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Visualizzazione dei post da 2016

L'ultima speranza del mondo libero è la Germania

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La Germania è l'ultima speranza del mondo libero. Oggi, su Repubblica , Timothy Garton Ash , scrive che "ormai dobbiamo guardare alla Germania invece che all'America come leader del mondo libero". 

La vittoria di Trump smentisce i keynesiani

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L’elezione di Donald Trump a Presidente degli Stati Uniti d’America riguarda anche l’ Europa e la Germania . Non tanto perché la famiglia Trump sia di origine tedesca (il bisnonno era un tedesco emigrato negli USA ), ma perché la vittoria di Donald Trump può aiutare a comprendere gli errori che sono stati commessi nell’interpretazione della grande crisi economica e politica degli ultimi anni.

Italiani e tedeschi - questi sconosciuti

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Italiani e tedeschi non si conoscono più. La curiosità reciproca di un tempo sembra essere in gran parte svanita. A dimostrarlo è un recente studio della fondazione tedesca Friedrich-Ebert non ancora reso pubblico ma anticipato in esclusiva dalla Süddeutsche Zeitung . Nelle interviste condotte nell'estate del 2016, ai tedeschi (1000) è stato chiesto di indicare una personalità italiana di particolare spicco: il 29 per cento ha risposto Eros Ramazzotti , il 26 Umberto Eco e il 22 Sophia Loren - difficile pensare che un italiano, pensando a sé stesso si senta rappresentato da questa triade . Gli italiani (1200), a cui è stata posta la stessa domanda, avevano difficoltà a trovare una personalità tedesca - a dimostrazione di quanto siano poco conosciute la cultura e società tedesche - con percentuali molto basse, tra il 10 e il 4 per cento, vengono ricordati Immanuel Kant , Ludwig van Beethoven , Joahnn Wolfgang Goethe e Marlene Dietrich . Tra le figure della contemporaneità, c

Terrore - il vostro giudizio: il film che fa votare i cittadini

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La democrazia rappresentativa è forse arrivata al capolinea. E ’ l'idea della stessa rappresentanza politica che viene ripetutamente messa in crisi in quanto in gran parte dei cittadini c’è l’impressione di non aver alcun potere di effettiva influenza nei processi politici . Nasce così la convinzione erronea della soluzione facile, un ritorno al potere di decidere direttamente, senza alcuna mediazione, come se questa possa improvvisamente permettere di esaudire tutti i propri desideri oltre che, ovviamente, tutti i problemi di una determinata società nella forma dell' appello ai cittadini. Si prendano come esempio i numerosi referenda prima in Grecia (luglio 2015), poi in Olanda sull'accordo con l'Ucraina (aprile 2016), poi ancora sulla Brexit (giugno 2016) e, infine, in Ungheria (ottobre 2016).

L’inevitabile egemonia della Germania in Europa

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Il ruolo della Germania in Europa è sempre più discusso. Ciclicamente si preannuncia l'avvento di un Quarto Reich che in realtà non arriva mai. Basti pensare alle polemiche dopo la riunificazione e, più di recente, per la posizione di predominanza politico-economica della Repubblica Federale nell'UE.  Ritengo, al contrario, che non c'è alcun disegno egemonico del governo tedesco sull'Europa quanto, piuttosto, un progetto politico e culturale. La Germania è l'unico grande Paese europeo che ha investito e scommesso sul progetto europeo capendone le potenzialità prima e meglio di altri. L'egemonia della Germania, dunque, è da una parte frutto della lungimiranza tedesca, ma dall'altro conseguenze di quattro fattori:

La scelta di Merkel, un anno dopo

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Esattamente un anno fa Angela Merkel apriva le porte della Germania ai profughi . Durante la solita conferenza estiva davanti alla stampa tedesca al completo, la Cancelliera affermò che la Germania era un paese forte e che ce la poteva fare a gestire l’enorme flusso migratorio. " La scrupolosità tedesca è fantastica ma ora c’è bisogno della flessibilità tedesca ." Wir schaffen das (Ce la facciamo) è diventato così il motto di Merkel . Nell’estate dello scorso anno era saldamente al comando del proprio partito e del proprio Paese, tanto che i sondaggi nell’agosto del 2015 davano l’ Unione ancora al 42 per cento dei voti e l’ AfD appena al 4 (e fuori dal Bundestag ). Un anno dopo il consenso di Merkel vacilla: l’Unione è data al 33 .

