La guerra, in Ucraina , c’è da sempre. Non è iniziata il 24 febbraio scorso. L’invasione ordinata da Putin è solo l’ultima di una lunga serie di azioni russe contro il popolo ucraino. Per capire le ragioni di una guerra ci può aiutare solo la storia politica. Il biennio 1989-1991 è il periodo da cui partire. Il 9 novembre 1989 viene giù il Muro di Berlino e il 26 dicembre 1991 si dissolve l’Unione Sovietica. Finisce la Guerra Fredda e inizia una fase storica che è stata oggetto di numerose interpretazioni ma che sembrava, e sottolineo sembrava, potesse essere caratterizzata dall’unipolarità, dalla presenza di un’unica grande potenza mondiale: gli Stati Uniti d’America. Dopo il 1989-1991 , biennio che fu segnato anche dalla riunificazione della Germania nel 1990, la transizione politico-istituzionale dal regime comunista alla democrazia degli Stati del Patto di Varsavia e delle repubbliche ex-sovietiche fu complessa e diversificata. Restando alle repubbliche ex sovietiche, che...
Dopo avervi consigliato l'articolo di Jan Fleischhauer, riporto qui ampi stralci dell'articolo di Gian Antonio Stella, L'Italiano (stereo)tipo secondo Berlino, in cui, proprio in risposta all'articolo dello Spiegel Online, si ripercorre la storia degli stereotipi dei tedeschi sugli italiani. L'articolo è uscito su Il Corriere della Sera del 25 gennaio. Ci ha risparmiato i vecchi nomignoli di «Spaghettifresser» (sbranaspaghetti), «Bolanderschlugger» (inghiottipolenta) o «Zydrooneschittler» (scrollalimoni). Ma certo era difficile mettere insieme tanti stereotipi offensivi contro noi italiani quanti ne ha concentrati lo Spiegel per sostenere la sua tesi: Schettino è l`«italiano tipo». Scrive proprio così, Jan Fleischauer, uno dei columnist dei settimanale tedesco, usando la tragedia del Concordia come spunto per discettare sulla inaffidabilità del nostro paese in vari campi, a partire dall`economia. ... Unico simbolo della sua idea di «italianità» è Schettino: «Co...
Un congedo imprevisto dal proprio Paese. Il discorso Dolore e grandezza di Richard Wagner che Thomas Mann tenne il 10 febbraio del 1933 all’Università di Monaco fu l’ultima apparizione del grande scrittore tedesco in Germania fino alla fine della seconda guerra mondiale. Nei giorni successivi all’incontro di Monaco , tenutosi in occasione del cinquantenario della morte di Wagner , Mann si recò ad Amsterdam, Bruxelles e Parigi per ripetere la stessa conferenza. Nel frattempo gli eventi politici in Patria precipitarono. Già il 30 gennaio Hitler aveva giurato come Cancelliere e il 27 febbraio ci fu l’incendio del Reichstag, evento cruciale per l’affermazione del Nazismo, a cui seguì il decreto d’urgenza di soppressione dei diritti civili. A Thomas Mann , che aveva già criticato in precedenza le manifestazioni di intolleranza dei Nazisti e le azioni di Adolf Hitler, fu consigliato di non far ritorno in Patria.
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