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Visualizzazione dei post da luglio, 2017

L'Italia, Macron e l'asse franco-tedesco

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Dopo l’elezione di  Emmanuel Macron  ci si aspettava un nuovo protagonismo francese che potesse bilanciare il potere tedesco . In parte è quello che sta avvenendo. La Germania ha bisogno di una Francia forte, tanto quanto il resto d’Europa. Insomma, il nuovo asse franco-tedesca nell’edizione Macron-Merkel lascia ben sperare. Ma qual è il ruolo che può svolgere l’ Italia in un’Europa in cui gli equilibri politici sono parzialmente mutati rispetto a un anno fa?   Ieri su Il Messaggero l’ex Presidente del Consiglio ed ex  Presidente  della Commissione Europea Romano Prodi scriveva che Macron sta certamente riequilibrando la politica europea, ma è  diverso  notare come questo stia avvenendo con un processo di esclusiva “riassicurazione” degli interessi nazionali francesi (peso economico e militare della Francia, protezione delle imprese francesi, chiusura rispetto alla richieste dell’Italia sui migranti) e con una particolare emarginazione dell’Italia (23 luglio 2017). In un’Euro

L'ultima speranza per la Spd

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A due mesi dalle elezioni tedesche del 24 settembre la partita sembra già decisa.  I sondaggi di luglio danno l’ Unione di Angela Merkel tra il 38 e il 40.5 per cento, con un vantaggio che oscilla tra i 15 e 18 punti percentuali rispetto alla SPD di Martin Schulz . A seguire poi la Sinistra (Linke) con il 9, i liberali (FDP) con il 7-9 per cento, ed, infine, i Verdi e Alternativa per la Germania (AfD), entrambi con il 7-8 per cento.