All'arrembaggio dell'Italia: Pirati alla riscossa
La campagna elettorale per le
prossime politiche è iniziata. Tutti i movimenti e
i partiti, piccoli e grandi, si stanno organizzando e mobilitando. Primarie nel
centro-sinistra, primarie, forse, nel centro-destra e Montezemolo, a Roma,
annuncia la lista-Monti. Contemporaneamente all'ex numero uno di Confindustria,
quasi nel più assoluto anonimato mediatico,
il Partito Pirata Italiano ha ospitato a Roma il Meeting internazionale del
Partito Pirata Europeo con l'obiettivo di sostenere ed aiutare i pirati italiani
ad affrontare le prossime campagne elettorali politiche e regionali, ma anche
per iniziare a elaborare una strategia politica e mediatica in vista delle
elezioni europee del 2014.
Se i cugini pirati tedeschi
sono ormai una realtà politica con centinaia di
rappresentanti nelle istituzioni della Repubblica Federale Tedesca e se i
cugini svedesi hanno addirittura due europarlamentari a Strasburgo e Bruxelles,
il Partito Pirata Italiano è ancora in una fase, quasi,
embrionale. Privo di una struttura partitica e senza una vera ramificazione sul
territorio nazionale, si regge sulla generosità
e sull'entusiasmo di pochi valorosi militanti.
Da sinistra a destra Daniele Monteleone, l'On. Francesco Barbato, l'On. Giuseppe Vatinno e Carlo von LynX |
Oggi, in Italia, è accreditato a percentuali irrilevanti, ma è anche vero che si sta lentamente facendo conoscere ed apprezzare.
Già qualche settimana fa
l'Onorevole Francesco Barbato dell'Italia dei Valori aveva dimostrato interesse
nei confronti del Partito Pirata Italiano. Il deputato ha, infatti, assunto nel
suo staff due pirati al fine di introdurre la piattaforma Liquid Feedback anche
nel Parlamento italiano. Barbato e i suoi collaboratori pirati stanno anche
lavorando ad alcuni disegni di legge sulla trasparenza e sul diritto d'autore.
Il Meeting internazionale del
Partito Pirata Europeo si è svolto, a Roma, sabato presso
il Centro Sociale Sans Papiers e domenica al Fusolab 2.0. Pirati da tutta
Europa si sono dati appuntamento per confrontare le proprie esperienze, per
dare consigli ai Pirati italiani su come uscire dall'anonimato politico e
acquisire maggiore visibilità mediatica e per discutere,
infine, una linea comune in vista delle elezioni europee del 2014. All'incontro
hanno partecipato alcuni tra gli esponenti più
importanti del movimento pirata internazionale. Tra i presenti c'erano
l'olandese Samir Allioui, la tedesca Julia Reda, la svedese Europarlamentare
Amelia Andersdotter e Jens Seipenbusch, storico pirata tedesco, già Presidente della Piratenpartei in Germania.
Clima cordiale, informale e
tanti giovani per i lavori che hanno visto la partecipazione anche di alcuni
giornalisti. Nella giornata di sabato si è discusso di strategie
mediatiche e libertà digitali. In particolare i
Pirati tedeschi della Bassa Sassonia (Niedersachsen), che andrà al voto il prossimo 20 gennaio, hanno presentato la loro
campagna mediatica per le imminenti elezioni. Al momento, la Piratenpartei, in
Niedersachsen, è sotto la soglia del cinque
per cento e sembra comunque difficile che possa recuperare in meno di due mesi
i voti necessari per entrare nel Parlamento regionale di Hanmover. Tuttavia,
come ha dichiarato a Liberal Jens Seipenbusch, "in Bassa Sassonia abbiamo
già diversi rappresentanti
comunali ed una struttura di partito sulla quale poter contare. I cittadini ci
conoscono e i media parlano già della nostra attività amministrativa. In questo modo possiamo arrivare ad una
larga fascia di elettorato. Guardo con fiducia alle prossime elezione regionali
di fine gennaio."
L'europarlamentare svedese
Amelia Andersdotter, che insieme al tedesco Jens Seipenbusch, era la personalità più autorevole presente al
Meeting ha sottolineato come sia importante continuare ed intensificare la
campagna dei pirati e fare delle libertà digitali il principale
cavallo di battaglia. Questo è e resta il nostro tema
tradizionale (ricordiamo che i Pirati nascono proprio in conseguenza della
chiusure della piattaforma Pirate Bay) e grazie al quale molti cittadini,
ancora oggi, credono in noi.
