La Germania non fa sconti, la Grecia è fuori da Euro2012.

La storia della sfida più attesa dei quarti di finale di Euro 2012 è tutta racchiusa nel gol tutto rabbia di Khedira, che impatta al volo a centro aria un cross di Boateng. Esecuzione stupenda che spiana la strada ad una Germania, fino a quel momento l'unica squadra in campo, costretta al pareggio da una mai doma Grecia. I tedeschi hanno creato nitide palle da gol sin dal primo minuto, risultando poco concreti sotto porta. I greci hanno lasciato giocare la Germania, chiudendosi ermeticamente e sperando nel contropiede. Un'attesa che, fino al capolavoro di Khedira, aveva dato i suoi frutti.

Partendo dal principio, la distanza abissale tra le due squadre si vede anche nella scelta degli allenatori: Löw cambia quasi completamente faccia all'attacco schierando Klose, Reus ed Andrè Schürrle, fino a quel momento con più panchina che campo. Insomma, lascia a sedere il capocannoniere del torneo, Gomez, e due gioielli del calibro di Podolski e Müller. Cambiando gli addendi il gioco non cambia: palleggio continuato, verticalizzazioni continue e occasioni a palate per chiudere immediatamente la partita. Nei primi 45 minuti l'unica nota stonata è l'imprecisione nelle conclusioni: Özil si divora un occasione tirando sul portiere un rigore in movimento, mentre Klose non riesce a deviare in rete da due passi un tiro-cross di Reus. Fino al 26' Grecia offensivamente non pervenuta e Neuer si annoia. Il portiere tedesco è chiamato solo a chiudere qualche ripartenza ellenica, mentre dalla parte opposta Sifakis trasmette fortissima insicurezza.

La prima svolta arriva al minuto 39, quando il capitano Philipp Lahm si libera con il petto dalla marcatura e scarica in rete un bel tiro dalla distanza. Anche questa volta, la complicità del portiere greco è lampante. La partita sembra così tutta in discesa, la Germania è troppo forte per la Grecia. Ma nel secondo tempo qualcosa cambia e, forse, alla cancelliera Merkel presente sugli spalti le si gela il sangue nelle vene quando la Grecia ruba palla sulla trequarti, lancia Salpinghidis che mette al centro per il gol di Samaras. Il pareggio sa di beffa per i tedeschi, che meritavano sicuramente di più, e di miracolo per gli ellenici che vedono concretizzarsi un sogno insperato. Molti lo avevano detto, qualcuno forse solo scherzando, che a segnare per la Grecia potesse essere proprio Samaras, attaccante omonimo del neo presidente greco eletto. Quello che si stava delineando sembrava una sorta di riscatto, in un momento di forte difficoltà e tensioni più o meno forti nel paese a causa della crisi economica. 
Ma la rabbia tedesca supera la disperazione greca e il sogno dura solo sei minuti. Khedira riporta la Germania in vantaggio e spiana la strada per la goleada. Prima Klose di testa, poi Reus asfaltano la squadra avversaria sotto i loro colpi. Solo qualche imprecisione in difesa, spesso in difficoltà nel neutralizzare il contropiede, da sottolineare negativamente. Per il resto la storia della partita, al di là di quei sei minuti di sospensione, è stata completamente a senso unico. La tripla A calcistica della Germania era troppo per la Grecia che, però, non finisce in default: ad un minuto dalla fine Salpingidis trasforma il rigore che accorcia le distanze e dona qualche sorriso ai propri tifosi. 


Giuseppe De Lorenzo

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