Morte di un critico
Martin Walser è uno dei più importanti scrittori tedeschi viventi: scomodo e dallo stile irriverente. Con Morte di un critico Martin Walser scatenò uno dei più grandi scandali letterari nella storia della Repubblica Tedesca. Il romanzo è una critica feroce della società telecratica, nella quale il successo o l’insuccesso di un’opera dipendono dal suo potere. Martin Walser ha trasformato in un’opera d’arte la miseria della Germania contemporanea, stretta nel duplice incubo di un complesso di colpa infinito e della cultura del mero intrattenimento. La sua satira si prende davvero ogni libertà perché descrive con veracità graffiante e caricaturale tutta la violenza e la trivialità dell’universo mass-mediatico.
Con Morte di un critico Martin Walser irride e smaschera la mistificazione del grande critico Ehrl-König (nella Germania reale si tratta del recensione Marcel Reich-Ranicki, deceduto oggi) che fa a pezzi tutti coloro che non si attengono all’idea della letteratura come divertissiment. Nel passo che segue, all’inizio della storia si trova, anche la celebre frase: “Il tempo della sopportazione è finito. Stia all’erta, signor Ehrl-König! Questa notte all’ora zero si contrattacca”.
Con Morte di un critico Martin Walser irride e smaschera la mistificazione del grande critico Ehrl-König (nella Germania reale si tratta del recensione Marcel Reich-Ranicki, deceduto oggi) che fa a pezzi tutti coloro che non si attengono all’idea della letteratura come divertissiment. Nel passo che segue, all’inizio della storia si trova, anche la celebre frase: “Il tempo della sopportazione è finito. Stia all’erta, signor Ehrl-König! Questa notte all’ora zero si contrattacca”.
Morte di un critico, tr. it. di Francesco Cappellotti, Sugarco, pp.
9-10:
Ero ad Amsterdam, quando ciò avvenne, invitato da Joost Ritman per vedere la sua collezione. Non conosco nessun altro privato che come Joost Ritman abbia raccolto tanti specimena della mistica, della cabala, dell’alchimia e del rosacrocianesimo. Alloggiavo all’Ambassade, come sempre accade quando sono ad Amsterdam; a colazione, come sempre, leggevo l’NRC e venni a sapere che Hans Lach era stato arrestato. Sospetto omicidio. Mi procurai subito la Frankfurter Allgemeine Zeitung, sebben non appena sono all’estero, per rilassarmi, legga soltato i relativi giornali stranieri. Qui lessi che l’ultimo libro di Hans Lach, Ragazza dai piedi senza unghie, era stato stroncato da André Ehrl-König nel suo famoso e popolare show televisivo SPRECHSTUNDE. L’autore del libro avrebbe apostrofato volgarmente il critico, quando questi, come suo solito, dopo lo show televisivo era comparso a Bogenhausen, nella villa di Ludwig Pilgrim, l’editore di Ehrl-König. Non era ancra chiaro come Hans Lach fosse riuscito ad accedere al party, che l’ediotre di Ehrl-König dava nella propria villa dopo ogni SPRECHSTUNDE. Sulla lista degli invitati non compariva il nome di Hans Lach, perché non era consueto invitare, poi, al party, gli autori che subito rima erano » di turno « nella SPRECHSTUNDE. Hans Lach era sì un autore delle Edizioni PILGRIM, ma quella sera, secondo le regole della casa, non si sarebbe potuto trovare là. Evidentemente Hans Lach sarebbe voluto venire subito alle vie di fatto con André Ehrl-König. Quando due maggiordomi lo invitarono ad uscire, lui avrebbe urlato: Il tempo della sopportazione è finito. Stia all’erta, signor Ehrl-König. Questa notte all’ora zero si contrattacca.
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