Elezioni regionali: male la CDU, bene i Verdi

 

Le elezioni regionali in Germania nel Baden-Württemberg e nella Renania Palatinato hanno confermato i Ministri-Presidenti uscenti: il verde Winfried Kretschmann e la socialdemocratica Malu Dreyer.
Kretschmann (32.3 per cento), che governa dal 2011 il Baden-Württemberg, prima in coalizione con i socialdemocratici e negli ultimi cinque anni con la CDU (23.5), può scegliere con chi governare nei prossimi cinque anni, se con i cristiano-democratici - che hanno ottenuto il peggior risultato della loro storia in una regione che dagli anni Cinquanta fino al 2011 è stata un’autentica roccaforte della CDU – oppure se provare una coalizione a tre con SPD (11.1) e liberali (FDP, 10.7).
Malu Dreyer e la SPD (35.7), pur registrando una leggera flessione, si confermano primo partito con un ampio margine di vantaggio rispetto alla CDU (26.8) che anche qui ha ottenuto il peggior risultato della sua storia. La coalizione SPD-Verdi-liberali (FDP) che ha governato nell’ultima legislatura continuerà a governare in Renania Palatinato.
Queste elezioni rappresentavano un test fondamentale perché erano il più importante test prima delle elezioni generali di settembre.

La forza dei Verdi
I Verdi guidati da Winfrid Kretschmann vincono per la terza volta consecutiva un Land che è tra i più ricchi e importanti dell’intera Germania. Il consolidamento di Kretschmann è la dimostrazione della forza dei Grünen che alla vigilia delle elezioni federali sembrano finalmente pronti per tornare al governo del Paese. Kretschmann è anche un Verde molto pragmatico che che ha saputo governare con alleati diversi (prima con i socialdemocratici e poi con i cristiano-democratici). In questo senso il Baden-Württemberg è un vero e proprio laboratorio politico. In futuro i Verdi potrebbero governare in una coalizione a tre con la SPD e liberali, un’opzione (coalizione semaforo) che non è del tutto remota anche a livello nazionale dopo che le ultime settimane hanno evidenziato le debolezze della CDU consumata dagli scandali e dalla gestione della pandemia.

La crisi della CDU
Fino a qualche settimana la CDU fa sembrava ancora in grado di poter vincere in entrambi i Länder. I cristiano-democratici, però, hanno pagato caro gli scandali recenti legati alla vendita di mascherine, che hanno visto coinvolti due parlamentari della CDU, e alle dubbie attività di mediazione svolte da un altro parlamentare con il governo antidemocratico dell’Azerbaigian. A questo si aggiunga una certa stanchezza per le difficoltà nella gestione della pandemia e la scarsa preparazione nelle vaccinazioni che anche in Germania procedono a rilento.
Le elezioni avrebbero dovuto essere decisive per la scelta del candidato cancelliere e forse lo saranno. La scelta sarebbe dovuta cadere su Armin Laschet, neo Presidente del Partito, o Markus Söder, Ministro-Presidente della Baviera. Gli eventi recenti hanno però cambiato di molto la situazione. Se la scelta cadrà, molto probabilmente, sempre su uno dei due, ora Laschet e Söder sono meno entusiasti e convinti di voler guidare la CDU in una campagna elettorale che potrebbe essere molto più difficile e in salita di quanto si potesse pensare solo qualche settimana fa. Dei risultati negativi della CDU nei due Länder non è certamente responsabile il Presidente Armin Laschet ma è evidente che ne dovrà comunque rispondere anche lui.

L’occasione della SPD
Da qualche anno, il grande malato della politica tedesca è la SPD. Oggi i socialdemocratici possono rallegrarsi di un buon risultato in Renania Palatinato e di un risultato tutto sommato sufficiente nel Baden Württemberg, dove la SPD (11.1) è riuscita a non farsi superare dalla destra di AfD (10.5). Questo doppio risultato potrebbe rilanciare la SPD in vista delle elezioni di settembre. Non è del tutto escluso che la SPD potrebbe essere in qualche modo decisiva per eventuali coalizioni a tre che fino a qualche tempo fa sembravano assolutamente improbabili. Del resto, non è certo un mistero che al candidato cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz non dispiaccia affatto l’ipotesi di un governo con Verdi e liberali.

twitter@uvillanilubelli

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