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Visualizzazione dei post da aprile, 2013

Grillo visto dalla stampa tedesca

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Salvatore o distruttore? È così che la Zeit titola un reportage di Ulrich Ladurner su Beppe Grillo. Il giornalista tedesco ha seguito il leader del M5S nella campagna elettorale in Friuli per farsi un’idea dell’Italia a 5Stelle . Il Grillo osservato con gli occhi teutonici non è molto diverso da quello che gli italiani già conoscono. Al seguito di Grillo il giornalista tedesco riconosce le migliaia di persone che ascoltano i comizi del leader, ma registra anche una certa distanza. Il messaggio politico fondamentale registrato da Ladurner è semplice: Basta! Tutti a casa! Nell’interpretazione della Zeit Grillo è un Selfmademan che ha fatto carriera contro ogni istituzione, sia quando era un comico sia oggi che fa politica. Il suo M5S ha ottenuto successi, da Parma alla Sicilia passando per Roma. Proprio la Zeit analizza l’esperienza di Pizzarotti a Parma, un’Italia in piccolo: molti debiti e necessità di risparmiare. La Zeit ricorda che a Parma i 5Stelle gover

L’intervista alla Bild e le responsabilità di Grillo davanti al Paese

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“Il prossimo autunno lo Stato italiano andrà in bancarotta.” È questa la profezia di Beppe Grillo annunciata al giornale tedesco Bild . Ora, il leader del M5S va preso sul serio. Se ha elementi per pensare che l’Italia sia vicina al fallimento e che non riuscirà più a pagare stipendi e pensioni lo dica, lo spieghi e faccia delle proposte per una possibile soluzione. Il M5S oggi ha una larga rappresentanza in Parlamento ed ha l’occasione e la possibilità di fare proposte di legge. Ma Beppe Grillo , nella stessa intervista afferma, ancora una volta, la necessità del reddito di cittadinanza. Bene. Ben venga. Ma se l’Italia è sull’orlo del fallimento, dove si trovano i soldi per tale proposta. Beppe Grillo ha il dovere di spiegare anche questo. Delle due affermazioni (fallimento imminente e reddito di cittadinanza) una delle due è evidentemente falsa.

Il modello sociale tedesco: pregi e difetti in un nuovo ebook

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In cosa consiste il modello sociale tedesco? È esportabile? E se sì, come? A queste domande provano a rispondere Laura Lucchini e Stefano Casertano , due bravi giornalisti esperti di politica tedesca, in un nuovo ebook Germania copia e incolla #2 , edito da goWare e disponibile nelle principali librerie online. Con l’acuirsi della crisi economica la Germania è diventato sempre di più un punto di riferimento in Europa. Nella Repubblica Federale c’è una bassa disoccupazione, la crescita economica è migliore rispetto agli altri Paesi europei e il debito pubblico in rapporto al PIL è inferiore alla media europea. Questi numeri hanno reso il sistema tedesco un modello da seguire, magari da copiare. Stefano Casertano aveva già scritto lo scorso anno Germania copia e incolla in cui spiegava il fantomatico modello tedesco e avvisava da facili entusiasmi: la Germania è un caos! Ed in effetti è difficile dargli torto. Dalla costruzione della Filarmonica di Amburgo al

Il futuro è nel Mediterraneo: Go South!

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La crisi dell’ Euro sta dividendo l’ Europa e mettendo in risalto le enormi differenze sociali e culturali tra i Paesi europei. Se un tempo il Sud d’Europa era il lungo dell’ispirazione intellettuale e simbolo della cultura europea, ammirato da Goethe fino a Robert Gernhardt e Dieter Richter , oggi il Sud è diventato un luogo di divisione e motivo di conflitto. Un tempo, come ha scritto la giornalista Birgit Schönau , l’estate era la stagione che univa Nord e Sud perché era nel Mediterraneo che i cittadini del Nord Europa amavano trascorrere le proprie vacanze. Oggi le coste del Mediterraneo sono diventate simbolicamente il teatro di una guerra economica, sociale e culturale. I PIGS (Portogallo, Italia, Grecia e Spagna) sono descritti come spendaccioni e parassiti, mentre i Paesi del Nord come efficienti e rigorosi. In questo cliché c’è certamente un fondo di verità, eppure secondo un recente studio della Banca Centrale Europea (BCE) i cittadini di Cipro, Italia, Spagn

