Laschet ante portas
Il favorito tra i candidati alla Presidenza della CDU è Armin Laschet, Ministro-Presidente del Nord Reno-Westfalia e storico mediatore di posizioni divergenti all’interno del partito.
Se il congresso della CDU si fosse svolto ad aprile del 2020, Armin Laschet avrebbe probabilmente vinto senza grandi difficoltà. Oggi la sfida è molto più complicata e l’esito è incerto. Da un parte può vantare una vittoria nelle elezioni comunali che si sono svolte a settembre nel suo Land, dall’altra paga qualche disorganizzazione di troppo nella gestione della prima fase della pandemia.
Il suo profilo si è indebolito nel corso dei mesi, il suo indice di popolarità generale è piuttosto basso e in prospettiva non sembra poter essere un candidato cancelliere vincente. Laschet ha però un asso nella manica che si chiama Jens Spahn, l’attuale Ministro della Sanità. La sua candidatura è in tandem con il giovane prodigio della politica tedesca che nel corso dei mesi della pandemia ha accresciuto ancora di più il suo consenso personale. Ha gestito con grande professionalità e competenza il Ministero più difficile. Oggi Spahn offusca il candidato Laschet ed è addirittura considerato uno dei possibili candidati della CDU al cancellierato nelle prossime elezioni del 26 settembre.
Un altro vantaggio del candidato Laschet è che, diversamente da Merz e Röttgen, ricopre con discreto successo il ruolo di Presidente di un Land – tra l’altro della regione più popolosa e in assoluto tra le più importanti. Questa sua esperienza istituzionale rafforza notevolmente la sua candidatura.
Un altro vantaggio del candidato Laschet è che, diversamente da Merz e Röttgen, ricopre con discreto successo il ruolo di Presidente di un Land – tra l’altro della regione più popolosa e in assoluto tra le più importanti. Questa sua esperienza istituzionale rafforza notevolmente la sua candidatura.
Laschet e Röttgen, Röttgen e Laschet
L’ascesa politica di Armin Laschet si intreccia con la vicenda politica di Norbert Röttgen, suo rivale nella corsa alla guida della CDU. Nel 2010 Laschet si candida alla guida della CDU in Nord Reno-Westfalia ma viene battuto da Röttgen. Nel 2012, dopo la sconfitta elettorale dello stesso Röttgen alle elezioni regionali contro la socialdemocratica Hannelore Kraft, Laschet si prende la rivincita e viene eletto dagli iscritti della CDU alla guida del partito nel Land con oltre il 77 per cento dei voti. Guiderà l’opposizione al governo di socialdemocratici e verdi dal 2012 al 2017 finché, alle elezioni del 2017, viene eletto Ministro-Presidente del Nord Reno-Westfalia vincendo, a dispetto di molti pronostici, contro la Presidente uscente Hannelore Kraft (SPD). Laschet espunga ai socialdemocratici una loro tradizionale roccaforte. Dal 1966 il Nord Reno-Westfalia era stato governato dalla SPD, esclusa la breve parentesi di Jürgen Rüttgens dal 2005 al 2010.
La storia politica di Laschet è una lenta ma costante ascesa durante la quale ha saputo anche riprendersi da alcune significative sconfitte, come quella interna al partito contro Röttgen nel 2010.
La sua carriera politica si è svolta prevalentemente nel suo Land. È stato Ministro della Famiglia e dell’integrazione dal 2005 al 2010 nel governo regionale guidato da Jürgen Rüttgens ed è Ministro-Presidente dal 2017. Nonostante le vicende politiche di Laschet portino sempre alla sua regione non gli mancano relazioni internazionali in quanto è responsabile per la Repubblica Federale tedesca per le attività culturali nell’ambito della cooperazione franco-tedesca e gode di un discreto e diffuso consenso all’interno del partito a livello nazionale. Dal 2008 è membro del consiglio di Presidenza della CDU e dal 2012 uno dei cinque vice-presidenti.
Armin Laschet può essere considerato un conservatore moderato, europeista e liberale; anche se sempre molto vicino ad Angela Merkel, ha sempre avuto un profilo politico autonomo. È stato uno dei grandi uomini-cerniera tra posizioni diverse. Ha spesso cucito strappi creatisi nel partito per alcune posizioni della cancelliera Merkel che non sono mai state del tutto digerite dalla base. Laschet è una figura molto rispettata e conosciuta all’interno del partito e tenuto in considerazione anche dai delegati che poi sono coloro che voteranno il nuovo Presidente. Se a Laschet, nato nel 1961 e quattro anni più giovane di Röttgen, non manca la caparbietà e la capacità di mediazione, il suo limite è certamente di essere poco mediatico e poco carismatico. Sembra essere un'ottima seconda linea, ma un debole frontman. Ha grandi capacità organizzative e di gestione, ma pecca di leadership. A colmare questo suo limite dovrebbe pensarci Jens Spahn. Molto più giovane di Laschet (è del 1980), Spahn è già Ministro della Sanità e ha ricoperto per cinque anni il ruolo (tutt’altro che facile) di Vice-Ministro di Wolfgang Schäuble al Ministero delle Finanze. Se Laschet riuscirà a vincere la battaglia per la guida del partito, il merito sarà in gran parte di Jens Spahn.
Armin, il turco
Laschet è stato il primo ministro dell’integrazione in Land della storia della Repubblica federale e per le sue posizioni di apertura e accoglienza nei confronti degli immigrati è stato spesso attaccato e soprannominato Türken-Armin (il turco Armin). Nel 2009 pubblicò anche un libro sull’immigrazione che scatenò non poche polemiche all’interno nel partito perché presentava l’immigrazione come un’occasione di sviluppo e la Repubblica Federale tedesca come un Paese in cui anche un immigrato poteva e doveva poter programmare il proprio futuro (Die Aufsteirrepublik. Zuwanderung als Chance). Nel corso degli anni Laschet ha mitigato molto sue posizioni plasmandole sui sentimenti della base, senza tuttavia stravolgerle né rinnegando le sue idee.
La pandemia ha concesso ad Armin Laschet un'occasione per rafforzare le sue posizioni in tema di immigrazione. Visitando il centro vaccini di Düsseldorf ha infatti lodato Özlem Türeci e Uğur Şahin, fondatori di BioNTech e di origine straniera:
Noi del Nord Reno-Westfalia siamo particolarmente lieti che si tratti di qualcuno che è cresciuto qui, che è venuto a Colonia dalla Turchia quando aveva quattro anni. Suo padre, un lavoratore straniero (Gastarbeiter) della Ford, ha lavorato sodo affinché suo figlio potesse avere una buona educazione. Si è diplomato al liceo di Colonia, poi ha studiato a Colonia, è diventato esperto di vaccini e ha fondato un’azienda insieme alla moglie. E questa azienda ha ora dato un vaccino a tutto il mondo. Questo dovrebbe incoraggiarci a dare a tutti una possibilità, compresa l’istruzione. Perché alla fine può giovare a tutto il paese.
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