thatcher e Andreotti per arginare una Germania che tornava ad essere unita nel cuore dell’Europa. Se Andreotti la buttava sull’ironia («Amo così tanto la Germania da volerne due»), Mitterrand sosteneva che «il Marco tedesco è la bomba atomica della Germania e noi dobb...

Scenari europei dopo il voto

Immagine
@uvillanilubelli “Se potessi ricominciare lo farei dalla cultura”, la pensava così Jean Monnet , uno dei padri fondatori dell’ Unione Europea . A distanza di oltre mezzo secolo l’Europa è stata unita prevalentemente da una moneta e della cultura europea non ne parla quasi più nessuno. Il paradosso è che se la moneta è stato il grande fattore di unione, alla prima crisi economica ha finito per dividere i popoli europei come nelle più classiche delle guerre che hanno avuto luogo nel campo di battaglia del Vecchio Continente . È in questa crisi economica, sociale e culturale che i popoli europei hanno votato domenica scorsa la seconda più grande assemblea parlamentare del mondo. Le elezioni europee del 22-25 maggio sono state una delle più grandi manifestazioni di democrazia: 390 milioni di elettori, 28 paesi, 25 lingue diverse, 5 candidati alla Presidenza della Commissione. Numeri impressionanti sui quali forse conviene riflettere ogniqualvolta si accusa l’ Unione Europea di un d...

Il futuro dell'Europa

Immagine
Difendere quest’Europa è diventato sempre più difficile : non credo che si sia perso l’entusiasmo, quello forse non c’è mai stato, almeno nella mia generazione (sono nato nel 1978). Il fatto è che la nascita dell’Unione e l’introduzione della moneta unica non sono stati processi di partecipazione popolare. Ricordate i “festeggiamenti” per l’introduzione dell’Euro? Luci soffuse, poco entusiasmo. Alle elezioni europee, inoltre, c’è sempre stata scarsa partecipazione al voto. Le elezioni di ieri hanno confermato questa tendenza anche se la campagna elettorale è certamente stata più vivace. Dobbiamo “ringraziare” i tanti partiti euroscettici di estrema destra perché hanno effettivamente animato il dibattito pubblico. I nazionalisti hanno triplicato i voti: in Francia , Danimarca, Finlandia e Ungheria la destra estrema è in testa. A questo si aggiungono i risultati comunque discreti degli estremisti in Austria, Grecia e Olanda e, ancora, la vittoria dell’ UKIP in Gran Bretagna che p...

Effetto Renzi in Europa: la nuova alleanza Roma-Berlino

Immagine
@uvillanilubelli Le elezioni europee hanno stravolto i rapporti di forza in Europa. A Parigi c’è una regina di nome Marine Le Pen e il presidente Françoise Hollande è ancora più debole di quanto non lo fosse prima. In Gran Bretagna l’UKIP di Nigel Farage è diventato il primo partito. Anche la stessa Angela Merkel, pur saldamente in testa in Germania, perde voti e vede crescere alla sua destra un partito nazional-liberale ed euroscettico il cui radicamento ha conseguenze ancora difficilmente calcolabili. Resta l’ Italia , il Paese considerato forse più a rischio di tutti prima delle elezioni, ma che ha sorpreso tutti gli analisti offrendo un largo consenso al Partito Democratico. Matteo Renzi è l’unico Presidente del Consiglio dei grandi Paesi europei uscito rafforzato dalle elezioni europee. Al prossimo parlamento europeo il Partito Democratico non sarà non solo il gruppo più numeroso all’interno del Partito Socialista, ma anche il secondo in assoluto dopo quello della CDU d...

Sette cose che ho capito delle elezioni europee in Germania

Immagine
Le previsioni in Germania e in Europa secondo la SZ Le ultime due settimane di campagna elettorale delle elezioni europee le ho seguite a Berlino . Qui di seguito sette cose che ho capito:     1) Anche in Germania l ’ interesse era scarso. Non che i tedeschi dimostrino grande partecipazione per le elezioni in generale, ma rispetto alle politiche del settembre scorso c ’ era una partecipazione di gran lunga inferiore agli eventi della campagna  elettorale . Il disinteresse per le elezioni europee è  diffuso  (ne  ho parlato qui ). Tuttavia, anche se ai comizi c'erano poche centinaia di persone, al contempo si avvertiva molta passione per la politica. In ogni manifestazione dei partiti c'erano gruppi di altri movimenti che contestavano e disturbavano, pacificamente. Sul mio canale youtube potete vedere alcuni video molto interessanti e divertenti.