L'Alternativa per la Germania: farla finita con l'Euro

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In una solare giornata di primavera è nata Alternative für Deutschland (AfD) il cui obiettivo principale è farla finita con l’ Euro . Ha l’ambizione di farsi interprete del diffuso euroscetticismo che si presume sia crescente nella società tedesca. Ma se il virus euroscettico che si è fino ad ora diffuso in Europa ha visto come protagonisti soprattutto le frange più estreme del panorama politico - da Alba Dorata e Syriza in Grecia a Marine Le Pen in Francia fino alla Lega nord e al Movimento5Stelle in Italia - AfD è un partito moderato, liberale e di centro, come affermato da Bernd Lucke al Congresso. AfD , inoltre, non è contrario all’Europa tout court . Come ha evidenziato Alexander Gauland , ex cristiano-democratico ora in AfD , in un articolo sulla Welt (12.04.2013): non vogliamo buttare via trent’anni di politica europea e non vogliamo semplicemente resuscitare il vecchio Marco tedesco (DM). AfD sarebbe già soddisfatta se l’Euro funzionasse finalmente c

E' nata l'alternativa ad Angela Merkel

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Da qualche tempo in Germania la famosa catena di alimentari REWE ha messo in vendita un libro illustrato per bambini: Unser Deutschland , la nostra Germania. Una sorta di guida alla varietà e bellezza della Repubblica Federale , pubblicizzata con lo slogan: rossa, nera, magnifica! Forse non è un caso che la nascita di Alternative für Deutschland (AfD) , il nuovo partito che è stato inaugurato oggi a Berlino, avvenga in questo periodo in cui Unser Deutschland è così popolare. AfD guarda alla Germania per tutelarla dalla politica monetaria dell’Unione Europea e della Cancelliera Merkel , almeno questo è quello che sosten gono gli euroscettici tedeschi . Al congresso non è mancato un po’ di orgoglio nazionale che si espresso, dal punto di vista folkloristico, in un signore con una fascia a tracolla con i colori della bandiera tedesca. Le personalità più rappresentative di AfD sono il prof. Bernd Lucke , ideologo del movimento, il prof. Konrad Adam , giornalista e

Bundesliga, un modello di successo

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Due squadre tedesche per la prima volta nelle semifinali di Champions League . Se qualcuno ancora non si era accorto della crescita del calcio tedesco, la facilità con cui il Bayern Monaco ha eliminato la Juventus e la tenacia con cui il Borussia Dortmund ha avuto la meglio sul Malaga leva no i paraocchi agli ultimi scettici. Aldilà di come finirà la sfida incrociata tra Spagna e Germania – gli spagnoli restano favoriti – il calcio tedesco è, insieme a quello inglese e spagnolo , sul podio dei campionati più competitivi in Europa e quindi del Mondo . Di per sé non è tanto il risultato del Bayern Monaco a dimostrare la forza del calcio tedesco che già negli ultimi tre anni aveva portato i bavaresi per ben due volte in finale, quanto la scioltezza con cui i C ampioni di Germania hanno battuto la squadra più forte d’Italia. La Juve e il Bayern sono squadre che negli ultimi due anni hanno dimostrato di essere, nei rispettivi campionati, le più forti. Eppure

La Germania non è un paese per poveri

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La Germania è un modello imperfetto . Nonostante in molti considerino il sistema tedesco l’unica alternativa credibile ai modelli di crescita americano e cinese, anche nella Repubblica Federale crescono le disparità sociali. La Conferenza Nazionale sulla Povertà (Nak) ha presentato lo scorso dicembre una relazione da cui risulta che un cittadino su 4 vive al limite della soglia di povertà. Il documento conferma quanto pubblicato in precedenza dal Wirtschaft-und Sozialwissenschaftliche Institut della Fondazione Hans Blöcker, un report che prende in esame le principali 15 metropoli della Germania. Ne risulta che dal 2005 al 2011 la popolazione delle città che vive sotto la soglia di povertà è cresciuta dal 17,5 al 19,6%. È Lipsia la città più povera in assoluto , seguita da Dortmund, Duisburg e Hannover. Rispetto alla media dell’intera Repubblica Federale, che si attesta al 15%, soltanto Monaco e Amburgo, città tradizionalmente benestanti, mostrano percentuali

Elogio di Brecht

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Abbiamo trattato l'autore tedesco come un comunista appestato. E invece Umberto Orsini e Claudio Longhi, con "La resistibile ascesa di Artuto Ui" in tournée per la terza stagione, ci dimostrano quanto sia viva (e appassionante) la sua lezione. Da venticinque, forse trent’anni viviamo affogati nella pretesa di un modernismo dove ognuno galleggia per liberarsi di regole, vincoli, radici e memorie. Abbiamo buttato a mare idee e ideologie come fossero zavorra inutile per conquistare il paradiso delle grandi apparenze. Ogni tanto, c’è qualcuno che si ostina a ricordarci che cosa abbiamo perso e, chi se ne rende conto, s’emoziona per il lutto (inutile) mai elaborato. Proprio questo, un lutto non elaborato, è il bellissimo Arturo Ui di Brecht tornato in scena all’ Argentina di Roma (e in tournée per la terza stagione!) con un memorabile Umberto Orsini in scena coadiuvato da una compagnia di formidabili giovani interpreti diretti da Claudio Longhi .

