Bayern Monaco-Chelsea, non una semplice finale
Bayern Monaco-Chelsea non è solo
una partita di calcio ed una finale di Champions League tra due squadre che,
probabilmente, non sono le due migliori d’Europa. Bayern Monaco-Chelsea è una
sfida tra due sistemi economici del calcio: Bundesliga e Premier League. Il primo, la Bundesliga, in
grande crescita, il secondo, la Premier League, in discesa, ma pur sempre,
ancora oggi, il primo al mondo. Questa classifica, in cui il calcio giocato
conta molto poco, è definita dai numeri. Non si guardano i goal, i gesti
atletici, tecnici e la spettacolarità, si guarda all'impatto sociale.
Sono stati i giornali inglesi ad
elogiare il modello tedesco: stadi pieni come in nessun’altra parte d’Europa,
prezzi moderati, competizione relativamente equilibrata (priva di inossidabili
primati), atmosfera gradevole, vendita di birra ed un calcio dal punto di vista
tecnico in crescita e sempre più bello. Ma cos’ha in più la Bundesliga rispetto alla
Premier?
In realtà, al momento, poco. La Bundesliga ha, però, ormai superato il calcio italiano (dimostrazione è che la Germania ha diritto a quattro posti in Champions e noi solo tre) e compete con Premier e Liga spagnola per il primato. Se si osservano le differenze commerciali esistono ancora molte differenze. La Frankfurter Sonntagszeitung della scorsa settimana ha confrontato i due campionati. La Premier ha un giro d’affari di circa un terzo superiore (2,7 contro 1,94 miliardi di Euro). Sia sui diritti televisivi (1,19 miliardi di Euro contro i 470 milioni della Bundesliga) sia sugli stipendi dei giocatori (1,7 miliardi contro i 780 milioni della Bundesliga) la Premier non ha rivali. Quasi pari invece il ruolo economico degli sponsor: 560 milioni per la Premier, 522 per la Bundesliga. Eppure c’è qualcosa che cambia gli equilibri. Prima di tutto il numero degli spettatori. La media tedesca è di 41 500, quella inglese di 35 400. C’è, poi, il dato più interessante: i debiti. La Premier League ha i maggiori debiti: 3,5 miliardi. La Bundesliga appena 594 milioni. Questo fa della Premier League un sistema insostenibile e destinato a non durare a lungo. Il modello tedesco della Bundesliga, con pochi debiti e stadi moderni, accoglienti e pieni, sembra essere quello del futuro. (Una rielaborazione più lunga ed aggiornata di quest'articolo verrà riproposto lunedì mattina)
In realtà, al momento, poco. La Bundesliga ha, però, ormai superato il calcio italiano (dimostrazione è che la Germania ha diritto a quattro posti in Champions e noi solo tre) e compete con Premier e Liga spagnola per il primato. Se si osservano le differenze commerciali esistono ancora molte differenze. La Frankfurter Sonntagszeitung della scorsa settimana ha confrontato i due campionati. La Premier ha un giro d’affari di circa un terzo superiore (2,7 contro 1,94 miliardi di Euro). Sia sui diritti televisivi (1,19 miliardi di Euro contro i 470 milioni della Bundesliga) sia sugli stipendi dei giocatori (1,7 miliardi contro i 780 milioni della Bundesliga) la Premier non ha rivali. Quasi pari invece il ruolo economico degli sponsor: 560 milioni per la Premier, 522 per la Bundesliga. Eppure c’è qualcosa che cambia gli equilibri. Prima di tutto il numero degli spettatori. La media tedesca è di 41 500, quella inglese di 35 400. C’è, poi, il dato più interessante: i debiti. La Premier League ha i maggiori debiti: 3,5 miliardi. La Bundesliga appena 594 milioni. Questo fa della Premier League un sistema insostenibile e destinato a non durare a lungo. Il modello tedesco della Bundesliga, con pochi debiti e stadi moderni, accoglienti e pieni, sembra essere quello del futuro. (Una rielaborazione più lunga ed aggiornata di quest'articolo verrà riproposto lunedì mattina)
di Ubaldo Villani-Lubelli
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