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Visualizzazione dei post da maggio, 2014

Il futuro dell'Europa

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Difendere quest’Europa è diventato sempre più difficile : non credo che si sia perso l’entusiasmo, quello forse non c’è mai stato, almeno nella mia generazione (sono nato nel 1978). Il fatto è che la nascita dell’Unione e l’introduzione della moneta unica non sono stati processi di partecipazione popolare. Ricordate i “festeggiamenti” per l’introduzione dell’Euro? Luci soffuse, poco entusiasmo. Alle elezioni europee, inoltre, c’è sempre stata scarsa partecipazione al voto. Le elezioni di ieri hanno confermato questa tendenza anche se la campagna elettorale è certamente stata più vivace. Dobbiamo “ringraziare” i tanti partiti euroscettici di estrema destra perché hanno effettivamente animato il dibattito pubblico. I nazionalisti hanno triplicato i voti: in Francia , Danimarca, Finlandia e Ungheria la destra estrema è in testa. A questo si aggiungono i risultati comunque discreti degli estremisti in Austria, Grecia e Olanda e, ancora, la vittoria dell’ UKIP in Gran Bretagna che p

Effetto Renzi in Europa: la nuova alleanza Roma-Berlino

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@uvillanilubelli Le elezioni europee hanno stravolto i rapporti di forza in Europa. A Parigi c’è una regina di nome Marine Le Pen e il presidente Françoise Hollande è ancora più debole di quanto non lo fosse prima. In Gran Bretagna l’UKIP di Nigel Farage è diventato il primo partito. Anche la stessa Angela Merkel, pur saldamente in testa in Germania, perde voti e vede crescere alla sua destra un partito nazional-liberale ed euroscettico il cui radicamento ha conseguenze ancora difficilmente calcolabili. Resta l’ Italia , il Paese considerato forse più a rischio di tutti prima delle elezioni, ma che ha sorpreso tutti gli analisti offrendo un largo consenso al Partito Democratico. Matteo Renzi è l’unico Presidente del Consiglio dei grandi Paesi europei uscito rafforzato dalle elezioni europee. Al prossimo parlamento europeo il Partito Democratico non sarà non solo il gruppo più numeroso all’interno del Partito Socialista, ma anche il secondo in assoluto dopo quello della CDU d

Sette cose che ho capito delle elezioni europee in Germania

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Le previsioni in Germania e in Europa secondo la SZ Le ultime due settimane di campagna elettorale delle elezioni europee le ho seguite a Berlino . Qui di seguito sette cose che ho capito:     1) Anche in Germania l ’ interesse era scarso. Non che i tedeschi dimostrino grande partecipazione per le elezioni in generale, ma rispetto alle politiche del settembre scorso c ’ era una partecipazione di gran lunga inferiore agli eventi della campagna  elettorale . Il disinteresse per le elezioni europee è  diffuso  (ne  ho parlato qui ). Tuttavia, anche se ai comizi c'erano poche centinaia di persone, al contempo si avvertiva molta passione per la politica. In ogni manifestazione dei partiti c'erano gruppi di altri movimenti che contestavano e disturbavano, pacificamente. Sul mio canale youtube potete vedere alcuni video molto interessanti e divertenti.

23 maggio 1949: 65 anni fa nasceva la Repubblica Federale Tedesca

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Il Grundgesetz al Museo Storico Tedesco  (@uvillanilubelli) Sessantacinque anni fa nasceva la Germania post-nazista.  L’8 maggio del 1949 il Consiglio parlamentare votò la Costituzione della Repubblica Federale Tedesca e il 23 maggio successivo entrò ufficialmente in vigore.   La fine della guerra rappresentò l’ anno zero della Ge rmania, magistralmente descritto, in tutta la sua drammaticità, dal bellissimo film di Roberto Rossellini . Dalle macerie della guerra, in un paese sconfitto e raso al suolo e con un popolo in cui dominava la paura e l’incertezza nel futuro, il 23 maggio del 1949 iniziò la ricostruzione istituzionale e politica così come  il progressivo inserimento della Germania dell’Ovest nel sistema delle grandi democrazie occidentali. 