Il Meeting di Roma è servito in particolare per confrontare le diverse
esperienze nazionali e locali per tutti i pirati che lavorano attivamente sul
territorio. Proprio Jens Seipenbusch, a Liberal, ha sottolineato l'importanza
di questi incontri. Le buone esperienze e pratiche dei movimenti pirati in
Europa ed in particolare in Germania possono aiutare il Partito Pirata Italiano:
"I pirati italiani si trovano nella stessa situazione in cui stava il
Partito Pirata Tedesco qualche anno fa. Noi gli aiutiamo a non commettere i
nostri stessi errori del passato. È chiaro che il primo passo,
indispensabile, è farsi conoscere. Far sapere
ad numero sempre maggiore di cittadini della loro esistenza. Bisogna trovare un
paio di temi forti che possono essere facilmente compresi dai cittadini e che
possano trovare risalto sui media. Nel caso specifico dell'Italia, forse, la
lotta alla corruzione, ad esempio, potrebbe essere un buon tema guida. Ma la
scelta del tema lo lasciamo al gruppo italiano."
Di particolare importanza è stata la giornata di domenica che ha visto la conferenza
stampa degli onorevoli Francesco Barbato e Giuseppe Vatinno. I due deputati
dell'Italia dei Valori hanno manifestato la loro vicinanza ai temi cari al
Partito Pirata, nello specifico la riforma del diritto d'autore, la trasparenza
e i diritti civili. Hanno anche entrambi dichiarato di voler costituire un
sottogruppo parlamentare del Partito Pirata all'interno del gruppo dell'Italia
dei Valori. I due deputati hanno evidenziato come sia necessario un cambiamento
e una maggiore trasparenza nei processi politici, in questo senso il Partito
Pirata è una grande risorsa per la
politica italiana. Entrambi hanno voluto ricordare la differenza rispetto al
Movimento5Stelle. Tra Pirati non esistono leader totalizzanti, ma vige
un'organizzazione orizzontale che permette il reale coinvolgimento dei
cittadini, in questo senso Barbato e Vatinno hanno affermato di sentirsi, da
sempre, dei pirati.
Che il Partito Pirata Italiano
sia riuscito ad entrare in sintonia ed a sedurre due Parlamentari italiani è un dato politico molto rilevante perché in questo modo possono riuscire, da una parte, a colmare
il vuoto mediatico che hanno rispetto agli partiti politici e, dall'altra,
significa che i Pirati sono, di fatto, entrati nelle istituzioni e che possono,
così, iniziare a influire sui
processi politici. Si tratta di un aspetto che potrebbe rivelarsi determinante
nelle prossime elezioni politiche e che soprattutto potrebbe anche creare un
effetto domino tanto che altri rappresentanti (sia in Parlamento sia nei
consigli regionali, provinciali e comunali) potranno iniziare a dialogare con
questo movimento in ascesa.
I pirati italiani, infatti, si
stanno preparando anche per le elezioni comunali a Roma. Per le amministrative
romane intendono presentare "un candidato sindaco non candidabile".
Si chiama Joseph Yemane, ha 32 anni, è nato in Italia da genitori
eritrei ma non ha la cittadinanza italiana perché
in Italia vige ancora il cosiddetto ius
sanguinis. I pirati sono, al contrario, per lo ius soli. Più che una vera candidatura
sembra quasi una provocazione (e forse lo è realmente) ma è una dimostrazione di quanto i pirati credano nel valore
della cittadinanza e nei diritti civili.
