La crisi senza fine della SPD è un serio problema per Merkel
Le dimissioni di Andrea Nahles dalla Presidenza dei socialdemocratici tedeschi sono la naturale conseguenza di una sequenza impressionante di sconfitte della SPD nell’ultimo anno: Baviera, Assia, elezioni europee e città di Brema. Già la sua elezione al vertice del partito avvenne in circostanze straordinarie. Dopo che Martin Schulz, sconfitto alle elezioni politiche del 2017, riuscì a portare a casa un discreto accordo con l’Unione nel quale alla SPD veniva attribuito il potente Ministero delle Finanze che era stato guidato da Wolfgang Schäuble e il Ministero degli Esteri, Schulz fu costretto alle dimissioni per aver disatteso le sue stesse affermazioni post-elettorali in cui aveva detto che non sarebbe mai entrato in un governo di Angela Merkel. Andrea Nahles prese il suo posto, divenne anche capogruppo della SPD, ma non entrò nel governo di Grande Coalizione. Sembrava potesse essere una svolta positiva per la SPD: una donna, un carattere forte, una politica combattiva. La rea