Primavera tedesca o autunno dell'Europa?
Bernd Lucke arriva alla conferenza stampa da solo, a piedi e con il trolley. La Bundespressekonferenz dista dalla stazione centrale di Berlino appena poche centinaia di metri. L’aggressione subita durante un comizio a Brema da alcuni gruppi di autonomi di sinistra armati di spray urticanti e di un coltello non deve averlo spaventato troppo. Il leader degli euroscettici tedeschi è in buona forma e pronto ad una giornata di intensa campagna elettorale nella capitale. Del resto è un momento propizio per Alternativa per la Germania (AfD).
Dopo un inizio di campagna elettorale non esaltante in cui il partito fondato ad aprile a Berlino da delusi del fronte conservatore non ha trovato molto spazio mediatico, ora la situazione si è improvvisamente rovesciata. Da qualche giorno lo scontro elettorale si svolge prevalentemente intorno all’Euro e al terzo pacchetto di aiuti finanziari alla Grecia. Una manna dal cielo per gli euroscettici tedeschi i cui manifesti elettorali recitano frasi del tipo: "I greci soffrono. I tedeschi pagano. Le banche incassano", "Il coraggio di dire la verità", "Referendum popolare sull'Euro!", "L'Euro: chi risparmia, perde".
Le prime pagine dei quotidiani tedeschi sono occupate dall’Eurocrisi che ha ravvivato una campagna elettorale nella quale fino ad ora si era discusso quasi esclusivamente dei contrasti all’interno dei socialdemocratici, dei manifesti e spot elettorali e dell’introduzione del pedaggio autostradale. Un po’ poco per una sfida elettorale a cui mezzo mondo guarda con attesa e curiosità.
Alternativa per la Germania (AfD), l’unico partito che intende o tornare al Marco o far uscire dall’Euro i Paesi del Sud Europa (tra cui anche l’Italia), ha certamente beneficiato di questa discussione pubblica per risalire nei sondaggi che al momento non sono particolarmente entusiasmanti. I più ottimistici danno AfD a non più del 3-3,5 per cento. Bernd Lucke si dimostra ottimista. Dice che AfD è in crescita ed è convinto di superare lo sbarramento del 5 per cento.
In mattinata ha presentato alla stampa le iniziative politiche del suo partito, in particolare una sua lettera (in quanto portavoce di AfD) al Presidente della Repubblica Federale Tedesca in cui, appellandosi alla legge tedesca sulla libertà di informazione, chiede a Joachim Gauck di intraprendere iniziative sulle notizie che vengono dalla Banca Centrale Tedesca e dal Governo federale sugli scenari che si stanno analizzando per trovare eventuali soluzioni alternative sull’uscita della crisi dell’Euro. Se queste soluzioni sono così negative per i cittadini come quelle fino ad ora intraprese, si legge nella lettera di Lucke, è indispensabile che i tedeschi vengano informati prima delle elezioni.
Alternativa per la Germania ha anche lanciato una petizione perché non ci sia per la Grecia né un terzo pacchetto di aiuti né un secondo taglio dei debiti. Bernd Lucke ha ricordato come la Grecia abbia fino ad ora ricevuto circa 287 miliardi di Euro, ma il PIL è sceso del 20 per cento, la disoccupazione è al 27 per cento e quella giovanile al 57. Per il leader di AfD “la politica del governo federale sulla Grecia e più in generale sulla crisi dell’euro è un fallimento.”
