Vettel a un passo dal titolo


Sebastian Vettel riesce in quello in cui credevano solo lui e il suo team: raggiungere il podio nella terzultima gara del mondiale di F1. Ad Abu Dhabi il pilota della Red Bull partiva dai box, dietro a tutti. Ma soprattutto dietro ad un Alonso, diretto concorrente per il titolo mondiale, che riesce a tirare fuori molto più di quanto ci si possa aspettare da una Ferrari ancora molto indietro.
Una gara strepitosa e fortunata, che era partita male e poteva finire ancora peggio dopo il danneggiamento nei primi giri all'ala anteriore: un errore che poteva costare la stagione ad un pilota che sta dimostrando personalità, ma che deve davvero molto ad una monoposto “incredibilmente veloce” - come ammette lo stesso Vettel -, soprattutto rispetto alle concorrenti. Caparbietà e fortuna, dicevamo. Sì, perché il doppio ingresso della safety car ha aiutato l'improbabile rimonta della Red Bull, capace però di sfruttare a pieno le occasioni cambiando strategia in corso d'opera.

“Il primo ingresso della safety car gli ha annullato il gap, e la seconda volta è entrata subito dopo il suo cambio gomme: non può certo lamentarsi per le circostanze, vedremo se nelle prossime gare sarà sempre così”, ha commentato Domenicali dai box Ferrari, infastidito dalle situazioni createsi durante la gara. Eppure Vettel e la sua scuderia erano convinti fin dalla partenza di farcela: si sente “orgoglioso” il pilota per una rimonta che “sarebbe riuscita lo stesso” – afferma Horner, team principal della Red Bull - “perché la macchina era velocissima”. La retrocessione all'ultimo posto, decretata dal giudice per irregolarità nella quantità di carburante utilizzato nelle prove, non aveva scoraggiato il tedesco che, convinto di avere ancora molte chance, ha affrontato la gara a viso aperto e senza timori. E il risultato gli ha dato pienamente ragione: terzo posto e soli tre punti persi su Alonso, adesso lontano di dieci lunghezze ma a soli due Gp dal termine.
Il mondiale non è ancora finito, ma Vettel ha allungato con decisione le mani verso il trofeo e solo colpi di scena potrebbero negargli di alzare il titolo al cielo. La macchina sembra insuperabile ed il pilota già due volte campione del mondo è più che maturo: dobbiamo forse aspettarci un lungo dominio in stile Schumacher-Ferrari di qualche tempo fa?
Giuseppe De Lorenzo

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