Germania-Italia, una finale anticipata

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Germania-Italia è una finale anticipata . Ed è il peggior quarto di finale che i tedeschi potessero augurarsi. Non solo perché l'Italia, insieme alla Germania, è la migliore squadra vista finora all'Europeo, come ha riconosciuto il commissario tecnico tedesco Löw, ma soprattutto perché la nazionale tedesca, contro l'Italia, non riesce mai a vincere. In tutte le sfide che non fossero amichevoli, la Germania non ha mai vinto . Siamo quello che i tedeschi chiamano Angstgegner , l'avversario di cui avere più paura. Un osso duro. Conte preparerà la partita come sempre. Nei minimi dettagli e con la sua consueta meticolosità. 

L'Europa rischia una deriva Weimariana

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L'Europa rischia una deriva Weimariana . Mai come in questo periodo la democrazia europea è messa fortemente in discussione da movimenti antisistema . La   Repubblica di Weimar è stato il più straordinario ed innovativo laboratorio costituzionale del Novecento. Si realizzò una democrazia compiuta dopo la prima guerra mondiale, venne introdotto il suffragio universale paritario , esisteva una legge elettorale proporzionale senza sbarramento così ogni partito veniva rappresentato in Parlamento e il presidente del Reich (la Repubblica di Weimar, appunto) era eletto direttamente dal popolo. Inoltre, vennero riconosciuti numerosi diritti ai lavoratori. La repubblica di Weimar era così il più audace esperimento politico-costituzionale del secolo scorso . Eppure quel modello fu spazzato dagli estremismi di sinistra e di destra e dall'idea malsana della necessità di dover di riconquistare una piena sovranità dopo le condizioni di pace del Trattato di Versailles, portando cosa la R

L'UE può fare a meno del Regno Unito

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L’uscita del Regno Unito dall’ Unione Europea è una grande occasione. Può sembrare paradossale ma è così: l’Europa può fare a meno del Regno Unito , che è sempre stato con più di un piede fuori dell’Europa. I governi di Londra hanno sempre contrastato qualunque forma di accelerazione del processo di integrazione europea, si sono opposti ad una ever closer union e preteso uno status di eccezionalità. Del resto, condizione perché David Cameron facesse campagna per il Remain erano una serie di richieste, che l’Unione avrebbe fatto meglio a respingere al mittente.

The newfound alliance

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Vi propongo il mio intervento di aperture del Town Hall Meeting sulle relazioni italo-tedesche organizzato dal Progressives Zentrum e dall'Istituto Affari Internazionali in collaborazione con il Ministero degli Esteri tedesco. L'incontro si è svolto il 5 aprile scorso presso la Fondazione Romaeuropa. This Town-Hall Meeting in Rome is a strong political sign of the importance of Italian-German relations and I’m in hope that this series of Meetings could represent a-bridge-building-opportunity for all concerned. Not only because this year marks the two hundredth anniversary of Goethe Italienische Reise . Far more important is it to re-establish the conditions for a fruitful relationship between Germany and Italy. The political dialogue between Germany and Italy has clearly been, and still is, going through a difficult phase. The various crisis which have hit Europe – economic, political and humanitarian – have raised old stereotypes and opened the way to new forms of nat

Elezioni regionali in Germania: risultati e analisi

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Le elezioni regionali in Germania erano attese come un test politico per la cancelliera Merkel e la sua politica sull'immigrazione. Si è votato in tre Länder . Il primo e il più importate era il Baden-Württemberg , il terzo, in assoluto, per grandezza (10 milioni di abitanti). Qui si è confermato il presidente uscente Winfried Kretschmann dei Verdi che hanno ottenuto il 31 per cento. La CDU è arrivata al 27 (ben meno 12 per cento rispetto a cinque anni fa), la SPD perde ben il 10 per cento e si ferma al 13. I liberali si consolidano con il 9 per cento e l'estrema destra di AfD si impone come terza forza con il 15 per cento. 

