Germania e Italia alleati nel mercato globale: il secondo Forum economico italo-tedesco
Frank-Walter Steinmeir (foto @uvillanilubelli) |
Investire per crescere è stato il motto del secondo Forum Economico italo-tedesco della Camera di Commercio italiana in Germania. Circa trecento persone, tra imprenditori, giornalisti ed esperti di politica e cultura tedesche, si sono incontrati al Waldorf Rome Cavalieri di Roma per analizzare problemi e prospettive della cooperazione commerciale tra Italia e Germania.
Anche se tra Berlino e Roma l’interscambio commerciale è tradizionalmente florido (la Germania è il nostro principale partner commerciale) è altresì vero negli ultimi anni c’è stato un’evidente flessione: -1,1 per cento di esportazioni italiane in Germania e -11,5 delle importazione dalla Germania (anno 2012). Il motivo del calo è dovuto principalmente alla proiezione globale che ha assunto l’economia tedesca negli ultimi anni.
Italia e Germania restano in ogni caso fortemente legati l’uno all’altro per le caratteristiche del proprio sistema d’imprese. Le analogie sono numerose: sono le prime due industrie manifatturiere europee (la terza e quinta a livello globale), molte imprese hanno una struttura famigliare e una vocazione all’export. Queste caratteristiche potrebbero far pensare che ci sia una forte competizione tra i due paesi, in realtà, l’alta specializzazione merceologica rende i due sistemi integrabili, come dimostrano le collaborazioni tra le aziende italiane e tedesche. Esistono, tuttavia, anche alcune importanti differenze. La più macroscopica, come evidenziato dagli imprenditori al Forum italo-tedesco, è l’alta considerazione che le imprese hanno in Germania dove sono considerate un grande risorsa. Alla base dell’economia sociale di mercato tedesca c’è una rete solidale di sostegno all’impresa sconosciuta al modello italiano.
Il Forum Economico italo-tedesco ha rappresentato l’occasione per presentare le buone prassi e le storie di successo tra Italia e Germania. Gli esempi di maggior rilevanza vengono dalla Regione Puglia, presente al Forum con il suo Presidente Nichi Vendola. L’interscambio commerciale tra la Puglia e la Germania nel 2013 ha raggiunto circa 1,8 miliardi di euro ed il secondo partner dopo la Svizzera e al quarto per le importazioni. Le esportazione verso la Repubblica Federale Tedesca sono cresciute del 17,3 nel 2012 e del 6,4 nel 2013 in netta controtendenza rispetto al dato nazionale. In leggero calo l’export dall’Italia verso la Germania (-0,7). Antonio Arvizzigno, Vicepresidente del Centro Studi della Bosch, ha messo in evidenza l’eccellente cooperazione trovata a Bari tra la Bosch e le Università pugliesi che ha permesso di creare un centro di grande innovazione. Giuseppe Tartaglione, Chairman Corporate della Volkswagen, ha invece ricordato il centro di collaudo motori “Nardò Technical Center”, in provincia di Lecce, a Nardò. Una struttura rilevata e migliorata da Porsche-Volkswagen unica al mondo per la sua pista circolare lunga ben 12,6 km e ben quattro di diametro. Le generali condizioni climatiche favorevoli permettono di utilizzarla per 365 giorni all’anno senza interruzioni.
Al Forum hanno partecipato anche il Ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier e la Ministra degli Esteri del governo italiano Federica Mogherini che hanno voluto per dimostrare il solido legame politico-istituzionale tra i due Paesi. Anche Emanuele Gatti, il Presidente della Camera di Commercio italiana in Germania, in un’intervista al The German Times, ha sottolineato come con il nuovo governo Renzi in Germania si guarda all’Italia con più ottimismo. Il Ministro Steinmeier ha ricordato l’importanza di un’Italia forte in Europa ed ha ringraziato Federica Mogherini per il sostegno nella crisi ucraina. Si è detto anche sicuro che il prossimo 25 maggio i numerosi partiti euroscettici italiani non prevarranno e che la forza delle idee europeiste avrà la meglio. La Ministra degli Esteri italiana ha sottolineato l’importanza della partnership con la Germania ed ha invitato a “superare la visione caricaturale dei nostri rapporti con la la Repubblica Federale Tedesca”. Entrambi i ministri hanno evidenziato che Germania e Italia sono stati membri fondatori dell’Unione Europea e i lavori del secondo Forum Economico hanno dato un contributo importante proprio per ricostruire lo spirito dei padri fondatori in fase molto difficile della storia dell’Unione Europea.
Sarebbe dovuto esserci anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ha comunque inviato un messaggio in cui oltre a ricordare l’ottima integrazione economica tra Italia e Germania ha voluto ricordare come i due Paesi stiano lavorando per migliorare il progetto europeo all’ambito di un confronto “franco, ma leale”.
Dopo il primo Forum economico lo scorso anno a Francoforte, il secondo appuntamento a Roma ha rappresentato un tassello fondamentale delle relazioni italo-tedesche. Al di là delle analisi e dei commenti troppo spesso fantasiose e inopportune che vengono dal monto della politica, sulla splendida terrazza dell’Hotel Rome Cavalieri a Monte Mario si è percepito come il mondo dell’imprenditoria riesca a sfruttare le enormi potenzialità del rapporto commerciale con le aziende tedesche in nome di una proficua collaborazione con la Germania. Spetta ora alla politica rilanciare i rapporti diplomatici con Berlino da troppo affidati al caso.
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