Una Quadriga interrompe la scalata di Putin a Berlino

Germania e Russia. Due Paesi molto diversi, i cui destini si sono molto spesso incrociati nella storia recente. In passato avevano condiviso l'orrore degli stermini di massa, come ricordato recentemente da un libro uscito in Germania, Bloodlands, in cui vengono descritti gli "Stati del sangue"governati da Hitler e Stalin, ma negli ultimi due decenni Germania e Russia hanno svolto un ruolo di prim'ordine nello scacchiere internazionale. Il rapporto tra le due nazioni è, ancora oggi, difficile e controverso nonostante i numerosi passi avanti fatti grazie al cosiddetto "Petersburger Dialog", un progetto di cooperazione arrivato, ormai, all'undicesima edizione.

Da una parte Germania e Russia hanno grandi interessi economici convergenti, ma dall'altra è evidente un certo malessere riguardo la situazione, non sempre cristallina, dei diritti umani in Russia. Nell'occhio del ciclone c'è sempre lui: Vladimir Putin. Che si parli di energia, di diritti politici o di esportazione, il fattore-Russia, in Germania, non lascia mai indifferenti, anche perché nell'ultimo decennio Mosca è tornata ad avere una centralità politica ed economica non indifferente. L'asse geopolitico internazionale si è, infatti, spostato verso Est, ed anche, ovviamente, verso Mosca. A determinare questo cambiamento nell'assetto politico-economico internazionale hanno contribuito diversi fattori che è impossibile riassumere qui ma che si possono sintetizzare nella politica energetica di Vladimir Putin.

Tuttavia negli ultimi mesi Mosca ha acquisito ancora più importanza grazie a due eventi che non hanno alcuna relazione tra loro e sono totalmente indipendenti l'uno dall'altro. Ci riferiamo all'incidente nucleare a Fukushima in Giappone ed alla guerra in Libia. Due eventi che hanno fatto acquisire a Mosca un ruolo strategico fondamentale ed hanno portato dei vantaggi alla politica energetica russa. La Russia, infatti, come principale Paese esportatore di gas in Europa, ha beneficiato dell'aumento del prezzo dell'energia ed, inoltre, beneficerà dell'abbandono dell'energia nucleare da parte di Italia e Germania. È proprio la Germania a vivere in modo a volte contraddittorio il rapporto con la Russia. La storia recente delle relazioni politiche ed economiche tra Berlino e Mosca, inizia con l'ex Cancelliere Gerhard Schröder che avviò un asse economico-politico con l'allora Presidente Vladimir Putin. Con il gasdotto Nord-Stream (ricordiamo che l'ex Cancelliere è ancora oggi Presidente della società per azioni Nord Stream di Gazprom) si esporterà gas direttamente dalla Russia alla Germania tramite il Mar Baltico, scavalcando in questo modo Ucraina e Polonia. La Russia, con questo progetto, ha rafforzato il proprio ruolo nello scacchiere europeo. Alla luce degli eventi recenti a cui accennavamo prima, ovvero l'incidente di Fukushima e la guerra in Libia, il gasdotto assume ancor più valore. Leggi l'intero articolo qui

di Ubaldo Villani-Lubelli

Articolo pubblicato su Liberal il 05.08.2011

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