La Germania, Visegrád e l'isolamento dell'Italia

La visita della Cancelliera Merkel a Bratislava in cui ha incontrato i quattro Paesi di Visegrád è passata pressoché inosservata. Mentre il governo italiano era impegnato in una improbabile strategia ostile nei confronti della Francia, la Germania continuava a tessere una straordinaria e articolata rete di relazioni politiche e diplomatiche. Dopo il Trattato di Aquisgrana, a cui l'Italia non ha saputo contrapporre un progetto alternativo, Berlino ha sottoscritto una dichiarazione congiunta con Polonia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca in occasione dei 30 anni della caduta del Muro di Berlino.
Nella dichiarazione si elogiano i movimenti antitotalitari che contribuirono alla fine della cortina di ferro e del regime anti-democratico, i valori comuni e il rispetto dei diritti umani che rappresentarono un fondamentale impulso per la svolta politica nell'Europa dell'Est a cui seguì, successivamente, l'ingresso nell'Unione Europea e nella Nato: "La Mitteleuropa ritornò lì dove è sempre appartenuta dal punto di vista geografico, storico e culturale". Con la mossa della Cancelliera Merkel Berlinorafforza ancora di più le relazioni economiche, culturali e politiche con un gruppo di Paesi che già di per sé hanno una naturale e tradizionale attrazione verso la cultura e la società tedesche. Ma non solo. Al centro del documento ci sono le sfide dell'Europa di oggi che richiedono unità e risposte comuni tra paesi europei senza differenze tra Est ed Ovest, Nord e Sud oppure, dettaglio non irrilevante, tra vecchi e nuovi Stati Membri. Un segnale, probabilmente, anche all'Italia, Paese fondatore dell'Unione ma che ormai è ai margini dello scacchiere politico europeo.
Anche se nella dichiarazione non si menziona esplicitamente la crisi migratoria (e la resistenza dei Paesi di Visagrád a riconoscere il sistema di quote per l'accoglienza dei migranti), a Bratislava è nato il progetto comune ai cinque Paesi (Germania, Ungheria, Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca) affinché si realizzino misure infrastrutturali in Marocco da cui arrivano una parte consistente di migranti. C'è dunque un inizio di cooperazione comune nel contrasto ai flussi migratori.
A coronamento della visita la Cancelliera Merkel è stata premiata con la più importante onorificenza slovacca dell'ordine della doppia croce bianca che viene normalmente assegnata a figure straniere che si sono distinte nelle relazioni con la cultura slovacca.
Con questo incontro la Repubblica Federale tedesca non si propone solo garante dei Paesi di Visegrád, confermandosi Paese-cerniera di fondamentale importanza tra Est e Ovest dell'Europa, ma dà una lezione di politica estera al governo italiano che dietro la retorica degli annunci di un'alleanza con i Paesi dell'Est, fino ad ora non ha ottenuto alcun risultato se non l'isolamento.

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