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Visualizzazione dei post da ottobre, 2016

Italiani e tedeschi - questi sconosciuti

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Italiani e tedeschi non si conoscono più. La curiosità reciproca di un tempo sembra essere in gran parte svanita. A dimostrarlo è un recente studio della fondazione tedesca Friedrich-Ebert non ancora reso pubblico ma anticipato in esclusiva dalla Süddeutsche Zeitung . Nelle interviste condotte nell'estate del 2016, ai tedeschi (1000) è stato chiesto di indicare una personalità italiana di particolare spicco: il 29 per cento ha risposto Eros Ramazzotti , il 26 Umberto Eco e il 22 Sophia Loren - difficile pensare che un italiano, pensando a sé stesso si senta rappresentato da questa triade . Gli italiani (1200), a cui è stata posta la stessa domanda, avevano difficoltà a trovare una personalità tedesca - a dimostrazione di quanto siano poco conosciute la cultura e società tedesche - con percentuali molto basse, tra il 10 e il 4 per cento, vengono ricordati Immanuel Kant , Ludwig van Beethoven , Joahnn Wolfgang Goethe e Marlene Dietrich . Tra le figure della contemporaneità, c

Terrore - il vostro giudizio: il film che fa votare i cittadini

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La democrazia rappresentativa è forse arrivata al capolinea. E ’ l'idea della stessa rappresentanza politica che viene ripetutamente messa in crisi in quanto in gran parte dei cittadini c’è l’impressione di non aver alcun potere di effettiva influenza nei processi politici . Nasce così la convinzione erronea della soluzione facile, un ritorno al potere di decidere direttamente, senza alcuna mediazione, come se questa possa improvvisamente permettere di esaudire tutti i propri desideri oltre che, ovviamente, tutti i problemi di una determinata società nella forma dell' appello ai cittadini. Si prendano come esempio i numerosi referenda prima in Grecia (luglio 2015), poi in Olanda sull'accordo con l'Ucraina (aprile 2016), poi ancora sulla Brexit (giugno 2016) e, infine, in Ungheria (ottobre 2016).

L’inevitabile egemonia della Germania in Europa

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Il ruolo della Germania in Europa è sempre più discusso. Ciclicamente si preannuncia l'avvento di un Quarto Reich che in realtà non arriva mai. Basti pensare alle polemiche dopo la riunificazione e, più di recente, per la posizione di predominanza politico-economica della Repubblica Federale nell'UE.  Ritengo, al contrario, che non c'è alcun disegno egemonico del governo tedesco sull'Europa quanto, piuttosto, un progetto politico e culturale. La Germania è l'unico grande Paese europeo che ha investito e scommesso sul progetto europeo capendone le potenzialità prima e meglio di altri. L'egemonia della Germania, dunque, è da una parte frutto della lungimiranza tedesca, ma dall'altro conseguenze di quattro fattori: