Elezioni regionali in Germania: risultati e analisi

Le elezioni regionali in Germania erano attese come un test politico per la cancelliera Merkel e la sua politica sull'immigrazione. Si è votato in tre Länder. Il primo e il più importate era il Baden-Württemberg, il terzo, in assoluto, per grandezza (10 milioni di abitanti). Qui si è confermato il presidente uscente Winfried Kretschmann dei Verdi che hanno ottenuto il 31 per cento. La CDU è arrivata al 27 (ben meno 12 per cento rispetto a cinque anni fa), la SPD perde ben il 10 per cento e si ferma al 13. I liberali si consolidano con il 9 per cento e l'estrema destra di AfD si impone come terza forza con il 15 per cento. 

In Rheinland-Pfalz (4 milioni di abitanti) ha vinto la SPD di Malu Dreyer (presidente uscente) con il 37,5 per cento. L'ex delfina di Merkel, Julia Klöcker (CDU), si è fermata al 32. Si confermano i liberali (FDP) con il 6,5, crollano i Verdi con appena il 5 per cento (meno 10 per cento rispetto a cinque anni fa). Ottimo il risultato di Afd che anche qui si impone come terza forza (12,5 per cento). 
In Sachsen-Anhalt (poco più di 2 milioni di abitanti), nella ex Germania Est, vince la CDU che si conferma al 30 per cento. Perdono sia la Linke, appena il 16 per cento (meno 7 rispetto a cinque anni fa), sia la SPD che ottiene il secondo peggior risultato della sua storia in uno dei Länder: 11 per cento e meno 9,5 rispetto alle precedenti elezioni. Verdi e Liberali restano stabili al 5 per cento. Vola, letteralmente, la AfD con il 23 per cento, il miglior risultato nella storia della Repubblica Federale per un partito non rappresentato in parlamento.
Questi risultati, in sintesi, confermano che i presidenti uscenti sono  i vincitori delle elezioni regionali anche se saranno costretti a trovare nuove maggioranze, ma dimostrano anche che:
1) Perde la Cancelliera
La CDU di Angela Merkel perde nei due dei più grossi tre Länder in cui si è andato a votare. In Baden-Württemberg e Rheinland-Pfalz, però, la CDU non governava ed è comunque riuscita a non far confermare le coalizioni di centro-sinistra uscenti. E' probabile, infatti, che si costituirà un'insolita coalizione tra Verdi e CDU in Baden-Württemberg e una grande coalizione SPD-CDU in Rheinland-Pfalz. In Sachsen-Anhalt la CDU continuerà a governare con Haseloff, molto critico nei confronti del governo Merkel. Il problema è capire con chi. Dovrà trovare ben due partner o dovrà allearsi con l'AfD (scenario comunque improbabile).
2) Mai mettersi contro la cancelliera Merkel
Può sembrare paradossale, ma Merkel ha anche qualche motivo di soddisfazione in una giornata non facile. E', infatti, difficile dire se i risultati siano stati una vera e propria bocciatura della politica del governo Merkel. Se è vero che gli ottimi risultati della AfD indicano una vasta insoddisfazione nei confronti della politica del governo rispetto alla questione dell'accoglienza, in Baden-Württemberg e in Rheinland-Pfalz hanno vinto due candidati che avevano appoggiato la Cancelliera. Hanno perso, invece, due esponenti della CDU che negli ultimi mesi non avevano esitato a criticarla. Così come capitato in passato a molti esponenti della CDU, anche Julia Klöckner e Guido Wolf hanno pagato l'infedeltà a Merkel. 
3) La AfD è una realtà
Alternative für Deutschland è un realtà con cui la politica tedesca dovrà fare i conti nei prossimi mesi, se non anni. Dal 2013 il partito si è radicato nel paese con rappresentanti in diversi Länder e anche nel Parlamento europeo. 
L'AfD è un partito che si è prima affermato come euroscettico e che ora cavalca la paura degli stranieri e degli immigrati. Non sembra avere, in questo senso, un consenso stabile e consolidato, ma, al contrario, che si basa fondamentale su un 'voto di pancia' e di protesta che può ridursi con la stessa velocità con cui si è affermato. Tuttavia, in un'Europa che passa da una crisi ad un'altra, un partito populista come AfD ha gioco facile.


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