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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

Niente Giamaica. La Germania si scopre instabile

Che le  ultime elezioni tedesche  erano state storiche lo si era capito da subito. A distanza di due mesi  la portata di quel risultato  acquisisce connotati ancora più rilevanti. La Repubblica federale si trova davanti a una delle più complesse fasi politiche della sua storia. La formazione di una coalizione di governo Giamaica (dai colori dei partiti che l'avrebbero dovuta comporre)  è fallita . Angela Merkel non è riuscita a mettere insieme un'alleanza che all'inizio sembrava possibile ma che con il passare delle settimane si era capito fosse difficile da mettere in piedi. Se dopo quasi due mesi di consultazioni esplorative non si è riusciti a trovare un accordo di massima per l'inizio di una vera e propria trattativa per la formazione di un governo, è chiaro che la coalizione era comunque un azzardo per una Repubblica che ha fatto della stabilità la sua caratteristica principale. Il fallimento del progetto-Giamaica ci dice due cose apparentemente contraddittori

L'Africa è una sfida urgente per l’Europa

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Una delle sfide più urgenti dell’Unione Europea è l’Africa. Può sembrare un paradosso per un’Unione che viene dalla più grande crisi economica dal secondo dopoguerra e che ha problemi politici e istituzionali da risolvere. Eppure l’Africa, come ha affermato Emmanuel Macron nel suo celebre discorso sull’Europa alla Sorbona, è un partner strategico con il quale affrontare le sfide del domani: l’impiego dei giovani, la mobilità, la lotta contro il cambiamento climatico e le rivoluzioni tecnologiche: “Vorrei che ci impegnassimo tutti a rilanciare l’aiuto pubblico allo sviluppo dell’Africa.” Una presa di posizione forte perché una partnership con l’Africa, secondo Macron , “deve condurci a fondare un vasto progetto di investimenti incrociati in istruzione, sanità e energia” (26 settembre 2017).