Donne e diritti: la storia di Marianne Weber

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Marianne e Max Weber Marianne Weber , moglie del più celebre Max Weber , è stata una femminista e sociologa tedesca. Essere stata la donna di uno dei più grandi intellettuali tedeschi degli ultimi due secoli non l’ha mai aiutata. Da parte sua Marianne non ha mai fatto nulla per non ricordare la grandezza del marito. Si è occupata della pubblicazione delle sue opere dopo la morte ed ha scritto anche una biografia del marito. Nata il 2 agosto 1870 a Oerlinghausen e deceduta il 12 marzo 1954 a Heidelberg, Weber è stata una delle più importanti animatrici del movimento femminista in Germania. Nonostante la sua importanza per la storia del Novecento tedesco, soltanto nel 2010 Bärbel Meurer ha pubblicato la prima biografia. Dopo la sua morte è stata a lungo dimenticata dai movimenti femministi proprio per la sua presunta “dipendenza” dalla fama del marito.   A spiegare la straordinaria figura di Marianne Weber ci ha pensato ieri Evelyn Höbenreich , vivace studiosa dell’ Università

Dai Pirati al M5S

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Dopo il recente successo elettorale del Movimento5Stelle alle elezioni, in Italia si torna a parlare del Partito Pirata tedesco, considerato molto simile al movimento di Grillo . Ma è veramente così? È indubbio che esistano alcuni elementi in comune tra le due forze politiche, ma accanto al M5S andrebbero considerati anche Occupy Wall Street , gli Indignados e il recente (e semi-sconosciuto) Partito X in Spagna. Si tratta di movimenti che rappresenterebbero la fine dei partiti tradizionali, anticipando di qualche anno la profezia di Gaia – famoso e discusso video della Casaleggio Associati - secondo cui nel 2043 si assisterà alla nascita di migliaia di movimenti ‘dal basso’. L’ascesa dei movimenti, pur nella diversità di contesti, ha certamente una matrice comune: oltre alla richiesta di partecipazione e trasparenza nei processi politici, c’è un malessere nei confronti del sistema politico ed economico attuale. Molti cittadini - per convinzione, f

Disparità sociali in Germania: Mind the Gap

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Vi propongo un breve estratto di un mio articolo appena uscito per la rivista Longitude , diretta da Pialuisa Bianco . Il mensile si può acquistare nelle migliori e più fornite librerie ed edicole ma anche su ipad . Social disparity in Germany is growing, and the gap between poverty and affluence is widening. The rich are getting ever richer, and the poor poorer still. Even though Germany’s growth is greater and more solid than elsewhere in Europe, the German social model raises numerous problematic issues, the wealth gap being one of them. In recent months, several reports have been published in Germany on poverty within the Federal Republic. Not all of the data agrees on every point, but one thing is very clear and common to all studies: the rich and the poor are moving further apart. The reports, then, analyze aworrying social phenomenon,which is one of the most typical today, not only in Berlin, but also in other European countries.  As far back as last September the Ge

Ultime da Monaco: una Juve più prudente?

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Come anticipato un paio di settimane fa, prende corpo l'idea di una Juve piu' muscolare, con Pogba quarto centrocampista e Vucinic in dubbio. Peluso e Pogba , muscoli e centimetri per fermare la corazzata tedesca del Bayern, nove goal nell'ultima partita con l'Amburgo. Un 3-5-2 mascherato, dove Marchisio, come in parecchi finali di campionato, agirebbe da incursore accanto all'unica punta, che potrebbe essere indifferentemente Vucinic - se smaltisce la febbre -, Matri o Quagliarella . La temperatura a Monaco di Baviera ... ( leggi l'intero articolo )  Full Politic

Bayern Monaco sicuro di vincere: siamo i più forti

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È sempre Italia contro Germania . Il dio del calcio si è divertito a mettere una contro l'altra Bayern München e Juventus  ai quarti di Champions League. I campioni d’Italia contro i vice campioni di Germania. Le squadre dominano i loro rispettivi campionati – anche se il Bayern ha oltre il doppio dei punti di vantaggio sulla seconda di quanti ne abbiano i bianconeri in Italia . Come da tradizione i favoriti sono i tedeschi. Due volte finalisti nelle ultime quattro edizioni di Champions League , il Bayern München è una squadra che ha una superiore esperienza internazionale rispetto alla Juve. Il progetto di Antonio Conte è ancora al secondo anno e alla sua Juve manca anche l’abitudine alla tensione emotiva e alla gestione psicologica delle grandi sfide internazionali. Il Bayern ha iniziato un progetto già dai tempi di Van Gaal, continuato dall’attuale allenatore Heynckes e che verrà sviluppato da Guardiola .