Merkel: non abbiamo mantenuto la Grecia nell’Euro per abbandonarla nella crisi dei rifugiati

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Per anni la narrazione della crisi economica prevedeva da una parte i cattivi tedeschi, duri e inflessibili nel loro rigore economico, e dall'altra i buoni greci, vittime sacrificali di un sistema economico-finanziario rappresentato dalla Troika. Dall’estate scorsa e con l’emergere del problema dei flussi migratori la crisi greca non occupa più le prime pagine dei giornali e non è più pretesto di sfogo sulle bacheche dei social network. Eppure proprio la crisi dei rifugiati è rivelatrice della crisi dell’Europa, che non è tanto economica né politica, quanto culturale. I paesi dell’Est, con il loro continuo opporsi a forme di solidarietà nei confronti dei rifugiati, dimostrano quanto ancora immatura sia la loro cultura politica. A questi Paesi si sono aperte le porte dell’Europa troppo rapidamente.

Viaggi naturali

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Il 3 settembre del 1786 Goethe iniziava il suo viaggio in Italia . Al tempo intraprendere un simile progetto significava dover prendere in considerazione l’idea di dover viaggiare per molti mesi. Goethe restò in Italia quasi due anni, fino al giugno del 1788. Lo scrittore tedesco non fu l’unico e non fu, in realtà, particolarmente originale, perché era il classico viaggio di formazione per gli intellettuali europei dell’epoca. Nel caso di Goethe era un percorso alla ricerca della classicità . Montesquieu , che compì un altro celebre viaggio in Italia dall’agosto del 1728 al luglio del 1729, quindi prima del tedesco, cercava invece le peculiarità politico-istituzionali e sociali del nostro paese. Tornando al viaggio di Goethe , uno degli elementi di maggiore interesse è l’attenzione dell’autore per il paesaggio. La Casa di Goethe di Roma, nel 2012, dedicò una mostra ai bellissimi disegni che l’autore del Faust fece nella sua permanenza in Italia .

Merkel vicina alle dimissioni?

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Appena alla fine dell'autunno scorso Angela Merkel era osannata dal The Economist come grande europea e il Time la nominava persona dell'anno : Cancelliera del Nuovo Mondo . Oggi, secondo la Zeit , la Merkel sarebbe vicina alle dimissioni. In un'intervista alla Ministra della Difesa Ursula von der Leyen , scrive il più autorevole settimanale tedesco che nelle riunioni con i suoi fedelissimi avrebbe detto che se il numero dei rifugiati dovesse aumentare nuovamente in modo significativo si dimetterà, in quanto non sarebbe più sostenibile come cancelliera. Ursula von der Leyen , considerata una dei possibili successore e persona vicina ad Angela Merkel, ha naturalmente smentito: Non ho mai partecipato a riunioni in cui la cancelliera ha detto di volersi dimettere. Così come vedo io la situazione, Merkel risolve i problemi in modo intrepido e con coraggio.

Viva Colonia?

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Cosa succede a Colonia , una delle città più belle, culturalmente più aperte e vivaci della Germania? Chi conosce la città stenta a riconoscersi. Prima le elezioni comunali rimandate di un mese per un errore nelle schede elettorali, poi l’aggressione   alla candidata sindaco Henriette Renker (che poi vincerà le elezioni) e ora i casi di furto e aggressione a decine di donne alla stazione ferroviaria durante i festeggiamenti per l’ultimo dell’anno.