Pirati tedeschi: l'ultimo treno per il Bundestag
L’ultimo
treno per il Bundestag. Non è il titolo di un film, ma l’ultima occasione per i
Pirati tedeschi di entrare nel Parlamento. Dopo una stagione di successi e di
enorme risonanza mediatica, la Piratenpartei,
che ha svolto il suo congresso in questo fine settimana, oggi è data nei
sondaggi a circa il 2-4 per cento. La concorrenza è aumentata. Ad aprile è nata
Alternativa
per la Germania, il partito antieuro che sta togliendo ai Pirati un po’ di
voti, qualche militante e molta visibilità sui media. Durante il congresso
Christian Jacken ha annunciato il suo passaggio proprio a Alternativa
per la Germania. Gli altri Pirati non l’hanno presa bene.
L’ultimo
Congresso della Piratenpartei
prima delle elezioni federali del 22 settembre è stata la tappa decisiva per iniziare
con entusiasmo e convinzione una campagna elettorale che si prevede essere lunga
e agguerrita. È stato proprio Bernd
Schlömer, Presidente e leader del Partito, ad invitare tutti i pirati a
ritrovare gioia e compattezza per raggiungere l’obiettivo comune: raggiungere
il 5 per cento dei consensi ed entrare in Parlamento. Nel Bundestag i Pirati
porteranno una nuova e innovativa cultura politica perché non imporranno l’obbligo
di seguire le decisioni del gruppo parlamentare, ha detto Schlömer. Durante il
congresso a Neumarkt in der Oberpfalz
(Baviera) non sono mancate polemiche, in particolare sulla proposta di
un costante congresso di partito online che è stato però bocciato. Tuttavia,
tale discussione rientra in una normale dialettica interna per un partito che
fa del confronto aperto uno dei suoi punti di forza.
Nella
giornata di venerdì è stato eletto il successore del segretario della Partito Johannes
Ponader che negli ultimi mesi aveva subito numerose critiche. Al suo posto la
giovane Katharina
Nocun, classe 1986, nata in Polonia e cresciuta in Germania. Simbolo della
nuova Repubblica Federale dove si mischiano diverse nazionalità, Nocun è una vera ventava
di giovinezza, freschezza e novità. Nocun, che sarà la numero due nella lista in
Bassa Sassonia della Piratenpartei
per le elezioni federali, studia scienze politiche, informatica e psicologia a
Osnabrück ed è esperta di cultura digitale.
In un’intervista alla Süddeutsche Zeitung la nuova leader del Partito ha
subito chiarito che anche se la politica della rete resta un punto decisivo del
programma, i Pirati si sono ormai dotati di un’ampia e articolata proposta
politica. I Pirati, al congresso, oltre ai tradizionali temi – trasparenza,
diritti civili, ambiente, diritto d’autore e partecipazione politica – hanno
rafforzato la loro proposta del salario minimo e del reddito di cittadinanza,
della doppia cittadinanza e di un maggior coinvolgimento dei cittadini nei processi
politici dell’Unione Europea.
La sfida politica dei Pirati tedeschi non è ancora
persa. Sebbene il più famoso blogger tedesco, Sascha
Lobo, abbia recentemente annunciato la sconfitta culturale dei pirati, in
relazione all’approvazione da parte del Bundestag di una legge restrittiva sul
diritto d’autore, ha al contempo affermato che c’è ancora speranza. I Pirati,
con questo Congresso, hanno provato a mettere ordine al loro interno dopo mesi
di vero e proprio caos. Ora resta indispensabile riuscire a proporsi ai
cittadini tedeschi come credibili alternative ai partiti tradizionali. Ce la
faranno?
Commenti
Posta un commento