23 maggio 1949: 65 anni fa nasceva la Repubblica Federale Tedesca

Immagine
Il Grundgesetz al Museo Storico Tedesco  (@uvillanilubelli) Sessantacinque anni fa nasceva la Germania post-nazista.  L’8 maggio del 1949 il Consiglio parlamentare votò la Costituzione della Repubblica Federale Tedesca e il 23 maggio successivo entrò ufficialmente in vigore.   La fine della guerra rappresentò l’ anno zero della Ge rmania, magistralmente descritto, in tutta la sua drammaticità, dal bellissimo film di Roberto Rossellini . Dalle macerie della guerra, in un paese sconfitto e raso al suolo e con un popolo in cui dominava la paura e l’incertezza nel futuro, il 23 maggio del 1949 iniziò la ricostruzione istituzionale e politica così come  il progressivo inserimento della Germania dell’Ovest nel sistema delle grandi democrazie occidentali. 

65 anni della Costituzione tedesca: Germania anno zero

Immagine
Nel giorno del 65mo anniversario della Costituzione tedesca , simbolo della rinascita di un popolo e ricostruzione di una nazione è opportuno riflettere su quello che era la Germania tra la fine della guerra e il 1949 . Lo si può fare in tanti modi, qui vorrei ricordare un film, Germania anno zero di Roberto Rossellini (1948), uno dei capolavori indiscussi neorelismo. Il film descrive quello che il mondo vedeva nella Berlino post-bellica : devastazione, sfiducia, desolazione e sconforto.

65 anni della Costituzione tedesca: una mostra a Berlino

Immagine
L'articolo 1 secondo Markus Lüpertz (@uvillanilubelli) In occasione del 65mo anniversario della nascita della Costituzione della  Repubblica Federale Tedesca , il Bundestag (il Parlamento) ospita una mostra di Markus Lüpertz (nato il 25 aprile 1941), uno dei più rinomati pittori tedeschi viventi.  Lüpertz ha realizzato un’opera per ognuno dei 19 articoli della Grundgesetz (Legge fondamentale) tedesca che tutelano i diritti fondamentali. Ogni quadro ha come titolo i diciannove articoli della Costituzione . 

L'ammirevole campagna elettorale di Martin Schulz

Immagine
@uvillanilubelli Ad Alexanderplatz il clima non è favorevole. Cartelli contro il Transatlantic Partnership Trade Investment (meglio noto come TTIP - ci tornerò tra qualche giorno) e contro la politica dell'Unione Europea (UE) in Ucraina . A Berlino la festa della SPD a sostegno di Martin Schulz si è trasformata in una protesta di un paio di centinaia di rumorosi manifestanti. Le bandiere rosse della SPD e i cartelli, in tutte le lingue dell'Unione Europea, Martin Schulz è il mio candidato  quasi spariscono.

Elezioni europee: tutto quello che c'è da sapere

Immagine
@uvillanilubelli Quando si vota? Alle elezioni europee si voterà dal 22 al 25 maggio, dipende dai singoli Stati. I primi a votare sono i cittadini del Regno Unito, dell'Olanda e dell'Irlanda del Nord che votano oggi. Nella maggior parte degli Stati si voterà domenica 25 maggio, come in Italia (dalle 7 alle 23) e in Germania (dalle 8 alle 18), dove però con il voto per posta milioni di elettori ha già espresso il loro voto.  In quanti stati si vota? 28!

