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Visualizzazione dei post da ottobre, 2014

Le due sinistre

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Sulla linea Roma-Berlino la sinistra si interroga su sé stessa e su sul futuro. Mentre a Roma il conflitto è tra la sinistra della piazza, dei sindacati e della minoranza PD da una parte e degli imprenditori e della Leopolda dall’altra, anche in Germania si insinua, latente, un’altra idea di sinistra, alternativa a quella responsabile sempre pronta a una Grande Coalizione con l’Unione merkeliana, sia a livello nazionale che regionale. Questa sinistra viene messa in crisi, anche se ancora con toni molto soft, da un’inedita e fino a qualche mese fa inimmaginabile alleanza a tre tra socialdemocratici, verdi e sinistra (Linke).

In Germania tutti pazzi per Di Matteo: precisione svizzera e raffinatezza italiana.

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Roberto Di Matteo, il nuovo allenatore dello Schalke 04 , ha già conquistato i tedeschi.   In Germania il tecnico italiano, ma nato in Svizzera , era famoso soprattutto per aver conquistato la Champions League con il Chelsea battendo prima il Barcellona e, poi, il Bayern Monaco in casa nella finale all’Allianz Arena. Roberto Di Matteo si è presentato con un ottimo tedesco , con il suo solito stile sobrio, mai sopra le righe, e senza promettere una improbabile conquista del Meisterschale . Ha scritto la Süddeutsche Zeitung: “Non ha parlato molto e non ha promesso la rinascita dello Schalke 04, ha semplicemente risposto, in modo intelligente e a volte anche divertente, alle solite domande dei giornalisti – e tuttavia la sua presenza è stata percepita con entusiasmo dall’ambiente.”

Il giorno che cambiò la Germania comunista

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Se il 9 novembre cadde il Muro Berlino , il giorno decisivo che aprì la strada alla fine della Germania comunista fu un mese prima, il 9 ottobre,  un lunedì. Fu il giorno della grande manifestazione di Lipsia in cui oltre 70 000 cittadini provenienti da tutta la DDR marciarono pacificamente chiedendo “più democrazia” sotto lo slogan “noi siamo il popolo”. L’obiettivo non era necessariamente far cadere la Repubblica Democratica Tedesca (DDR), ma i cittadini chiedevano più libertà e democrazia. Ingo Schulze , scrittore tedesco nato e cresciuto nella DDR, partecipò a quella manifestazione e in un vecchio articolo sulla Zeit raccontò che tra i dimostranti regnava la paura che il governo comunista scegliesse la “soluzione cinese” che appena quattro mesi prima (4 maggio 1989)  venne adottata nella piazza Tienanmen di Pechino e che fu applaudita dal governo di Berlino Est.

Germania, non chiamatela locomotiva

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Non chiamatela più locomotiva. Dopo cinque trimestri tutti in positivo anche la Germania di Angela Merkel rallenta la crescita: nel secondo trimestre di quest’anno l’economia è scesa di -0,3 per cento. Ma non è finita qui: gli ordini dell’industria sono scesi del 5,7% nel mese di agosto, dopo il +4,9% di luglio (fonte: Destatis ). È il calo più forte dall'agosto del 2009. Ha pesato il calo delle vendite di auto in Eurolandia e in Russia: -25,4 per cento! Fino ad ora, trainata dall’export e dalla bassa disoccupazione, la Repubblica Federale Tedesca era rimasta immune dal virus della crisi. Ma ora le previsioni di una crescita del 1,8-1,9 per il 2014 verranno riviste probabilmente al ribasso. Secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale la crescita tedesca si fermerà, nella migliore delle ipotesi, all’1,4-1,5.

Nasce la DDR

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65 anni fa nasceva la Repubblica Democratica Tedesca (DDR), la cui fondazione fu la conseguenza di una serie di eventi che resero inevitabile la divisione della Germania uscita sconfitta dalla seconda guerra mondiale. Del resto, per Stalin , la Germania, al tempo, era una mera nozione geografica.   Alla riforma monetaria del 20-21 giugno 1948 nella Germania Occidentale occupata dalle forze alleate e l'introduzione del marco tedesco, i sovietici risposero con il blocco totale di Berlino. Le potenze occidentali, da parte loro, organizzarono il più grande ponte aereo  della storia per ben undici mesi.