In serata, durante un comizio all'Hotel Esplanade gli euroscettici hanno aperto la loro campagna elettorale nella capitale tedesca davanti a circa 350-400 simpatizzanti. Lucke, un po' a sorpresa, ha iniziato il suo discorso con la sicurezza interna. Ha abilmente sfruttato l'aggressione ricevuta pochi giorni fa a Brema per ricordare come AfD sia per la tolleranza zero e per abbattere le strutture para politiche di destra o di sinistra che spesso vengono tollerate ma che agiscono con violenza. Ha parlato delle necessità di contrastare anche tutte quelle micro-realtà mafiose in Germania ma che hanno radici in Calabria e in Sicilia. Nel suo intervento all'Hotel Esplanade Lucke ha anche fatto vedere un documento della CDU in cui si diceva che il salvataggio dell'Euro non sarebbe costato un solo euro alla Germania. Sappiamo che la storia è andata diversamente. Ha ancora ricordato come la nascita di AfD sia un valore per la democrazia tedesca perché è un partito che pone in discussione tesi che sembrano non possano essere contraddette. Il riferimento evidente era all'uscita dall'Euro o a un possibile ritorno al Marco tedesco.
Günther Brinker, introducendo Bernd Lucke, ha svelato che numerosi giornalisti, durante la conferenza stampa del mattino, gli hanno fatto i complimenti per la campagna elettorale e che voteranno per AfD. Sono, tuttavia, "obbligati" a dare un'immagine negativa del partito sugli organi di stampa. Difficile dire quanto ci sia di vero in simili affermazioni.
AfD punta a ricevere i voti degli elettori delusi dalla coalizioni di centro-destra, di quelli che non trovano più alcuna forma di rappresentanza o che sono arrabbiati non vedendo alcuna via d'uscita dalla crisi dell'Euro. Un eventuale ingresso nel Parlamento tedesco di AfD sarebbe un colpo fatale all’Europa e alla moneta unica. La truppa di euroscettici potrebbe rinviare alla Corte Costituzionale tedescha qualcune iniziativa del govenro e del Parlamento, rallentanto così in maniera decisiva, la già lenta marcia di salvataggio dell’Euro, coma ha ricordato Carlo Bastasin su Il Sole 24 Ore.
Al momento, per quanto AfD rappresenti un reale problema soprattutto per Angela Merkel, il potere effettivo degli euroscettici è tutto da valutare. Resta sorprendente il riflesso mediatico a volte eccessivo di un partito i cui toni anti-europeisti e filo-nordici dovrebbero far paura soprattutto nell’Europa del Sud. Non è un caso che in uno dei manifesti elettorali di AfD si legge che la primavera tedesca inizia in autunno. Se ci aspettiamo solidarietà tedesca da Alternativa per la Germania faremmo un grosso errore di valutazione.
Dopo un inizio di campagna elettorale non esaltante in cui il partito fondato ad aprile a Berlino da delusi del fronte conservatore non ha trovato molto spazio mediatico, ora la situazione si è improvvisamente rovesciata. Da qualche giorno lo scontro elettorale si svolge prevalentemente intorno all’Euro e al terzo pacchetto di aiuti finanziari alla Grecia. Una manna dal cielo per gli euroscettici tedeschi i cui manifesti elettorali recitano frasi del tipo: "I greci soffrono. I tedeschi pagano. Le banche incassano", "Il coraggio di dire la verità", "Referendum popolare sull'Euro!", "L'Euro: chi risparmia, perde".
Le prime pagine dei quotidiani tedeschi sono occupate dall’Eurocrisi che ha ravvivato una campagna elettorale nella quale fino ad ora si era discusso quasi esclusivamente dei contrasti all’interno dei socialdemocratici, dei manifesti e spot elettorali e dell’introduzione del pedaggio autostradale. Un po’ poco per una sfida elettorale a cui mezzo mondo guarda con attesa e curiosità.
Alternativa per la Germania (AfD), l’unico partito che intende o tornare al Marco o far uscire dall’Euro i Paesi del Sud Europa (tra cui anche l’Italia), ha certamente beneficiato di questa discussione pubblica per risalire nei sondaggi che al momento non sono particolarmente entusiasmanti. I più ottimistici danno AfD a non più del 3-3,5 per cento. Bernd Lucke si dimostra ottimista. Dice che AfD è in crescita ed è convinto di superare lo sbarramento del 5 per cento.
