Torna Fleischhauer e colpisce Grillo
Chi si ricorda della polemica tra lo Spiegel e il Giornale del gennaio del
2012? Quella tra il tedesco Jan Fleischhauer e l’italiano Alessandro Sallusti?
L’editoralista dello Spiegel aveva ironizzato e provocato affermando che il
comandante Schettino poteva essere solo italiano: “Vi
potete immaginare che manovre del genere e poi l'abbandono della nave vengano
decise da un capitano tedesco o britannico?” Da parte loro Sallusti e il Giornale risposero, nella
Giornata della Memoria, con un titolo in prima pagina “A noi Schettino, a voi Auschwitz”.
Insomma: il festival dei luoghi comuni e di un giornalismo inutilmente urlato e sensazionalistico.
Ma il conto di Fleischhauer con l’Italia
non sembra essere ancora chiuso. E così, dopo le polemiche sulle maldestre
dichiarazioni di Peer Steinbrück, la polemica sulla stampa (tedesca e italiana)
continua. L’occasione l’ha offerta l’ultima intervista di Beppe Grillo al
giornale economico tedesco Handelsblatt. Il leader del Movimento5Stelle ha affermato
che “di fatto l’Italia è già fuori dall’Euro”. La frase, evidentemente, non
deve essere piaciuta molto ai tedeschi che negli ultimi tempi hanno molta
nostalgia del loro amato marco.
Così Fleischhauer, con il suo solito
stile irriverente, un po’ ironico e sempre molto diretto definisce Grillo
l’uomo più pericoloso d’Europa (almeno questo è il titolo del suo editoriale).
Jan Fleischhauer |
Fleischhauer si meraviglia che Grillo
abbia tanto seguito (in Italia) e molta attenzione (in Germania). L’editorialista
se lo spiega con il fatto che Grillo si farebbe interprete di ideali e valori in
qualche modo vicini alla sinistra: “la favola delle energie rinnovabili, la
promessa di una maggiore partecipazione politica dei cittadini e la protesta contro i fat cats”, così Fleischhauer. Tuttavia,
lo stesso giornalista tedesco riconosce che non è questo il motivo del successo
di Grillo. Le ragioni sono da ricercare nel risentimento e nella rabbia dei
cittadini (di cui Grillo si fa interprete) contro la Germania, Bruxelles e il (generico) sistema.
Come tutti i rivoluzionari (o pseudo tali) anche le
risposte di Grillo ai mali della società contemporanea sono semplici: cacciare
i politici. “Tutti a casa”, dice Grillo. Oggi però tra i “tutti” che dovrebbero
andare a casa, a rigor di logica, ci sarebbero anche i parlamentari a 5 Stelle.
Secondo
Fleischhauer, Grillo, nei suoi momenti migliori, parla come un Führer di una
setta. Quando dice di non essere un capo ma un garante sembra proprio
proporsi con una sorta di guru.
Nel suo articolo, infine, Fleischhauer
riprende un'analisi del giornalista inglese Nicholas Farrell
su Weltwoche. Qui l’inglese Farrell
ha paragonato Grillo a Mussolini. Secondo Farrell, che ha già scritto una
biografia di Mussolini, le somiglianze sono molte. Anche il dittatore fascista
chiamava i Fasci di Combattimento un movimento e non un partito … e voleva
fare pulizia. Purtroppo, a modo suo, fece tanta, troppa pulizia. Aveva l’appoggio di molti
giovani ignari di cosa stesse realmente accadendo e di tanti cosiddetti spiriti liberi. Ricorda, inoltre, che molti dimenticano che gli esordi in
politica del Duce italiano sono tra la sinistra socialista, proprio la galassia
sociale nella quale Grillo prenderebbe la gran parte dei suoi voti.
Fleischhauer
conclude. “ci si può augurare che Steinbrück avesse ragione che gli italiani
hanno eletto due comici. Purtroppo sembra che almeno in uno dei due si è
sbagliato di grosso”. Insomma, Berlusconi sarebbe, certamente, un clown (e ai tedeschi l’ha già spiegato molto bene Gian Enrico Rusconi nel lontano 2010 sulla Süddeutsche Zeitung), mentre Grillo sarebbe un reale pericolo per
l’Italia e l’Europa.
Fleischhauer continua a far discutere in Germania e, soprattutto, in Italia, ma forse Grillo non ha un giornale e un Sallusti a disposizione per rispondere alle solite provocazioni dell’editorialista tedesco. In compenso può, però, smettere di rilasciare interviste alla stampa straniera e ricominciare a dialogare con quella italiana.
Fleischhauer continua a far discutere in Germania e, soprattutto, in Italia, ma forse Grillo non ha un giornale e un Sallusti a disposizione per rispondere alle solite provocazioni dell’editorialista tedesco. In compenso può, però, smettere di rilasciare interviste alla stampa straniera e ricominciare a dialogare con quella italiana.
twitter @uvillanilubelli
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