86 centesimi

Sassonia Anhalt è un Land della ex Germania Est al centro della Repubblica Federale e la terra in cui è nato Martin Lutero. Qui da mesi il dibattito politico è dominato dalla discussione su un aumento del canone radiotelevisivo di 86 centesimi. Intorno a questa aumento irrisorio si sta consumando una crisi che non riguarda esclusivamente il governo del Land, ma anche la CDU a livello nazionale. Un caso per certi versi analogo (sebbene diverso) a quanto accaduto in Turingia all’inizio dell’anno. Lì tra gennaio e febbraio si consumò un terremoto politico con conseguenze anche a Berlino (Ne abbiamo scritto qui). Gli effetti di quella crisi furono neutralizzati dall’arrivo del Covid-19. In ogni caso da allora la CDU ha una Presidente (Annegret Kramp-Karrenbauer) dimissionaria ma che non riesce ad essere sostituita perché il partito non ha ancora deciso quando svolgere il proprio congresso. Il paradosso è che oggi Kramp-Karrenbauer deve affrontare un’altra crisi in un Land dell’Est e si trova a gestire una situazione simile a quella che ha messo fine alla sua guida nel partito e che riguarda le relazioni tra i cristiano democratici e la destra di AfD.
Il caso
Il governo regionale in Sachsen-Anhalt è una Grande Coalizione extra-large tra CDU, Verdi e i socialdemocratici dell’SPD. Dopo le elezioni del 2016 in cui l’ascesa della destra di AfD (24,3%), impostasi come secondo partito, rese quasi ingovernabile il parlamento regionale e costrinse i tre partiti a un’avventurosa coalizione a tre. Il governo di Magdeburgo, a lungo considerato un esperimento politico denominato ‘baluardo contro la destra’ (Bollwerk gegen rechts), è stato costantemente alle prese con i contrasti interni alla maggioranza. Il Ministro-Presidente Reiner Haseloff (CDU) ha spesso dovuto contrastare i tentativi di avvicinamento tra il suo partito (la CDU, appunto) e la destra di AfD. L’ultimo conflitto nella maggioranza si è consumato sull’aumento del canone radiotelevisivo che in Germania deve essere approvato all'unanimità da tutti i Länder. Se il governo del Land e i partiti di coalizione dei Verdi e della SPD erano e restano favorevoli a tale aumento, i cristiano democratici, al contrario, si oppongono, sostenuti in questo dal gruppo di opposizione di AfD. Fino ad ora il Presidente Haseloff (CDU) ha evitato che il parlamento regionale  si esprimesse per evitare una crisi di governo. Se la CDU e AfD votassero contro l’aumento non solo non passerebbe la proposta del governo regionale e verrebbe bloccato a livello nazionale l'aumento, ma si aprirebbe una crisi politica all’interno della CDU nella più generale crisi politica in Sassonia Anhalt. Dal 2018, infatti, la CDU rifiuta con una risoluzione congressuale qualunque collaborazione non solo con la Linke, ma anche con AfD.
Naturalmente non si tratta esclusivamente di un conflitto sugli 86 centesimi. La vera posta in palio è il trofeo del 6 giugno 2021, quando si svolgeranno le elezioni regionali in Sassonia Anhalt.  E qui entrano in gioco molti fattori. Prima di tutto le guerre di potere nella CDU in questo Land. Il Ministro-Presidente Haseloff ha licenziato il proprio Ministro degli Interni (nonché anche Presidente della CDU nella regione) Holger Stahlknecht dopo che aveva rilasciato un’intervista in cui affermava che in caso di mancanza di accordo  tra i partiti di governo la CDU avrebbe governato con un esecutivo di minoranza fino alle prossime elezioni. Lasciando intendere che questo governo di minoranza poteva contare su un implicito appoggio esterno di AfD. L'obiettivo di Stahlknecht era creare confusione e ci è riuscito. Nel frattempo ha annunciato le proprie dimissioni dalla guida del partito per il prossimo 8 dicembre. 
Stahlknecht e Haseloff non possono essere più diversi, sono due politici agli antipodi. Il primo viene dall'Ovest (Hannover) anche se lavora a Magbeburgo dal 1993, è tenente colonnello, giurista, cacciatore e un politico legge-e-ordine a cui piace dialogare con AfD - avrebbe voluto essere Ministro-Presidente. Haseloff non solo è più moderato, ma è cattolico nella terra di Lutero; è stato il primo Presidente cattolico in Sassonia Anhalt. E' Ministro-Presidente dal 2011, è un uomo delle istituzioni e dal novembre scorso è anche Presidente della Camera delle Regioni (Bundesrat). Esclude qualunque forma di apertura politica alla destra. Sebbene ora Stahlknecht non sia più nel governo di Haseloff, il problema non è del tutto risolto. Una buona parte del gruppo parlamentare della CDU potrebbe mettere in crisi il governo della Sassonia Anhalt non avendo nulla da perdere in quanto non saranno ricandidati nelle prossime elezioni.
 
I limiti della CDU nella ex Germania Est
Questa crisi rivela anche un problema molto più rilevante che riguarda l’intera CDU nei Länder della Ex Germania Est dove AfD resta molto forte. Anche se il consenso sembra leggermente calato i sondaggi attribuiscono ad AfD, in vista delle prossime elezioni regionali nel 2021, il 23 per cento in Sassonia Anhalt, il 22 in Turingia dove si voterà il 25 aprile, il 15 per cento nel Mecklenburgo Pomerania e il 12 per cento nella città di Berlino dove si voterà, in entrambi i casi, il 26 settembre in contemporanea alle elezioni politiche generali.
I risultati della CDU ad Est sono molto più deludenti rispetto ai Länder occidentali. La CDU sembra non essere in grado di radicarsi in una struttura sociale ben diversa dagli ambienti prevalentemente cattolici dell’Ovest. A questo si aggiunga che ad Est gli elettori della CDU e della AfD sono molto più vicini rispetto a quanto accade con i Verdi o i socialdemocratici. In questo senso molti elettori così come molti deputati regionali non comprendono esattamente perché non possono votare un determinato provvedimento insieme ad AfD. In questo modo, nelle regioni dell’Est, la CDU vacilla tra una netta demarcazione sostenuta dai vertici e una condivisione di posizioni di una parte della base e della classe politica intermedia. Il vero pericolo per la CDU è di trovarsi in una posizione lose-lose, qualunque posizione prende rischia di perdere consenso.

 

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