Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2015

Europa e Mediterraneo, un convegno dell'Associazione Alexander von Humboldt

Immagine
Se a livello politico-diplomatico le relazioni italo-tedesche sono ormai definite dalla famosa espressione di Gian Enrico Rusconi dell’«estraniazione strisciante», diverso è il caso della ricerca scientifica dove i rapporti tra le università italiane e tedesche sono decisamente floridi.  Una delle istituzioni che maggiormente contribuisce a sostenere la cooperazione scientifica tra i due paesi è la prestigiosa fondazione Alexander von Humboldt , fondata nel 1953 dal governo di Konrad Adenauer e che prende il nome dal noto esploratore e scienziato tedesco. Il primo presidente fu il Premio Nobel per la fisica Werner Heisenberg.

Italia e Germania propongano un piano di rilancio dell'integrazione europea

Immagine
Pier Virgilio Dastoli e il Presidente della Repubblica  Mattarella lo scorso 20 aprile.  Il Consiglio italiano del Movimento Europeo si associa alle celebrazioni per i settanta anni della Liberazione dell'Italia dal nazi-fascismo, che preludeva alla fine del secondo conflitto mondiale frutto della follia sterminatrice di Hitler e Mussolini . Il Movimento europeo sottolinea e ricorda che l'ideale di un'Europa libera e unita in un sistema federale secondo i principi di pensiero ed azione scritti da Altiero Spinelli , Ernesto Rossi e Eugenio Colorni nel Manifesto di Ventotene appartiene al patrimonio culturale e politico della Resistenza.

Günter Grass e il Novecento tedesco

Immagine
La scomparsa di Günter Grass chiude il Novecento tedesco . Nessun autore e intellettuale ha segnato la cultura e la società tedesca dello scorso secolo quanto il premio Nobel scomparso lunedì scorso. Naturalmente c’è anche Thomas Mann , certamente superiore per vastità e varietà di produzione, ma Mann era un intellettuale in qualche modo espressione di un’altra Germania, più ottocentesca. Grass incarna la Germania dal Nazismo all’Unione Europea. Aderì, appena diciassettenne al Nazismo, fu un intellettuale di sinistra impegnato durante l’intera vicenda della Repubblica Federale Tedesca , si spese a favore di Willy Brandt, manifestò tutta la sua contrarietà alla riunificazione tedesca e, più di recente, con due poesie “politiche” prese posizioni scomode in Germania, a favore della Grecia ( La vergogna dell’Europa ) e contro il mercato di armi e sottomarini tra il governo tedesco e Israele ( Ciò che deve essere detto ). Grass ha sempre avuto il ruolo dell’intellettuale che prende ...

Debiti di guerra: perché la Germania non deve nulla alla Grecia

Immagine
Secondo il governo greco i tedeschi devono alla Grecia 278,7 miliardi di Euro per l'occupazione nazista durante la seconda guerra mondiale. Una cifra enorme che è ben superiore a quella che Atene deve all'Unione Europea, alla Banca Centrale Europea e al Fondo Monetario internazionale (240 miliardi circa). Si tratta di una duplice richiesta che riguarda i risarcimenti per le vittime di guerra e un rimborso per il prestito forzoso che la Grecia dovette pagare durante l'occupazione nazista nel 1942-1944 , ovvero 476 milioni di marchi. Quest'ultima cifra è, tuttavia, difficile da calcolare con la moneta di oggi, si attesterebbe in ogni caso intorno a 8-11 milioni di euro, compresi gli interessi.

La storia incredibile del viaggio intorno al mondo di Heidi Hetzer

Immagine
Avere 77 anni e non sentirseli. La storia di Heidi Hetzer è quella di un'anziana donna che ha deciso di lasciare per due anni la sua amata Berlino e di girare da sola il mondo in una vecchia Hudson del 1930 ribattezzata Hudo . Sulle orme di Clärenore Stennies , che fu la prima donna a girare il mondo in auto, Heidi Hetzer ha iniziato il suo viaggio nel luglio dello scorso anno, partendo da Berlino e viaggiando verso Istanbul . Ha proseguito per la Cina e la Malesia .

Perfezione tedesca e stereotipi antitedeschi

Immagine
Ogni scusa è buona per criticare la cattiva Germania . E così un incidente drammatico come la caduta dell'Airbus di Germanwings per un presunto tentativo di suicidio del co-pilota Andreas Lubitz diviene l'occasione per dare fiato alle trombe anti-tedesche in Italia. Sorvolo volutamente su chi, con un grande sforzo di fantasia e di salto logico, collega l'incidente all'inesistente mito tedesco dell'austerità . Mi soffermo, invece, sull' Huffington Post che in un articolo ha fatto riferimento, prima ancora che si scoprisse che si era trattato di un omicidio-suicidio ad opera di Andreas Lubitz , di "una Germania ferita nell'orgoglio della propria perfezione industriale", dimenticando però che l'Airbus è di fabbricazione francese e che, evidentemente, non c'è alcuna relazione tra una presunta perfezione industriale tedesca e l'errore umano. Insomma, un bella trovata per sfruttare una tragedia mettendo dentro il peccato originario ted...