Un nuovo anno con tanti buoni propositi ... in attesa dell'apocalisse
Com’è stato il 2011? E’ stato un anno lungo e difficile. Complesso, direi. In realtà è durato tanto quanto gli altri anni, ma è stato un anno molto intenso. Ci sono state morti eccellenti - cinque su tutte: Amy Winehouse, Osama bin Laden, Muammar Gheddafi, Steve Jobs e Kim Jong Il – ma anche nascite significative: gli esseri umani sulla terra sono diventati sette miliardi nell’autunno scorso ... e siamo destinati, anche, ad aumentare. Ma è stato anche l’anno delle rivoluzioni arabe che nessuno aveva previsto, del ritorno dell’incubo nucleare nel momento in cui in molti volevano investire in questa fonte energetica, della rinascita dei governi tecnici, delle varie crisi - economica, sociale, religiosa, politica e, magari, anche privata. Le parole del 2011 sono spread, rating, tripla A, crescita, eurobond, Fukushima, rivoluzione dei gelsomini, Lampedusa. Leggi l'intero articolo qui
di Ubaldo Villani-Lubelli
di Ubaldo Villani-Lubelli
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