65 anni della Costituzione tedesca: Germania anno zero

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Nel giorno del 65mo anniversario della Costituzione tedesca , simbolo della rinascita di un popolo e ricostruzione di una nazione è opportuno riflettere su quello che era la Germania tra la fine della guerra e il 1949 . Lo si può fare in tanti modi, qui vorrei ricordare un film, Germania anno zero di Roberto Rossellini (1948), uno dei capolavori indiscussi neorelismo. Il film descrive quello che il mondo vedeva nella Berlino post-bellica : devastazione, sfiducia, desolazione e sconforto.

65 anni della Costituzione tedesca: una mostra a Berlino

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L'articolo 1 secondo Markus Lüpertz (@uvillanilubelli) In occasione del 65mo anniversario della nascita della Costituzione della  Repubblica Federale Tedesca , il Bundestag (il Parlamento) ospita una mostra di Markus Lüpertz (nato il 25 aprile 1941), uno dei più rinomati pittori tedeschi viventi.  Lüpertz ha realizzato un’opera per ognuno dei 19 articoli della Grundgesetz (Legge fondamentale) tedesca che tutelano i diritti fondamentali. Ogni quadro ha come titolo i diciannove articoli della Costituzione . 

L'ammirevole campagna elettorale di Martin Schulz

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@uvillanilubelli Ad Alexanderplatz il clima non è favorevole. Cartelli contro il Transatlantic Partnership Trade Investment (meglio noto come TTIP - ci tornerò tra qualche giorno) e contro la politica dell'Unione Europea (UE) in Ucraina . A Berlino la festa della SPD a sostegno di Martin Schulz si è trasformata in una protesta di un paio di centinaia di rumorosi manifestanti. Le bandiere rosse della SPD e i cartelli, in tutte le lingue dell'Unione Europea, Martin Schulz è il mio candidato  quasi spariscono.

Elezioni europee: tutto quello che c'è da sapere

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@uvillanilubelli Quando si vota? Alle elezioni europee si voterà dal 22 al 25 maggio, dipende dai singoli Stati. I primi a votare sono i cittadini del Regno Unito, dell'Olanda e dell'Irlanda del Nord che votano oggi. Nella maggior parte degli Stati si voterà domenica 25 maggio, come in Italia (dalle 7 alle 23) e in Germania (dalle 8 alle 18), dove però con il voto per posta milioni di elettori ha già espresso il loro voto.  In quanti stati si vota? 28!

Germania e Italia alleati nel mercato globale: il secondo Forum economico italo-tedesco

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Frank-Walter Steinmeir (foto @uvillanilubelli) Investire per crescere è stato il motto del secondo Forum Economico italo-tedesco della Camera di Commercio italiana in Germania. Circa trecento persone, tra imprenditori, giornalisti ed esperti di politica e cultura tedesche, si sono incontrati al Waldorf Rome Cavalieri di Roma per analizzare problemi e prospettive della cooperazione commerciale tra Italia e Germania . Anche se tra Berlino e Roma l’interscambio  commerciale è tradizionalmente florido (la Germania è il nostro principale partner commerciale) è altresì vero negli ultimi anni c’è stato un’evidente flessione: -1,1 per cento di esportazioni italiane in Germania e -11,5 delle importazione dalla Germania (anno 2012). Il motivo del calo è dovuto principalmente alla proiezione globale che ha assunto l’economia tedesca negli ultimi anni. 

La Mafia in Germania

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(foto @uvillanilubelli) La mafia in Germania non esiste. A lungo si è pensato che non fosse possibile che la mafia si potesse radicare nella Repubblica Federale Tedesca. Ma l'attentato di Duisburg dell'agosto 2007 ha svelato una realtà scomoda e inquietante. Da allora si è iniziato a ricercare e a studiare un fenomeno nuovo e imprevisto. Da anni sono in tanti a scrivere della Mafia in Germania . Non solo giornalisti e ricercatori italiani, ma anche giornalisti tedeschi che stanno denunciando la penetrazione della criminalità organizzata nel territorio federale.