La politica tedesca vive la più grande rivolta generazionale della sua storia. I leader politici in posizioni apicali sono letteralmente assediati da una generazione non più disposta ad aspettare il proprio turno in silenzio. Già durante le consultazioni esplorative per il governo Jamaika tra Unione, liberali e Verdi si era avuto il primo ed evidente segnale delle strategie delle nuove generazioni per mettere in difficoltà le leadership consolidate, in particolare all'interno dell'Unione di Angela Merkel. In quell'occasione un asse informale ma politicamente efficace tra il liberale Christian Lindner (39 anni), il cristiano-democratico Jens Spahn (37) e il cristiano-sociale Alexander Dobrindt (47) aveva sabotato un accordo che tutti i protagonisti davano per chiuso, mettendo così nei guai Merkel, già indebolita dopo il voto del 24 settembre. Anche subito dopo le elezioni, durante il congresso dei giovani cristiano-democratici, la cancelliera era stata messa alle
Dopo avervi consigliato l'articolo di Jan Fleischhauer, riporto qui ampi stralci dell'articolo di Gian Antonio Stella, L'Italiano (stereo)tipo secondo Berlino, in cui, proprio in risposta all'articolo dello Spiegel Online, si ripercorre la storia degli stereotipi dei tedeschi sugli italiani. L'articolo è uscito su Il Corriere della Sera del 25 gennaio. Ci ha risparmiato i vecchi nomignoli di «Spaghettifresser» (sbranaspaghetti), «Bolanderschlugger» (inghiottipolenta) o «Zydrooneschittler» (scrollalimoni). Ma certo era difficile mettere insieme tanti stereotipi offensivi contro noi italiani quanti ne ha concentrati lo Spiegel per sostenere la sua tesi: Schettino è l`«italiano tipo». Scrive proprio così, Jan Fleischauer, uno dei columnist dei settimanale tedesco, usando la tragedia del Concordia come spunto per discettare sulla inaffidabilità del nostro paese in vari campi, a partire dall`economia. ... Unico simbolo della sua idea di «italianità» è Schettino: «Co
Il 4 agosto scorso ero in viaggio da Berlino a Bochum in uno dei bellissimi treni tedeschi (ICE). Un viaggio piacevole se non fosse che quel treno è arrivato con circa tre ore di ritardo in una tratta di poco più di quattro ore. Il collega che mi è venuto a prendere alla stazione era rammaricato ma anche rassegnato. Ormai i treni tedeschi sono sempre in ritardo , mi ha detto. Si, lo so, gli ho risposto. Ed in effetti, è così. Nella mia quindicinale esperienza in Germania i treni a lunga percorrenza (ma ancor di più i regionali) sono sempre più frequentemente in ritardo che in orario. Eppure, nell’immaginario collettivo, soprattutto all’estero, tra chi magari in Germania non c’è mai stato, i treni tedeschi rappresentano perfezione e puntualità.
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