Angela IV, ora si può

Ora si può dire. In Germania sarà ancora Grande Coalizione. La terza guidata da Angela Merkel. La terza negli ultimi dodici anni. La seconda consecutiva (mai successo nella storia della Repubblica Federale tedesca). Oggi è stato reso noto il risultato della votazione interna agli iscritti del Partito Socialdemocratico (SPD) che era l'ultimo di una lunga serie di ostacoli che la Große Koalition tedesca doveva superare. Degli oltre 460 mila iscritti, il 66 per cento ha votato a favore e l'affluenza è stata del 78 per cento. Un risultato atteso, in parte previsto, anche se addirittura migliore rispetto alle aspettative che erano intorno al 60 per cento. Tuttavia, ben peggiore rispetto al 2013 quando oltre 75 per cento votò a favore della Grande Coalizione. A questo punto, a metà marzo, presumibilmente martedì 13 o mercoledì 14, Angela Merkel giurerà per la quarta volta come Cancelliera nel Bundestag.
Già la settimana scorsa il Partito di Angela Merkel, la CDU, durante un congresso straordinario, aveva reso noto il nome dei ministri dei cristiano-democratici, annunciando un consistente cambio generazionale da molti richiesto nel partito. Il trentasettenne antimerkeliano Jens Spahn diventerà Ministro della Sanità, la merkeliana Julia Klöckner guiderà il Ministero dell'Agricoltura, il fedelissimo della Cancelliera Peter Altmeier sarà Ministro dell'Economia e la sorpresa Anja Karliczek occuperà la poltrona del Ministero della formazione e della ricerca. Il Ministero degli Interni sarà guidato da Horst Seehofer dei cristiano sociali bavaresi (CSU).
I socialdemocratici non hanno ancora comunicato i nomi dei ministri, ma saranno tre uomini e tre donne e pare scontato che Olaf Scholz, Sindaco di Amburgo e commissario straordinario del partito dopo le dimissioni di Martin Schulz, sarà Ministro delle Finanze.
Con il voto responsabile degli iscritti della SPD la Germania esce dalla più grave crisi istituzionale della sua storia. Mai, infatti, aveva dovuto aspettare così a lungo per la formazione di un governo. Il sistema istituzionale, tuttavia, ha dimostrato di reggere molto bene alla crisi grazie anche al fondamentale ruolo di mediazione politica svolto dal Presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier che con discrezione e autorevolezza ha permesso una soluzione politica dopo il fallimento delle trattative per una coalizione Giamaica.
Anche i partiti, ed in particolare i cosiddetti partiti di massa (Volksparteien), l'Unione dei cristiano democratici e sociali e il Partito socialdemocratico, ovvero i due grandi sconfitti delle elezioni politiche del 24 settembre scorso,hanno dimostrato una straordinaria capacità di rinnovamento e rafforzamento della democrazia interna in tempi estremamente rapidi.
I cristiano democratici hanno fatto votare i propri delegati sulla Grande Coalizione nel congresso straordinario del 26 febbraio, in cui si è eletta anche una nuova segretaria generale, la popolarissima Annegret Kramp-Karrenbauer, fino ad ora Ministro-Presidente nella piccola Saarland, e si è al contempo proposto un cambio generazionale nella composizione del governo.
Dall'altra parte i socialdemocratici, si sono sottoposti a una doppia votazione, prima tra i delegati nel congresso di gennaio e poi tra tutti gli iscritti. Ed al contempo, il leader Martin Schulz, che aveva condotto con discreto successo il partito nelle trattative con i cristiano democratici e sociali, ha poi fatto un passo indietro.

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