Il bombardamento di Dresda

Nella notte tra il 13 e il 14 febbraio del 1945, iniziava uno dei bombardamenti più atroci della storia della seconda guerra mondiale: il bombardamento di Dresda, una delle città del Barocco tedesco. Per sette giorni e otto notti la città bruciò. I cittadini tedeschi vennero carbonizzati, uccisi, avvelenati. Morirono oltre 135 000 persone, 75 000 più della bomba atomica di Hiroshima. Su Dresda si riversarono 796 aerei che lanciarono, in due ondate, 2 646 tonnellate di bombe.
A ordinare quell'attacco aereo degli Alleati fu il comandante britannico Arthur Harris che riteneva Dresda un obiettivo militare strategico. Vennero distrutte chiese, abitazioni civili, palazzi, regge e castelli. 
Molti storici considerano quel bombardamento alla pari di un atto terroristico in quanto sarebbe stato ingiustificato, Dresda non era più così strategico perché la Germania aveva ormai perso la guerra. 

Come viene ricordato il bombardamento di Dresda dal grande scrittore statunitense Kurt Vonnegut in Mattatoio 5, romanzo che consiglio vivamente di leggere.

Già allora avrei dovuto essere occupato a scrivere un libro su Dresda. A quell'epoca non era ancora diventato famoso, in America, quel bombardamento. Pochi americani sapevano che era stato peggio, per esempio, di Hiroshima. Non lo sapevo neanch'io. Non c'era stata molta pubblicità. 
Mi capitò, a un cocktail party, di parlare con un professore dell'Università di Chicago di quel raid così come l'avevo visto io, e del libro che volevo scrivere. Era membro di una cosa che si chiamava Comitato per il pensiero sociale. e mi disse dei campi di concentramento, e di come i tedeschi avevano tirato fuori sapone e candela dal grasso dei cadaveri degli ebrei e così via.
Non potei dire altro che questo: "Lo so, lo so. Lo so". 

Che il bombardamento di Dresda sia stato una grande tragedia nessuno può negarlo. Che fosse realmente una necessità militare pochi, dopo avere letto questo libro, lo crederanno. E' stata una di quelle cose terribili che a volte accadono in tempo di guerra, causate da una sfortunata combinazione di circostanze. Coloro che l'approvarono non erano né malvagi, né crudeli, ma può darsi benissimo che fossero troppo lontani dall'amara realtà della guerra per comprendere pienamente il terrificante potere distruttivo dei bombardamenti aerei nella primavera del 1945.
I sostenitori del disarmo nucleare sembrano credere che, se potessero raggiungere il loro scopo, la guerra diventerebbe tollerabile e decente. Essi farebbero bene a leggere questo libro e a riflettere sul destino di Dresda, dove durante un'incursione aerea fatta con armi convenzionali perirono 135.000 persone. Nella notte del 9 marzo 1945 un'incursione su Tokyo da parte dei bombardieri pesanti americani che impiegarono bombe incendiarie e ad alto esplosivo causò la morte di 83.793 persone. La bomba atomica lanciata a Hiroshima uccise 71.379 persone.

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