Danile Monteleone (sinistra) e Carlo von LynX (destra) presentano il progetto Euroliquid |
Il Meeting è stato anche l'occasione per discutere di un progetto di
cui si sono fatti promotori proprio i pirati italiani. Stiamo parlando di
Euroliquid, ovvero un Liquid Feedback europeo che coinvolge tutti i movimenti
pirata d'Europa. Un progetto ambizioso che aspira a coordinare la campagna
elettorale per le europee sulle quali i pirati puntano molto per affermarsi,
come movimento internazionale, in tutta Europa. Il progetto ha avuto
apprezzamenti, ma anche qualche critica per la difficoltà ad un'effettiva e concreta realizzabilità. La tedesca Julia Reda, dei giovani pirati tedeschi, ha
commentato a Liberal: "È un grande progetto e potrebbe
essere una grande occasione di crescita, ma esistono anche molti problemi. Si tratta di mettere insieme realtà nazionali diverse e lingue
differenti. Ritengo sia ancora troppo presto e non credo che ce la faremo per
le prossime elezioni europee. Tra l'altro, fino ad ora, in relazione a
Euroliquid, abbiamo parlato solo di questioni pratiche e tecniche, ma ci
sarebbe da fare tutta una discussione sui contenuti che non abbiamo ancora
sviluppato." Il progetto dunque resta ancora al vaglio dell'intera comunità pirata europea e verrà ulteriormente discusso e
analizzato al prossimo Meeting internazionale a Manchester.
A conclusione dell'iniziativa
c'è stato anche un
interessantissimo incontro, con discreta partecipazione di pubblico, sul
diritto d'autore e sui brevetti con la presenza di Michele Boldrin (professore
di economia alla Washington University di St. Louis, Missouri) e Fulvio Sarzana
(avvocato, blogger, esperto di problematiche relative all'applicazione del
diritto d'autore in Rete). I due esperti di diritto d'autore hanno sposato e condiviso
la causa dei pirati per una riforma del copyright e hanno spiegato perché sia urgente intervenire a livello legislativo. Il contesto
moderno, con l'avvento di internet, ha reso obsoleta l'attuale legislazione
italiana (e non solo) sul diritto d'autore e i brevetti tanto da impedire o
rendere difficoltosa, in molti casi, la normale trasmissione e diffusione del
sapere. Fulvio Sarzana ha sottolineato come "la cultura è libera e non influenzata dalla produzione culturale".
Per questo, ha aggiunto Sarzana, è necessario legalizzare il
cosiddetto Fair Use che permette l'uso di opere per fini non commerciali e
senza scopo di lucro. Michele Boldrin, da parte sua, ha voluto mettere in
risalto come, molto spesso, il diritto d'autore venga confuso con il plagio.
Sono due aspetti molto diversi e proprio per questo il primo va depenalizzato.
Sia Sarzana sia Boldrin hanno
anche manifestato la loro disponibilità a collaborare con i pirati
italiani per realizzare una riforma del progetto di legge sul diritto d'autore.
Iniziando, possibilmente, da piccole riforme, realizzabili, come appunto la
depenalizzazione o l'introduzione del Fair Use. Fino ad ora, secondo Fulvio
Sarzana, è mancata la volontà politica per una riforma in questo senso. Oggi i Pirati,
però, con l'aiuto ed il sostegno
di gente competente come Sarzana e Boldrin e di deputati come Barbato e
Vatinno, potrebbero riuscire quantomeno a far arrivare la discussione sulla
riforma del diritto d'autore in Parlamento. Considerato che la legislatura è ormai in fine, i tempi sono molto ristretti, ma è importante che il Partito Pirata Italiano abbia trovato
delle sponde importanti e autorevoli nella società
civile e nella classe politica.
Con questo Meeting romano, il
Partito Pirata Italiano sembra aver posto le basi per uscire finalmente
dall'anonimato politico ed arrivare così a comunicare le proprie idee
ad un pubblico più vasto. È certamente prematuro fare delle previsioni ed affermare
che ci sia un potenziale e vasto elettorato disposto a dare il proprio voto ai
pirati, ma è indubbio che, anche in
Italia, esiste uno spazio politico per questo movimento solo apparentemente
bizzarro. Perché però i pirati possano diventare protagonisti è indispensabile che ci sia una crescita in termini di
professionalità, di credibilità e di organizzazione. È ancora necessario che ci sia
un maggiore e costante coordinamento tra i vari movimenti locali in Italia.
Tutto questo, purtroppo, ancora manca e c'è molto lavoro da fare. Resta
però l'ambizione, la volontà e la concreta possibilità
che i pirati si facciano interpreti di tutti coloro che credono che i temi
della trasparenza nei processi politici, della democrazia liquida, dei diritti
civili, della riforma del diritto d'autore, dell'ambientalismo e dell'agenda
digitale siano di assoluta importanza nella società di oggi. Se sapranno fare un salto di qualità potranno cogliere quest'occasione e giocare un ruolo
decisivo nella politica nazionale. (Tratto da Liberal, 20 novembre 2012)
twitter @uvillanilubelli
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