In mattinata ha presentato alla stampa le iniziative politiche del suo partito, in particolare una sua lettera (in quanto portavoce di AfD) al Presidente della Repubblica Federale Tedesca in cui, appellandosi alla legge tedesca sulla libertà di informazione, chiede a Joachim Gauck di intraprendere iniziative sulle notizie che vengono dalla Banca Centrale Tedesca e dal Governo federale sugli scenari che si stanno analizzando per trovare eventuali soluzioni alternative sull’uscita della crisi dell’Euro. Se queste soluzioni sono così negative per i cittadini come quelle fino ad ora intraprese, si legge nella lettera di Lucke, è indispensabile che i tedeschi vengano informati prima delle elezioni.
Alternativa per la Germania ha anche lanciato una petizione perché non ci sia per la Grecia né un terzo pacchetto di aiuti né un secondo taglio dei debiti. Bernd Lucke ha ricordato come la Grecia abbia fino ad ora ricevuto circa 287 miliardi di Euro, ma il PIL è sceso del 20 per cento, la disoccupazione è al 27 per cento e quella giovanile al 57. Per il leader di AfD “la politica del governo federale sulla Grecia e più in generale sulla crisi dell’euro è un fallimento.”
In serata, durante un comizio all'Hotel Esplanade gli euroscettici hanno aperto la loro campagna elettorale nella capitale tedesca davanti a circa 350-400 simpatizzanti. Lucke, un po' a sorpresa, ha iniziato il suo discorso con la sicurezza interna. Ha abilmente sfruttato l'aggressione ricevuta pochi giorni fa a Brema per ricordare come AfD sia per la tolleranza zero e per abbattere le strutture para politiche di destra o di sinistra che spesso vengono tollerate ma che agiscono con violenza. Ha parlato delle necessità di contrastare anche tutte quelle micro-realtà mafiose in Germania ma che hanno radici in Calabria e in Sicilia. Nel suo intervento all'Hotel Esplanade Lucke ha anche fatto vedere un documento della CDU in cui si diceva che il salvataggio dell'Euro non sarebbe costato un solo euro alla Germania. Sappiamo che la storia è andata diversamente. Ha ancora ricordato come la nascita di AfD sia un valore per la democrazia tedesca perché è un partito che pone in discussione tesi che sembrano non possano essere contraddette. Il riferimento evidente era all'uscita dall'Euro o a un possibile ritorno al Marco tedesco.
Günther Brinker, introducendo Bernd Lucke, ha svelato che numerosi giornalisti, durante la conferenza stampa del mattino, gli hanno fatto i complimenti per la campagna elettorale e che voteranno per AfD. Sono, tuttavia, "obbligati" a dare un'immagine negativa del partito sugli organi di stampa. Difficile dire quanto ci sia di vero in simili affermazioni.
AfD punta a ricevere i voti degli elettori delusi dalla coalizioni di centro-destra, di quelli che non trovano più alcuna forma di rappresentanza o che sono arrabbiati non vedendo alcuna via d'uscita dalla crisi dell'Euro. Un eventuale ingresso nel Parlamento tedesco di AfD sarebbe un colpo fatale all’Europa e alla moneta unica. La truppa di euroscettici potrebbe rinviare alla Corte Costituzionale tedescha qualcune iniziativa del govenro e del Parlamento, rallentanto così in maniera decisiva, la già lenta marcia di salvataggio dell’Euro, coma ha ricordato Carlo Bastasin su Il Sole 24 Ore.
Al momento, per quanto AfD rappresenti un reale problema soprattutto per Angela Merkel, il potere effettivo degli euroscettici è tutto da valutare. Resta sorprendente il riflesso mediatico a volte eccessivo di un partito i cui toni anti-europeisti e filo-nordici dovrebbero far paura soprattutto nell’Europa del Sud. Non è un caso che in uno dei manifesti elettorali di AfD si legge che la primavera tedesca inizia in autunno. Se ci aspettiamo solidarietà tedesca da Alternativa per la Germania faremmo un grosso errore di valutazione.
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