Sachsen-Anhalt: Vince la Cdu (e Haseloff)
Le elezioni regionali in Sachsen-Anhalt, le ultime prima delle elezioni federali del 26 settembre, avrebbero dovuto essere un testa a testa tra CDU e Alternative für Deutschland, ma il risultato elettorale ha restituito ai cristiano democratici il ruolo di leadership. La Germania, soprattutto nelle zone prive di aree metropolitane, resta un paese profondamente conservatore ed in cui si preferisce l'usato sicuro (la CDU) piuttosto che avviare esperimenti politici arditi e incerti (AfD).
Il 37.1 per cento ottenuto dalla CDU guidata da Reiner Haseloff, Ministro-Presidente uscente e grande vincitore delle elezioni, è un risultato sensazionale: arriva dopo le difficoltà degli ultimi anni dei conservatori nelle regioni dell’est, portando a casa un 7.4 per cento in più rispetto al risultato del 2016, l’aumento più alto ottenuto dalla CDU in un’elezione regionale negli ultimi anni. AfD perde oltre tre punti percentuali e si ferma al 20.8. Male anche la sinistra (Die Linke) che non va oltre l’11 per cento (-5.3) e la SPD che ottiene appena l’8.4 per cento (-2.2), il secondo peggior risultato della sua storia in un’elezione regionale. Deludente il risultato dei Verdi che raggiungono il 5.9 (+0.8) e che, come dichiarato dalla stessa Annalena Baerbock, candidata al cancellierato, è un risultato al di sotto delle aspettative. Buona la performance dei liberali che ottengono il 6.4 (+1.6) e tornano così nel parlamento regionale dove mancavano da dieci anni.
La vittoria della CDU è un ottimo risultato non solo per il Ministro-Presidente della CDU Haseloff ma anche per Armin Laschet, il candidato cancelliere dell’Unione (CDU/CSU) che aveva tremendamente bisogno di un buon risultato per rilanciare una campagna elettorale fino ad ora molto scialba e poco efficace. Non ci sono dubbi che la CDU ne trarrà beneficio. Eppure, la campagna elettorale in Sachsen-Anhalt non era andata bene. Non solo per le incomprensioni e distanze nella coalizione di governo uscente (CDU-Verdi-SPD) ma anche perché il commissario governativo per i Länder dell’Est, Marco Wanderwitz (CDU), aveva liquidato i cittadini orientali come naturalmente inclini alla dittatura (diktatursozialisiert) e a votare i partiti di estrema destra. Dichiarazioni alquanto inopportune e che sembravano aprire la strada a un ulteriore consenso a favore di Alternative für Deutschland. I risultati hanno confermato la forza di AfD nei Länder dell’Est ma, tuttavia, anche una lieve decrescita. Il dato maggiormente rilevante, confermato orami da diversi anni in tutti i Länder della ex Germania Est, è che AfD ha sostituito Die Linke (sinistra) nelle regioni orientali della Germania. Una parte consistente della popolazione dell’Est si sente meglio rappresentata nei propri bisogni ed esigenze dalla destra nazionalista piuttosto che dalla Linke che ha perso non solo, molto semplicemente, appeal, ma non sembra avere una vera e propria proposta politica per le difficoltà economiche e sociali in queste regioni.
In vista delle prossime elezioni federali non è da sottovalutare il risultato dei liberali che per ragioni storiche non hanno mai sfondato nelle regioni dell’Est ma che sono riusciti ad aumentare il proprio consenso. Da quando, nel settembre del 2020, la FDP ha eletto il suo nuovo segretario generale, Volker Wissing, il partito sembra essere molto più incisivo ed i risultati elettorali iniziano a vedersi. Non è da escludere che i liberali potranno giocare un ruolo tutt’altro che secondario nella formazione del prossimo governo in Germania, in considerazione anche degli ottimi rapporti tra il candidato della CDU Armin Laschet e, appunto, la FPD.
La vittoria della CDU è un ottimo risultato non solo per il Ministro-Presidente della CDU Haseloff ma anche per Armin Laschet, il candidato cancelliere dell’Unione (CDU/CSU) che aveva tremendamente bisogno di un buon risultato per rilanciare una campagna elettorale fino ad ora molto scialba e poco efficace. Non ci sono dubbi che la CDU ne trarrà beneficio. Eppure, la campagna elettorale in Sachsen-Anhalt non era andata bene. Non solo per le incomprensioni e distanze nella coalizione di governo uscente (CDU-Verdi-SPD) ma anche perché il commissario governativo per i Länder dell’Est, Marco Wanderwitz (CDU), aveva liquidato i cittadini orientali come naturalmente inclini alla dittatura (diktatursozialisiert) e a votare i partiti di estrema destra. Dichiarazioni alquanto inopportune e che sembravano aprire la strada a un ulteriore consenso a favore di Alternative für Deutschland. I risultati hanno confermato la forza di AfD nei Länder dell’Est ma, tuttavia, anche una lieve decrescita. Il dato maggiormente rilevante, confermato orami da diversi anni in tutti i Länder della ex Germania Est, è che AfD ha sostituito Die Linke (sinistra) nelle regioni orientali della Germania. Una parte consistente della popolazione dell’Est si sente meglio rappresentata nei propri bisogni ed esigenze dalla destra nazionalista piuttosto che dalla Linke che ha perso non solo, molto semplicemente, appeal, ma non sembra avere una vera e propria proposta politica per le difficoltà economiche e sociali in queste regioni.
In vista delle prossime elezioni federali non è da sottovalutare il risultato dei liberali che per ragioni storiche non hanno mai sfondato nelle regioni dell’Est ma che sono riusciti ad aumentare il proprio consenso. Da quando, nel settembre del 2020, la FDP ha eletto il suo nuovo segretario generale, Volker Wissing, il partito sembra essere molto più incisivo ed i risultati elettorali iniziano a vedersi. Non è da escludere che i liberali potranno giocare un ruolo tutt’altro che secondario nella formazione del prossimo governo in Germania, in considerazione anche degli ottimi rapporti tra il candidato della CDU Armin Laschet e, appunto, la FPD.
Il governo in Sachsen-Anhalt
Al presidente Haseloff (CDU) ora spetta di formare un governo. Le alternative sono quattro. La prima è una colazione-Kenya composta da CDU, Verdi e SPD. Si tratterebbe del proseguimento della coalizione che ha governato, non senza conflitti interni, negli ultimi cinque anni. La seconda possibilità è una coalizione-Giamaica tra CDU, Verdi e liberali (FDP) mentre la terza è la coalizione-Germania (dai colori della bandiera tedesca) tra CDU, SPD e FDP. L'ultima è quella che un tempo veniva chiamata Grande Coalizione (CDU-SPD) e che oggi avrebbe una maggioranza di un solo seggio. A prescindere da quale di queste opzioni verrà scelta dalla CDU in Sachsen-Anhalt, non si può escludere che si tratti di una prova generale per la formazione del governo federale in autunno in quanto il processo di frammentazione del consenso elettorale è l’unico dato certo della politica tedesca in questa fase di transizione verso un’era post-merkeliana.
Commenti
Posta un commento