Elezioni europee: tutto quello che c'è da sapere
Alle elezioni europee si voterà dal 22 al 25 maggio, dipende dai singoli Stati. I primi a votare sono i cittadini del Regno Unito, dell'Olanda e dell'Irlanda del Nord che votano oggi. Nella maggior parte degli Stati si voterà domenica 25 maggio, come in Italia (dalle 7 alle 23) e in Germania (dalle 8 alle 18), dove però con il voto per posta milioni di elettori ha già espresso il loro voto.
In quanti stati si vota?
Come si vota?
Il sistema è il proporzionale puro. Non ci sono eccezioni. Ogni Paese può solo scegliere: 1) la grandezza dei collegi; per esempio in Italia sono cinque, in Germania, al contrario, i partiti possono scegliere se presentare una lista unica nazionale (come il caso della SPD) o liste regionali (come il caso della CDU/CSU); 2) le preferenze; in Italia possono essere al massimo 3 (a patto che una sia di altro genere rispetto alle prime due). In Germania non ci sono preferenze ma liste bloccate. L'elettore esprime solo il voto al partito; 3) ogni stato può decidere di inserire uno sbarramento non superiore al 5 per cento.
Esistono soglie di sbarramento?
Si, cambiano da paese a paese. In Italia è del 4, in Germania era del 3 ma la Corte Costituzionale tedesca l'ha abolita, dunque non c'è più.
Quanti sono i parlamentari europei?
Erano 766, ma dalla legislatura che inizierà dopo il voto di domenica, grazie al Trattato di Lisbona, saranno 751 (750 + il Presidente), suddivisi per nazione in base alla popolazione di ogni singolo Stato. I tedeschi ne eleggono 96, i francesi 74, gli italiani 73 (anche la Gran Bretagna), gli spagnoli 54 e così via. All'ultimo posto ci sono Estonia, Lussemburgo, Malta e Cipro che ne eleggono, rispettivamente, 6.
Ogni quanti anni si elegge il Parlamento europeo?
5
Quanti sono i cittadini europei aventi diritto al voto?
390 milioni!
Perché ci sono i candidati alla Presidenza della Commissione?
Il Trattato di Lisbona dice: Il Parlamento Europeo elegge il Presidente della Commissione (art. 14). Per la prima volta i partiti europei hanno indicato il loro candidato. Non si tratta di elezione diretta, ma di una chiara volontà di indicare una persone per la presidenza della commissione. I candidati sono cinque: Jean-Claude Juncker (Partito Popolare), ex Premier del Lussemburgo e dell'Eurogruppo, Martin Schulz (Partito Socialista/Socialisti e Democratici), attuale Presidente del Parlamento europeo, Guy Verhofstadt (ALDE, liberali), ex Premier del Belgio e leader dei liberali al Parlamento europeo, Alexis Tsipras (Sinistra europea), leader di Syriza in Grecia, e infine, José Bové e Ska Keller (Verdi, che hanno per i due candidati per rispettare la parità di genere).
Perché ci sono i candidati alla Presidenza della Commissione?
Il Trattato di Lisbona dice: Il Parlamento Europeo elegge il Presidente della Commissione (art. 14). Per la prima volta i partiti europei hanno indicato il loro candidato. Non si tratta di elezione diretta, ma di una chiara volontà di indicare una persone per la presidenza della commissione. I candidati sono cinque: Jean-Claude Juncker (Partito Popolare), ex Premier del Lussemburgo e dell'Eurogruppo, Martin Schulz (Partito Socialista/Socialisti e Democratici), attuale Presidente del Parlamento europeo, Guy Verhofstadt (ALDE, liberali), ex Premier del Belgio e leader dei liberali al Parlamento europeo, Alexis Tsipras (Sinistra europea), leader di Syriza in Grecia, e infine, José Bové e Ska Keller (Verdi, che hanno per i due candidati per rispettare la parità di genere).
La partecipazione al voto dal 1979 al 2009
Le prime elezioni europee si sono svolte nel 1979. La partecipazione a livello europeo fu del 62 per cento. In Italia votò l'85,7 per cento degli aventi diritto, in Germania il 65.7. In Belgio ci fu l'affluenza più alta (91.4) e in Gran Bretagna quella più bassa (32.4).
Con il tempo l'affluenza è costantemente calata: nel 1984 fu del 59 per cento e alle elezioni del 2009 di appena il 43 per cento. Alle ultime elezioni europee del 2009, in Italia votò il 65.1 per cento degli aventi diritto, in Germania il 43.3 (in leggero aumento rispetto al 2004); la maggiore partecipazione fu in Belgio (90.4) e la minore in Slovacchia (19.6).
I risultati delle elezioni europee del 2009 in Germania
CDU/CSU 37.9, SPD 20.8, Verdi 12.1, Liberali (FDP) 11.0, PDS/Linke 7.5.
Cosa dicono i sondaggi in Germania?
CDU/CSU 36-38, SPD 26-28, Verdi 9-11, Linke 7-9, AFD 6-8, Liberali (FDP) 3-4, Pirati 1-2, NPD 1-0,5.
Commenti
Posta un commento