Germania e Italia alleati nel mercato globale: il secondo Forum economico italo-tedesco

Immagine
Frank-Walter Steinmeir (foto @uvillanilubelli) Investire per crescere è stato il motto del secondo Forum Economico italo-tedesco della Camera di Commercio italiana in Germania. Circa trecento persone, tra imprenditori, giornalisti ed esperti di politica e cultura tedesche, si sono incontrati al Waldorf Rome Cavalieri di Roma per analizzare problemi e prospettive della cooperazione commerciale tra Italia e Germania . Anche se tra Berlino e Roma l’interscambio  commerciale è tradizionalmente florido (la Germania è il nostro principale partner commerciale) è altresì vero negli ultimi anni c’è stato un’evidente flessione: -1,1 per cento di esportazioni italiane in Germania e -11,5 delle importazione dalla Germania (anno 2012). Il motivo del calo è dovuto principalmente alla proiezione globale che ha assunto l’economia tedesca negli ultimi anni. 

La Mafia in Germania

Immagine
(foto @uvillanilubelli) La mafia in Germania non esiste. A lungo si è pensato che non fosse possibile che la mafia si potesse radicare nella Repubblica Federale Tedesca. Ma l'attentato di Duisburg dell'agosto 2007 ha svelato una realtà scomoda e inquietante. Da allora si è iniziato a ricercare e a studiare un fenomeno nuovo e imprevisto. Da anni sono in tanti a scrivere della Mafia in Germania . Non solo giornalisti e ricercatori italiani, ma anche giornalisti tedeschi che stanno denunciando la penetrazione della criminalità organizzata nel territorio federale.

Merkel, Berlusconi e i pregiudizi antitedeschi

Immagine
La campagna elettorale per le elezioni europee si infiamma e la Germania è al centro della discussione politica italiana. Ma mentre in Italia si continuano a utilizzare ridicoli cliché la  Cancelliera della  Repubblica Federale Tedesca  Angela Merkel   diffonde un   video-podcast contro l'estremismo di destra e per una maggiore integrazione di Sinti e Rom in Germania.  Anche se i partiti politici ci stanno risparmiando i Würstel, le patate e la birra,   era veramente difficile concentrare tanta enfasi antitedesca di quanta ne assistiamo in questi giorni. Non bastavano i programmi televisivi di “approfondimento” politico, le tesi di “autorevoli” commentatori che annunciano l'avvento di un imminente Quarto Reich e gli sfoghi dei candidati di turno in cerca disperata di qualche voto in più. Non bastavano i manifesti elettorali in cui il bersaglio preferito è ovviamente la Germania , la sentina di tutti i mali e in cui la Cancelliera s...

Comprendere l'Europa

Immagine
Da oggi è disponibile su tutte le libreria online l'ebook gratuito Discorsi sull'Europa , edito da goWare  e Firstonline . Questo ebook vuole essere un contributo a comprendere la storia europea attraverso testi e discorsi celebri che hanno costruito l' Unione Europea . L’ Europa è in grave pericolo: la crisi economica da un lato e i movimenti contro l’euro dall’altro hanno stretto in una morsa soffocante il più grande esperimento sociale e politico dell’ultimo secolo. Può l’Europa salvarsi? Sì, se ritorna a Ventotene , cioè agli ideali e alle motivazioni delle origini.

Fortezza Europa

Immagine
Una mia intervista su La Gazzetta del Mezzogiorno del 28 marzo 2014 sul progetto politico europeista.  twitter@uvillanilubelli

Europa, domande sul nostro futuro

Immagine
La crisi economica ha messo in crisi il progetto europeo. L’Unione Europea è accerchiata da due opposte forme di retorica, quella euroscettica secondo cui la colpa dei problemi dell’Italia è sempre degli altri (UE, Euro e Germania) e quella euro-entusiasta, secondo cui l’UE è un grande successo. Nel dibattito pubblico si è perso l’europeismo critico. Un recente sondaggio Ipsos Mori mostra che l’Europa è scossa da sentimenti euroscettici e che il 68 per cento dei cittadini europei è insoddisfatto dell’Unione. È chiaro che le istituzioni europee devono essere riformate e che è necessaria una maggiore integrazione politica. C ’eravamo tanto amati. Italia, Europa e poi? di Pier Virgilio Dastoli (Presidente del Movimento Europeo) e Roberto Sataniello (Funzionario alla Commissione Europea), che viene presentato oggi da Liberrima, ore 18, si inserisce in questa discussione. Il libro è l’avvincente racconto degli ultimi vent’anni di fallimenti e successi dell’UE. C...