La Germania a Scratch
In attesa di sapere come finirà
sia la crisi dell'euro sia l'Europeo di calcio, dove in entrambi i contesti la
Germania la fa da padrone, cultura e creatività tedesche si confermano leader
anche in Puglia, nel Salento, dove il video tedesco THAG ha vinto una delle
categorie di Schratch! il festival internazionale di corti di animazione.
Ma andiamo con ordine. Lo scorso fine settimana, a Lecce, si è svolto il primo Festival
Internazionale di corti di animazione (max 20 minuti). Per tre giorni ci sono
state proiezioni di corti selezionati da un commissione internazionale composta
da Patrick Jean, Virginia Mori e Richard Squires. Erano previste tre macro categorie:
1) animazione
tradizionale, 2d digitale, mix media e stop motion
; 2) 3d e visual effects;
3) music videos. Il bellissimo THAG ha vinto proprio l’ultima categoria.
THAG sta per Telephone Helicopter Applause Gunshot
ed è un video
di Anne Lucht. Si tratta di un viaggio, accompagnato dalla musica elettronica
di Lorenz Rhode, nella città di Düsseldorf. Il video racconta una normale giornata
della città sul Reno dove alcuni decenni fa si affermò la musica elettronica
con alcuni gruppi come Can, Neu! e, soprattutto, i Kraftwerk... con protagonisti omini stilizzati che sembrano usciti direttamente dal primo Thron di Steven Lisberger. Di seguito potete
vedere e ascoltare THAG. Ne vale proprio la pena!
Anche se nelle altre categorie i film tedeschi non hanno vinto, c'è stata comunque una
massiccia presenza tedesca. Sono stati ben quattro i corti in concorso e tutti
di buona o discreta qualità.
Il più bello è stato sicuramente Caffeine di Patricia
Luna e Danae Diaz, un corto del 2011 e di produzione tedesco-spagnola.
Caffeine rappresenta una metafora visuale della musica di Brandt Brauer Frick.
Il video rappresenta, ancora, un mondo di uomini diventati delle macchine, una
massa identica in cui il singolo è privo di personalità e condannato ad uno stile di vita sempre identico
e uguale. Ad un certo punto di questo mondo privo di differenze una
persona si distacca dalla massa per andare in direzione contraria e per rompere
con la routine. In questo percorso che porterà ad un nuovo inizio, non manca di
incontrare le vittime di quella società standardizzata alla quale si è
ribellato. Qui potete vedere e ascoltare il bel corto che forse avrebbe meritato
di entrare almeno fra i primi tre.
Nella nostra personale classifica dei corti tedeschi, al secondo
posto mettiamo Missing di Cristian Wiesenfeld che è una bellissima metafora della via lattea: gli ufo
arrivano sulla terra e sequestrano le mucche. Dagli ufo stessi uscirà, successivamente, il latte
che formerà la via lattea. Da sottolinerare la bellezza delle immagini. Ecco per voi il video.
Di spessore certamente inferiore rispetto agli altri si
collocano Hood, simpatico ed evidentemente ispirato a The Artist e, ultimo, Bootyful, che
racconta, francamente con scarso successo, una giornata in spiaggia di una
signora con qualche kilo di troppo.
Speriamo, infine, che Scratch! diventi un evento fisso perché
già alla prima edizione ha fatto vedere non solo bellissimi corti di
animazione, ma anche i grandi margini di crescita di un progetto di indubbia qualità.
Ubaldo Villani-Lubelli
Commenti
Posta un commento