Nietzsche e Merkel: considerazioni inattuali
Nietzsche antiegalitario, antidemocratico e nazionalista. Dissacratore ed individualista. Ed ancora: presunto ispiratore di Hitler. Nietzsche il coraggioso ed il folle, Nietzsche e la grande Germania. Ma anche Nietzsche e la grande Grecia. Nietzsche e l’equilibrio dell’Ellade, l’armonia della sua arte. Nietzsche e il “miracolo metafisico della civiltà ellenica”.
E allora: oltre i luoghi comuni, i volgarizzamenti dei suoi concetti più nobili e le interpretazioni sommarie di chi si serve della filosofia per giustificare il presente con un’autorevolezza di comodo. Nietzsche che auspica l’egemonia tedesca o l’europeizzazione ellenizzante? Esaltatore della razza pura o autore illuminato delle “velleità virtuose e dei fariseismi dei tedeschi d’oggi?
Cosa penserebbe il filosofo della probabile uscita della Grecia dalla moneta unica? Cosa penserebbe se vedesse il popolo di Dioniso, figura privilegiata della sua filosofia, modello originario di infrazione delle regole, messo sotto torchio dallo spauracchio della Merkel?
Proprio lui, Dioniso, già messo alla porta una volta, cacciato dalla storia ad opera dell’ottimismo razionalistico della cultura occidentale. Politici ed economisti hanno scritto una lettera aperta al Cancelliere tedesco e al direttore del Fmi, Legarde, invitandole a “maggiore flessibilità e ad uno spirito di compromesso”. Il contenuto del messaggio, che porta le firme di esponenti di spicco del mondo della finanza internazionale, è stato pubblicato, tra gli altri, sul settimanale tedesco Der Spiegel: “Un'uscita della Grecia comporterebbe una spaccatura, un crollo dell'Eurozona che porterebbe a una profonda recessione, a una nuova crisi finanziaria globale, distruggendo inevitabilmente il soft power europeo e il suo ruolo nel mondo. Per questo ci appelliamo ai leader politici europei, chiedendo loro di dare alla Grecia la possibilità di proiettarsi verso una crescita sostenibile all'interno dell'Eurozona. Cosa penserebbe se vedesse il “cuore della civiltà” alle prese con il diktat tedesco? Forse nulla. Trattasi di “considerazioni inattuali”.
Proprio lui, Dioniso, già messo alla porta una volta, cacciato dalla storia ad opera dell’ottimismo razionalistico della cultura occidentale. Politici ed economisti hanno scritto una lettera aperta al Cancelliere tedesco e al direttore del Fmi, Legarde, invitandole a “maggiore flessibilità e ad uno spirito di compromesso”. Il contenuto del messaggio, che porta le firme di esponenti di spicco del mondo della finanza internazionale, è stato pubblicato, tra gli altri, sul settimanale tedesco Der Spiegel: “Un'uscita della Grecia comporterebbe una spaccatura, un crollo dell'Eurozona che porterebbe a una profonda recessione, a una nuova crisi finanziaria globale, distruggendo inevitabilmente il soft power europeo e il suo ruolo nel mondo. Per questo ci appelliamo ai leader politici europei, chiedendo loro di dare alla Grecia la possibilità di proiettarsi verso una crescita sostenibile all'interno dell'Eurozona. Cosa penserebbe se vedesse il “cuore della civiltà” alle prese con il diktat tedesco? Forse nulla. Trattasi di “considerazioni inattuali”.
Paola Damiano
Interessante e scritto con lo stile impeccabile che si confà a te da quando eri bambina :) Matthew
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